rizzo alemanno

I CORTOCIRCUITI DELLA POLITICA ITALIANA: IL COMUNISTA MARCO RIZZO VA IN SOCCORSO DELL'EX MISSINO GIANNI ALEMANNO - L’EX SINDACO DI ROMA AVREBBE VIOLATO GLI OBBLIGHI DEI SERVIZI SOCIALI ED È STATO PORTATO IN CARCERE LA SERA DI CAPODANNO - RIZZO EVOCA IL COMPLOTTONE: "SI SONO ACCANITI SU DI LUI PER LE SUE POSIZIONI CONTRARIE ALLA GUERRA? QUARANT’ANNI FA IO E ALEMANNO CI SAREMMO PRESI A SPRANGATE, COME MINIMO. ADESSO È TUTTO CAMBIATO" - I DUE, ENTRAMBI CON POSIZIONI PACI-FINTE SULLA GUERRA IN UCRAINA, SI SONO AVVICINATI NEGLI ULTIMI ANNI...

Estratto dell’articolo di Alessandra Arachi per il "Corriere della Sera"

 

gianni alemanno

È stato tra i primi a mettere le dita sulla tastiera per andare in suo soccorso: «Si sono accaniti su di lui per le sue posizioni contrarie alla guerra?». Lui, ovvero Gianni Alemanno, trasferito nel carcere di Rebibbia la sera dell’ultimo dell’anno. Marco Rizzo lo ha difeso a spada tratta e pubblicamente, su X.

 

«Gli è stata revocata la libertà condizionale ottenuta dopo una condanna che finiva tra quattro mesi», ha puntualizzato Rizzo e adesso è bene ricordare che lui è stato tra i fondatori di Rifondazione comunista negli anni in cui Alemanno guidava il Fronte della Gioventù. [...]

 

MARCO RIZZO DONALD TRUMP ROBERTO VANNACCI - MEME

«Quarant’anni fa sì, io e Alemanno ci saremmo presi a sprangate, come minimo. Ma quarant’anni fa la destra e la sinistra avevano un senso preciso. Adesso è tutto cambiato». Già, adesso è un po’ di tempo che Rizzo e Alemanno viaggiano fianco a fianco. Si spalleggiano: l’ex sindaco di Roma un anno fa ha partecipato al congresso fondativo di «Democrazia sovrana e popolare», la neonata creatura politica di Marco Rizzo.

 

Che, a sua volta, appoggia «Indipendenza!», la creatura di Alemanno, senza preoccuparsi che dentro ci sia anche CasaPound. Oggi va così per Marco Rizzo, la politica è riassunta in quella canzone Ma cos’è la destra cos’è la sinistra , che pure Giorgio Gaber scrisse trent’anni fa.

 

gianni alemanno presenta il partito indipendenza 5

«La destra e la sinistra sono due facce della stessa medaglia», taglia corto Rizzo che difende l’ex sindaco di Roma, e anche qui non si preoccupa che sia passato attraverso accuse di mafia e di corruzione, sebbene alla fine la sua sia stata soltanto una condanna da colletti bianchi, traffico d’influenze, ventidue mesi da scontare ai servizi sociali.

 

Alza le spalle: «In questo Paese viene messo agli arresti domiciliari chi ammazza un carabiniere, e sto ovviamente parlando di Mario Cerciello Rega. Nel caso di Alemanno, poi, hanno voluto scegliere una data simbolica: proprio a Capodanno. Mi fa preoccupare questa cosa. Ma non voglio giustificare. Voglio solo sottolineare la passione che ha Alemanno per la pace. Poche ore prima era in piazza a manifestare proprio per la pace». [...]

MARCO RIZZO

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…