vincenzo de luca elly schlein giuseppe conte

IN UN MODO O NELL’ALTRO, LE ELEZIONI IN CAMPANIA SARANNO DECISE DA DE LUCA – IL 9 APRILE LA CONSULTA DECIDERÀ SULLA LEGGE REGIONALE, IMPUGNATA DAL GOVERNO, CHE CONSENTE AL GOVERNATORE CAMPANO DI CANDIDARSI PER IL TERZO MANDATO – SE I GIUDICI DARANNO RAGIONE ALLO “SCERIFFO”, SARÀ CORSA A TRE – IL CENTROSINISTRA PROPORRÀ UN CANDIDATO DEL M5S (FRUTTO DELL'ACCORDO TRA SCHLEIN E CONTE): IN POLE C’È ROBERTO FICO, MA AVANZA IL PIÙ “MODERATO” SERGIO COSTA – NEL CENTRODESTRA È STALLO: SE DE LUCA RESTERÀ IN CAMPO CON IL CENTROSINISTRA SPACCATO IN DUE, LA CANDIDATURA FARÀ GOLA A TUTTI…

Estratto dell’articolo di Carlo Tarallo per "Panorama" 

 

VINCENZO DE LUCA

Lo danno tutti per spacciato, eppure lui è in piena campagna elettorale: Vincenzo De Luca, presidente uscente della Regione Campania, è scatenato, organizza inaugurazioni, presenta progetti e conta di rifilare un bel pesce d’aprile a centrodestra e centrosinistra.

 

Il prossimo 9 aprile è fissata l’udienza della Corte Costituzionale sulla legge approvata lo scorso novembre dal Consiglio regionale della Campania che consente a De Luca di ricandidarsi per un terzo mandato alle elezioni del prossimo autunno. La legge regionale è stata impugnata dal governo guidato da Giorgia Meloni per la gioia di Elly Schlein, che non vede l’ora di togliersi dai piedi l’ingombrante figura dello “sceriffo”.

 

VINCENZO DE LUCA VS ELLY SCHLEIN - ILLUSTRAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO

Se La Consulta darà torto a De Luca, avremo in campo un candidato di centrosinistra e uno di centrodestra; se gli darà ragione, in Campania sarà corsa a tre, con De Luca a capo di una sua coalizione civico-partitica e il centrosinistra e il centrodestra con i loro rispettivi candidati.

 

In realtà c’è anche una terza ipotesi: la Consulta, così come è successo per l’Autonomia differenziata, potrebbe passare la palla al Parlamento invitando Camera e Senato a fare chiarezza su una questione in effetti contorta.

 

La stessa legge regionale impugnata dal governo per la Campania, che recepisce una legge quadro nazionale del 2004, è stata infatti approvata in Veneto (e infatti Luca Zaia sta portando a termine il suo terzo mandato, dopo aver vinto le elezioni nel 2010, nel 2015 e nel 2020); in Piemonte (Alberto Cirio potrà ricandidarsi addirittura per altri due mandati dopo aver vinto le elezioni nel 2019 e nel 2024); e nelle Marche (Gian Marco Spacca, dopo due mandati consecutivi dal 2005 al 2015, si ricandidò per un terzo, ma perse le elezioni).

 

roberto fico sergio costa

[…] Il centrodestra campano non lo può confessare per evidenti ragioni, ma spera che la Consulta non fermi la corsa di De Luca. Il motivo è estremamente semplice: con due candidati di centrosinistra in campo, essendo le regionali a turno unico, il centrodestra potrebbe sperare in una vittoria clamorosa.

 

Elly Schlein, Giuseppe Conte e la premiata ditta Bonelli&Fratoianni infatti hanno già archiviato De Luca: il candidato in Campania sarà un esponente del M5s, e in pole position c’è il presidente della Camera, Roberto Fico. E’ questa la contropartita che la Schlein ha promesso a Conte in cambio del sostegno dei pentastellati nelle altre regioni e pure in vista delle politiche del 2027.

