alessandra todde

“HO PAGATO LA CAMPAGNA DI TASCA MIA”… ANZI NO – IL GIALLO DEI VIDEO IN CUI ALESSANDRA TODDE DA’ DUE VERSIONI OPPOSTE SULLE SPESE ELETTORALI PER CUI RISCHIA LA POLTRONA DA GOVERNATRICE DELLA SARDEGNA – LA PRESIDENTE DELLA REGIONE SARDEGNA IN TV DA FORMIGLI DISSE: “MI SONO PAGATA ANCHE GRAN PARTE DI QUESTA CAMPAGNA ELETTORALE”. ORA PRECISA: “GESTÌ TUTTO UN COMITATO”. QUANTO ALLE PAROLE SULLA CAMPAGNA PAGATA DI TASCA MIA SIGNIFICA CHE HO ACCETTATO CONTRIBUTI DAL MIO PARTITO E DALLA MIA COALIZIONE E PICCOLE DONAZIONI DA PRIVATI CITTADINI. QUINDI NON AVEVO PRIMA E NON HO OGGI ALCUN FAVORE DA RESTITUIRE” – VIDEO

 

Claudio Bozza per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

alessandra todde

Nelle chat della Regione Sardegna rimbalza un video che è arrivato fino in Parlamento. Un montaggio di 36 secondi, in cui Alessandra Todde si contraddice palesemente in due interviste in tv (prima e dopo la bufera), confermando la contestazione chiave del Collegio regionale di garanzia elettorale.

 

Una contraddizione, quella dello scandalo sulle spese elettorali, che rischia di far saltare la poltrona della governatrice, ex viceministra già ai vertici del M5S. Il 10 marzo 2024, intervistata a Piazzapulita su La7 e fresca di trionfo alle Regionali in Sardegna come simbolo del «campo largo» vincente, Todde la mette così: «Potrei vivere di altro.

 

alessandra todde

Ho comunque la mia professione. Mi piace lavorare, mi piace l’impresa. Mi sono pagata anche gran parte di questa campagna elettorale, per esempio, e questa è una grande libertà». È questa, sull’onda della politica «anticasta» del Movimento, l’ammissione che potrebbe costarle il posto da governatrice della sua terra. Perché la legge prevede procedure rigide sui finanziamenti.

 

In primis , obbligatoriamente, deve essere nominato un mandatario elettorale: «L’unico soggetto deputato alla raccolta fondi per la campagna elettorale». Figura che Todde non ha mai nominato. Ma soprattutto: un candidato non può pagare di tasca propria la campagna, come invece spiegò la medesima Todde a Piazzapulita .

 

Tanto che nelle 10 pagine del provvedimento del Collegio di garanzia vengono contestate fatture intestate direttamente a Todde, come l’affitto di un cinema per un evento in vista delle elezioni del 25 febbraio 2024. La contraddizione, nel video, si palesa così. «Ci sono strafalcioni sulle spese elettorali, cosa è successo?», le chiede la giornalista del Tg1 lo scorso 4 gennaio.

alessandra todde

 

E Todde risponde l’opposto del marzo 2024: «Su questo non entro nel merito, lo faranno gli avvocati. Io posso dire personalmente che siccome le mie spese sono state gestite da un comitato elettorale e io personalmente non ho sostenuto alcuna spesa, sono forte di questo». Todde, in merito a quanto affermato a La7 , vuole fare delle precisazioni. Cosa intendeva quando affermò che «ho pagato la campagna anche di tasca mia?». «Significa che ho accettato contributi dal mio partito e dalla mia coalizione e piccole donazioni da privati cittadini.

 

alessandra todde giuseppe conte

Quindi non avevo prima e non ho oggi alcun favore da restituire — dice la governatrice al Corriere —. E che ho costruito il mio percorso politico, nel tempo, usando risorse personali. La credibilità con i cittadini non si costruisce soltanto negli ultimi due mesi di campagna elettorale, periodo in cui bisogna rendicontare. Un esempio? La sede che è stata usata per la coalizione era il mio ufficio da parlamentare da gennaio 2023, quando non si parlava neanche della candidatura a presidente della Regione. Questo intendevo dire nell’intervista».

 

La tensione resta altissima anche nelle sedi di M5S e Pd, a Roma, perché la portata politica di questa bufera è nazionale

elly schlein giuseppe conte e il caso todde in sardegna - vignetta by usbergo

 

ALESSANDRA TODDE

(...)

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)