“GAZA NON SARÀ ABITABILE PER 10 O 15 ANNI” – DONALD TRUMP RICEVE BENJAMIN NETANYAHU ALLA CASA BIANCA, PRIMA VISITA UFFICIALE DI UN CAPO DI GOVERNO DA QUANDO IL TYCOON È TORNATO IN CARICA. “THE DONALD” APPOGGIA IL PREMIER ISRAELIANO PER LA FASE DUE DEL CESSATE IL FUOCO: “L’OBIETTIVO È ASSICURARSI CHE HAMAS PERDA IL POTERE” – L'INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE, STEVE WITKOFF: “IL PRESIDENTE VEDE LA STRISCIA COME UN LUOGO DI DEMOLIZIONE...”
Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per www.corriere.it
benjamin netanyahu donald trump
È la prima visita di un capo di governo alla Casa Bianca. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu vedrà questo pomeriggio (nella tarda serata italiana) Donald Trump. Due funzionari dell’amministrazione Trump hanno anticipato che il presidente americano discuterà con Netanyahu la fase due del cessate il fuoco, e che i due leader sono «uniti» sulla questione.
L'obiettivo principale - dice la Casa Bianca - è liberare tutti gli ostaggi ancora in mano a Hamas e assicurarsi che «Hamas non possa continuare a governare e perda il potere» a Gaza, ma il colloquio verterà anche sul lungo periodo: la normalizzazione dei rapporti tra Arabia saudita e Israele.
[...]
DONALD TRUMP E BENJAMIN NETANYAHU A MAR-A-LAGO
«Ovviamente speriamo che l’espansione degli Accordi di Abramo continuerà e fiorirà in questa amministrazione… Vediamo un'opportunità in tutta la regione di e in tutto il mondo per portare altri Paesi negli Accordi di Abramo. Ci vorrà tempo. Non succederà in una notte, ma questo è certamente in cima all’agenda nei prossimi quattro anni».
[...] Steve Witkoff, l'inviato di Trump per il Medio Oriente, nella sua visita a Gaza la scorsa settimana, «ha ritenuto che i cinque anni per la ricostruzione che sono stati previsti nell’accordo del maggio 2024 sono piuttosto irrealistici. È necessario un rilevamento geologico tecnico, non ci sono servizi, ci sono malattie, c’è acqua stagnante. Non potresti far arrivare una ambulanza se volessi in questo momento. È davvero piuttosto inabitabile».
Ad una domanda sul «trasferimento» degli abitanti di Gaza in Egitto e in Giordania suggerito nei giorni scorsi da Trump, i portavoce hanno replicato che «il presidente Trump vede la Striscia come un luogo di demolizione, non ritiene pratica una ricostruzione nel corso di tre o cinque anni, crede che ci vorranno almeno 10 o 15 anni e considera disumano costringere le persone a vivere in un appezzamento non abitabile di terra con ordigni inesplosi e macerie, perciò sta cercando delle soluzioni per aiutare la popolazione di Gaza ad avere delle vite normali, mentre la Striscia viene ricostruita, cerca di guardare alle cose in modo realistico».
palestinesi sfollati tornano al nord della striscia di gaza 15
Il portavoce ha anche confermato che Witkpoff ha convinto Netanyahu ad accettare l'accordo prima dell'insediamento di Trump trasmettendogli «il messaggio più forte che gli era arrivato da molto tempo, ovvero che doveva farlo prima che entrasse in carica, perché ci sarebbe stato l’inferno se non l'avesse fatto». [...]
il ritorno a nord degli abitanti della striscia di gaza foto lapresse 4DONALD TRUMP JOE BIDEN BENJAMIN NETANYAHU