 

vincenzo de luca raffaele fitto giorgia meloni gaetano manfredi a bagnoli

Fico, sussurrano in molti nel Pd e non solo, è stato lanciato in campo con largo anticipo per rosolarlo a dovere e sostituirlo al momento opportuno. Immaginare che un ex grillino “duro e puro” possa guidare una coalizione con dentro Clemente Mastella, Carlo Calenda e Matteo Renzi è effettivamente complicato. Non a caso nelle retrovie sgomita Sergio Costa, pentastellato assai più moderato, che spera di subentrare a “Robertino caggia fa”, il soprannome appioppato a Fico da Beppe Grillo lo scorso dicembre in un video nel quale l’ex elevato sbotta contro l’accordo Pd-M5s, ricordando la famosa foto dell’ex presidente della Camera che raggiungeva in autobus il suo ufficio a Montecitorio: “Io ti appoggio il candidato Pd in Liguria e Emilia Romagna”, dice Grillo, “e tu mi appoggi il caggia fa con l’autobus e la scorta in Campania”.

 

VINCENZO DE LUCA GIORGIA MELONI - BAGNOLI NAPOLI

A quanto risulta a Panorama, Costa, attuale vicepresidente della Camera e Generale di corpo d’armata dei Carabinieri, si dice certo che su di lui potrebbe convergere addirittura De Luca.

 

Onnipresente De Luca: Elly Schlein ha intimato ai suoi colonnelli campani di ufficializzare il nome del candidato del campo largo prima del 9 aprile, perché sa perfettamente che con una sentenza favorevole in tasca l’attuale presidente manterrebbe dalla sua parte molti consiglieri regionali uscenti del campo largo e pure qualcuno dello stesso Pd. Pure Luigi De Magistris, ex acerrimo avversario di De Luca, sarebbe pronto a candidarsi con lui.

 

Manco a dirlo, Elly non sarà accontentata: prima del 9 aprile nessuno muoverà un dito, tutt’al più verrà convocato il tavolo di coalizione. Non tutti i Dem all’ombra del Vesuvio sono infatti disposti a giocare una partita “a perdere” contro De Luca da una parte e il centrodestra dall’altra, sacrificando un seggio in consiglio regionale sull’altare del patto tra la Schlein e Conte […]

 

gaetano manfredi e roberto fico

Identico stallo c’è nel centrodestra, che aspetta di capire se De Luca sarà in campo o meno. Se la Consulta boccerà il terzo mandato, il centrosinistra libero da De Luca tornerà unito (salvo qualche defezione), e quindi nel centrodestra ci sarà molta meno ansia di conquistare la candidatura a presidente. Se De Luca resterà in campo, invece, con il centrosinistra spaccato in due e lacerato dalla guerra interna, la candidatura farà gola a tutti.

 

[...]  Fratelli d’Italia schiera il viceministro agli Affari esteri Edmondo Cirielli; la Lega il deputato Giampiero Zinzi e Forza Italia l’eurodeputato Fulvio Martusciello, che sta incontrando diversi consiglieri regionali “deluchiani” pronti a candidarsi in Forza Italia se il loro leader verrà stoppato dalla Consulta.

 

VINCENZO DE LUCA

Intanto c’è già chi questa partita l’ha vinta: il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. L’ex rettore della Federico II e ex ministro dell’Università, a Napoli guida una coalizione più larga di ogni campo largo immaginabile: lo sostengono tutti, da Avs ai centristi passando per il M5s, e ha pure ottimi rapporti con il governo nazionale di centrodestra.

 

Panorama è in grado di rivelare che la Schlein e Conte la scorsa estate gli hanno chiesto di candidarsi a presidente della Regione, ma lui ha declinato ed è diventato leader dell’Anci. Elly e Giuseppi, ma pure Matteo Renzi e Nicola Fratoianni, lo consultano in continuazione: gli hanno affidato la regia della coalizione per le regionali, e potete essere certi (lui lo è) che quando Fico verrà impallinato (politicamente parlando) torneranno a chiedergli di candidarsi.

 

Il sindaco però non cede: vuole concludere il suo mandato (ottobre 2026) e poi capire se ci saranno le condizioni per un impegno alle politiche del 2027. Manfredi punta in alto, anche a Palazzo Chigi: se il campo largo cerca un federatore, ne ha già uno pronto in casa.

VINCENZO DE LUCA MANIFESTAZIONE A ROMALUIGI DE MAGISTRIS VINCENZO DE LUCA

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