
L’UCRAINA E’ SOTTO CHOC DOPO LA DECISIONE DI TRUMP DI CONGELARE GLI AIUTI MILITARI A KIEV: “FERMARE GLI AIUTI SIGNIFICA AIUTARE PUTIN. QUESTO È PEGGIO DI MONACO 1938, PERCHÉ ALMENO LÌ NON HANNO CERCATO DI DIPINGERE LA CECOSLOVACCHIA COME L'AGGRESSORE…” - GODE IL CREMLINO: “ORA SI PUO’ DAVVERO SPINGERE IL REGIME DI KIEV VERSO IL PROCESSO DI PACE” - ORBAN STAPPA LO CHAMPAGNE: "INVECE DI CONTINUARE LE SPEDIZIONI DI ARMI, SONO NECESSARI UN CESSATE IL FUOCO E COLLOQUI DI PACE IL PRIMA POSSIBILE" - LA PIETRA TOMBALE SU KIEV LA METTE IL VICEPRESIDENTE JD VANCE: “IL MODO MIGLIORE PER IMPEDIRE UN'ALTRA INVASIONE RUSSA È CONSENTIRE AGLI AMERICANI DI GUADAGNARE SOLDI IN UCRAINA”
KIEV SOTTO CHOC DOPO STOP DI TRUMP, 'PEGGIO DI MONACO '38'
donald trump accoglie volodymyr zelensky alla casa bianca
(ANSA) - ROMA, 04 MAR - Kiev è sotto choc dopo la decisione di Donald Trump di congelare gli aiuti militari a Kiev. Oleksandr Merezhko, presidente della commissione per gli affari esteri dell'Ucraina, afferma che la decisione dell'amministrazione Trump assomiglia all'accordo di Monaco del 1938 quando Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia raggiunsero un accordo che consentì alla Germania nazista l'annessione del Sudeti, l'allora Cecoslovacchia occidentale. "Fermare gli aiuti significa aiutare Putin. Questo è peggio di Monaco, perché almeno lì non hanno cercato di dipingere la Cecoslovacchia come l'aggressore", ha affermato secondo i media stranieri.
INAUGURAZIONE DI NOTRE DAME - ZELENSKY - MACRON - TRUMP
KIEV, MARGINE DI SEI MESI DOPO STOP AGLI AIUTI DA USA
(ANSA) - ROMA, 04 MAR - L'Ucraina ha un margine di sicurezza di circa sei mesi dopo lo stop di Donald Trump agli aiuti militari ucraini e sono in corso lavori per trovare alternative per l'approvvigionamento di armi di importanza critica. E' quanto afferma il deputato ucraino Fedor Venislavsky dopo la riunione a porte chiuse del Comitato per la sicurezza nazionale, la difesa e l'intelligence della Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino. Lo riporta Rbc Ukraina.
CREMLINO, 'SOSPENSIONE ARMI USA SPINGEREBBE KIEV A PACE
(ANSA) - MOSCA, 04 MAR - La sospensione delle forniture di armi dagli Stati Uniti all'Ucraina, se fosse confermata, "potrebbe davvero spingere il regime di Kiev verso il processo di pace". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall'agenzia Interfax.
"I dettagli devono ancora essere resi noti, ma, se fosse vero, si tratterebbe di una decisione che potrebbe davvero spingere il regime di Kiev verso il processo di pace", ha detto Peskov commentando l'annuncio di Washington sulla sospensione delle forniture militari all'Ucraina.
donald trump accoglie volodymyr zelensky alla casa bianca
Il portavoce ha aggiunto "non possono che essere accolte con favore" le dichiarazioni del presidente Usa Donald Trump di voler portare la pace. "Riceviamo alcune informazioni - ha sottolineato Peskov - sulle azioni proposte in questa direzione. Anche questo non può che essere accolto con favore. Continueremo a osservare come questa situazione si sviluppa nella realtà".
VANCE, PER IMPEDIRE NUOVA INVASIONE RUSSA CI DOBBIAMO GUADAGNARE
(ANSA) - ROMA, 04 MAR - Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance, nell'intervista alla Fox, rilanciata dal sito della Reuters, afferma che il modo migliore per impedire un'altra invasione russa è consentire agli americani di guadagnare soldi in Ucraina. "Se si vogliono ottenere reali garanzie di sicurezza, se si vuole davvero garantire che Vladimir Putin non invaderà di nuovo l'Ucraina, la migliore garanzia di sicurezza è quella di dare agli americani un beneficio economico nel futuro dell'Ucraina". Secondo lui, è una garanzia di sicurezza molto migliore "rispetto a 20.000 soldati provenienti da un paese a caso che non combatte da 30 o 40 anni".
copertina del new york post contro donald trump
UNGHERIA CON TRUMP, 'STESSA POSIZIONE, BASTA AIUTI A KIEV'
(ANSA) - ROMA, 04 MAR - Il governo ungherese concorda la decisione dell'amministrazione Donald Trump di sospendere gli aiuti militari all'Ucraina mentre in Ue è in discussione un nuovo pacchetto di aiuti da 20 miliardi al quale, come scrive Politico, Budapest si oppone. Un portavoce del governo di Viktor Orbán, come riporta il Guardian, ha affermato che "il presidente degli Stati Uniti e il governo ungherese condividono la stessa posizione: invece di continuare le spedizioni di armi e la guerra, sono necessari un cessate il fuoco e colloqui di pace il prima possibile".
FRANCIA, 'SE AIUTO USA SI ESAURISCE, UE INTERVENGA DI PIÙ'
(ANSA) - PARIGI, 04 MAR - "Se l'aiuto americano all'Ucraina si esaurisce, siamo noi a dover intervenire di più": lo ha detto ai microfoni di France Info questa mattina il ministro dell'Economia francese, Eric Lombard. "L'Europa - ha detto Lombard - deve ritrovare la sua autonomia strategica. Quindi, se l'aiuto americano all'Ucraina si esaurisce, noi dobbiamo intervenire di più. Continueremo a sostenere l'Ucraina fino al cessate-il-fuoco".
Sul vertice europeo di giovedì, Lombard ha lanciato un appello ad "un risveglio dei Paesi dell'Unione europea e al di là (la Gran Bretagna) affinché aumentino i budget per la difesa e l'organizzazione dell'UE dissuada qualsiasi aggressore". "Bisognerà andare più veloce e più forte", ha insistito il ministro, precisando che l'ammontare e le scadenze fanno parte "delle questioni che saranno decise dal presidente della Repubblica".