
MI GAZA ES TU GAZA – ISRAELE STAREBBE STUDIANDO UN PIANO MILITARE PER RIPRENDERE IL CONTROLLO DELLA STRISCIA E GOVERNARLA, COME FACEVA FINO A VENT’ANNI FA – CON L’ARRIVO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP, CHE VUOLE COSTRUIRE UN RESORT A GAZA, IL GOVERNO NETANYAHU SENTE DI AVERE LE MANI LIBERE: “BIDEN VOLEVA PONESSIMO FINE ALLA GUERRA. TRUMP VUOLE CHE LA VINCIAMO" – IL PIANO PREVEDE IL TRASFERIMENTO DEI 2,3 MILIONI DI ABITANTI DI GAZA NELLA “ZONA UMANITARIA” DI AL-MAWASI - LA TENSIONE TRA VATICANO E GOVERNO ISRAELIANO, PIETRO PAROLIN: "SPERIAMO CHE LO STATO EBRAICO RISPETTI IL DIRITTO INTERNAZIONALE"
FT, ISRAELE STUDIA PIANI PER OCCUPARE E GOVERNARE GAZA
BENJAMIN NETANYAHU E ISRAEL KATZ VISITANO LA STRISCIA DI GAZA
(ANSA) - Israele studia un piano militare per riprendere il controllo e governare Gaza, dopo essersi ritirato dal territorio palestinese due decenni fa. Secondo il Financial Times, l'ipotesi di un'occupazione militare israeliana è ora presa in considerazione seriamente, dopo il ritorno di Trump.
"La precedente amministrazione voleva ponessimo fine alla guerra. Trump vuole che la vinciamo", ha detto un funzionario israeliano all'Ft, sotto anonimato. Un non meglio identificato "alto ufficiale della riserva militare" ha affermato di essere stato avvertito di prepararsi a mesi di "combattimenti, vittoria e poi amministrazione".
Il piano prevedrebbe il trasferimento dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza nella piccola area costiera di al-Mawasi, attualmente descritta da Israele come una "zona umanitaria". Secondo analisti militari, sarebbero necessarie almeno quattro divisioni dell'esercito - circa 40.000 soldati - per governare Gaza in modo permanente, sollevando dubbi sulla fattibilità della proposta. Il ministro degli Esteri Gideon Saar ha dichiarato lunedì che il gabinetto di sicurezza "non ha ancora deciso" in merito al piano di occupazione.
ISRAELE E VATICANO, TENSIONI SU GAZA «RISPETTATO IL DIRITTO». «SPERIAMO»
Estratto dell'articolo di Gian Guido Vecchi per il “Corriere della Sera”
L’ambasciata di Israele presso la Santa Sede che pubblica una nota irrituale «in riferimento all’Angelus di domenica», ovvero il testo scritto diffuso da Francesco prima di lasciare il Gemelli, per replicare: «L’operazione israeliana è condotta in piena conformità con il diritto internazionale e mira a ridurre al minimo i danni ai civili». E il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato del Papa, che risponde secco ai giornalisti: «Speriamo. Speriamo che sia così. Perché noi siamo molto preoccupati per la violazione sistematica, ormai, del diritto internazionale».
La tensione tra la Santa Sede e il governo di Netanyahu dura da oltre un anno, e il linguaggio diplomatico non fa che renderla più evidente. Scambi asciutti, gelidi. Le parole del Papa erano un appello: «Mi ha addolorato la ripresa di pesanti bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, con tanti morti e feriti.
Chiedo che tacciano subito le armi e si abbia il coraggio di riprendere il dialogo, perché siano liberati tutti gli ostaggi e si arrivi a un cessate il fuoco definitivo. Nella Striscia la situazione umanitaria è di nuovo gravissima ed esige l’impegno urgente delle parti belligeranti e della comunità internazionale».
Ma è Hamas che «colpisce deliberatamente i civili», «ha ripetutamente violato il cessate il fuoco» e usato la tregua «per ricostruire il suo arsenale» mentre «59 ostaggi sono ancora trattenuti a Gaza in condizioni disumane», scrive l’ambasciata: «Israele ritiene sia suo dovere morale riportarli a casa».
Il cardinale Parolin è lapidario: «Abbiamo parlato di recente con la Croce Rossa e anche loro sono molto, molto in difficoltà. Bombardamenti sui civili, uccisione di operatori umanitari... Sono tutte azioni che vanno esattamente contro il diritto umanitario. Questo è uno dei grandi limiti di questa stagione: non c’è più rispetto del diritto umanitario». [...]
raid israeliano a gaza 2
video su gaza strip in trip creato con ai - netanyahu e trump
raid israeliano a gaza 5
BENJAMIN NETANYAHU A GAZA
benjamin netanyahu con la mappa della striscia di gaza 1