
L’ATTACCO ALL’EUROPEISMO, CON LE CRITICHE AL MANIFESTO DI VENTOTENE, E’ UN ALTRO SEGNALE CHE MELONI MANDA A TRUMP - SORGI: “LA SCORSA SETTIMANA A STRASBURGO, LA PREMIER HA DECISO DI FAR ASTENERE GLI EUROPARLAMENTARI DI FRATELLI D'ITALIA SULLA MOZIONE SULL'UCRAINA FACENDO DIRE AI SUOI DI AVER COLTO ACCENTI ANTIAMERICANI NEL TESTO. ORA SE VON DER LEYEN SI RIAVVICINA A BERLINO, CHE SI PREPARA A TORNARE CAPITALE DI RIFERIMENTO EUROPEA, MELONI PRENDE LE DISTANZE CON UN NUOVO ATTO DI FEDELTÀ AGLI STATI UNITI E A TRUMP. RESTANDO IN ATTESA DELL'INVITO A WASHINGTON…”
Estratto dell’articolo per Marcello Sorgi per “La Stampa”
A prima vista, non si capiva il senso dell'attacco all'Europa partendo dalle fondamenta, anzi da un fondatore simbolico e del peso storico di Spinelli, fatto da Meloni alla Camera, citando solo un passaggio, ideologico quanto si vuole, ma per nulla influente sull'idea centrale del Manifesto di Ventotene […] Né una mossa a freddo del genere poteva essere motivata esclusivamente dalla solita concorrenza sul terreno euroscettico con Salvini […]
Chissà infine cosa avrà pensato Mattarella, che aspettava al Quirinale Meloni […] La spiegazione, infatti, può essere solo questa. Fin dalla scorsa settimana a Strasburgo, quando ha deciso di far astenere gli europarlamentari di Fratelli d'Italia sulla mozione sull'Ucraina, Meloni lo ha fatto dicendo (facendo dire ai suoi) di aver colto accenti antiamericani nel testo che veniva sottoposto al voto. Toni tali e così evidenti da imporre la sorpresa dell'astensione del maggior partito di governo italiano? […]
GIORGIA MELONI - URSULA VON DER LEYEN
[…] Meloni aveva notato il complessivo spostamento di pesi che sta accompagnando la nascita del piano "ReArm Europe" […] la durissima contrapposizione con la Russia proprio mentre Trump cerca un accordo con Putin sull'Ucraina non è certo mirata a compiacere la Casa Bianca. E il progetto presentato da Von der Leyen ha molti, forse troppi punti di contatto con il piano di riarmo tedesco […] Così se VdL si riavvicina a Berlino, che si prepara a tornare ad essere la capitale di riferimento europea, Meloni prende le distanze con un nuovo atto di fedeltà agli Stati Uniti e a Trump. Restando in attesa dell'invito a Washington che ufficializzerà la nuova collocazione dell'Italia.
ursula von der leyen giorgia meloni foto lapresse
DONALD TRUMP GIORGIA MELONI