
GLI AMERICANI SI POSSONO PERMETTERE DI ABBANDONARE L’UCRAINA. L’EUROPA NO – GIAMPIERO MASSOLO: “PER GLI USA, TATTICAMENTE, OCCORRE TENERE FEDE ALL’IMPEGNO ELETTORALE A FAR CESSARE LE ARMI. PIÙ STRATEGICAMENTE, CON BUONA PACE DELL’UE, NE VA DEL RECUPERO DI MOSCA A UN RAPPORTO TRA POTENZE CHE RIGUARDI UN AMPIO QUADRO DI DOSSIER ANCHE IN FUNZIONE CONTENITIVA DI PECHINO. PER WASHINGTON, COSTI E RISCHI MINIMI E SEMPRE COMPENSABILI CON IL SUO PESO SOVERCHIANTE. DI CUI L’EUROPA NON DISPONE. MA IL RISULTATO NETTO DI UNA ‘PACE FACILE’ SAREBBE L’INSICUREZZA EUROPEA…”
giampiero massolo foto mezzelani gmt04
Estratto dell’articolo di Giampiero Massolo per il “Corriere della Sera”
Tempi di illusioni ottiche i nostri se davvero, nella guerra d’Ucraina, gli americani ci appaiono all’improvviso come pacifisti e gli europei come guerrafondai: le rispettive circostanze sono diverse e gli interessi non sempre coincidono.
Per la nuova amministrazione Usa, la partita ucraina ha un risvolto tattico a fini interni e uno più strategico. Tatticamente, occorre tenere fede all’impegno elettorale a far cessare le armi e dimostrare con l’accordo sulle terre rare che i denari dei contribuenti americani tornano indietro.
Più strategicamente, con buona pace dell’Ue, ne va del recupero di Mosca a un rapporto tra potenze che riguardi un ampio quadro di dossier anche in funzione contenitiva di Pechino. Per Washington, costi e rischi minimi e sempre compensabili con il suo peso soverchiante. Di cui l’Europa non dispone.
Per gli europei, il conflitto russo-ucraino comporta difatti l’emergere di tre gravi criticità: un problema di sicurezza legato all’inaffidabilità di Putin che richiede un’adeguata deterrenza; un ritmo troppo lento di sviluppo della difesa europea; l’impossibilità nel breve-medio termine di affrancarsi dall’eccesso di dipendenza dagli Stati Uniti.
Circostanze non facilmente rimediabili: con la potenza americana in ripiegamento, il risultato netto di una «pace facile» in Ucraina sarebbe l’insicurezza dell’Europa.
L’attivismo della Commissione Ue e le intense interazioni tra i maggiori Stati europei puntano a mitigare questo stato di cose. In assenza di una competenza comunitaria in materia di difesa e sicurezza, questo sta avvenendo in due modi urgenti e complementari: a livello europeo, ricercando finanziamenti fuori dei parametri (se possibile anche privati) e a tassi vantaggiosi per consentire agli Stati di finanziare il rafforzamento delle loro difese nazionali; a livello intergovernativo - anche con il Regno Unito - cercando di costruire coalizioni di Paesi «capaci e disponibili» ad assicurare almeno un livello minimo di deterrenza autonoma.
ursula von der leyen volodymyr zelensky
Nell’auspicio poi che ciò serva per trattenere gli americani in Europa. Sviluppi tecnicamente privi di alternative. E ineludibili per i Paesi europei, al netto delle rispettive narrative politiche. A indebolirci contribuisce la nostra percezione della minaccia russa: non andrebbe strumentalizzata ulteriormente.
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