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L’UNICO OBIETTIVO DEGLI HACKER RUSSI È FAR VEDERE QUANTO FACCIANO SCHIFO I SERVER ITALIANI (ALLORA SIAMO TRANQUILLI) – LA SURREALE DIFESA DI BRUNO FRATTASI, DIRETTORE DELL’AGENZIA DELLA CYBERSICUREZZA, DI FRONTE ALLA NUOVA CAMPAGNA DEI PIRATI INFORMATICI DI “NONAME057” ALL’ITALIA: “È GUERRA COGNITIVA. NON AGISCONO DA UNO SCANTINATO, MA NON SONO NEMMENO UNA MINACCIA COSÌ PERICOLOSA. HANNO LO SCOPO DI FAR APPARIRE FRAGILE IL NOSTRO ECOSISTEMA” (E CI RIESCONO) – L’AMMISSIONE DI IMPOTENZA: “TENERE LE DIFESE SEMPRE ALZATE SAREBBE TROPPO COSTOSO…” – LA FOTO DI FRATTASI CON LO SCOLAPASTA IN TESTA
Estratto dell’articolo di Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”
bruno frattasi con lo scolapasta in testa - fotomontaggio pubblicato dagli hacker russi di noname057
«Gli hacker filorussi di “NoName057” li conosciamo bene, almeno da due anni. Sono gli stessi che nel 2023, poco dopo il mio arrivo all’Agenzia, mi hanno accolto in maniera beffarda pubblicando una mia foto con uno scolapasta sulla testa, per sottolineare che la sicurezza informatica dell’Italia era un colabrodo.
Oggi, grazie all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, l’incidenza della dannosità dei loro attacchi Ddos è calata dal 19 al 15% nonostante gli episodi siano saliti da 319 a 519». Il prefetto Bruno Frattasi, che dell’Agenzia è il direttore, replica agli incursori russi che […] hanno ricominciato a prendere di mira infrastrutture critiche e siti Internet di istituzioni e aziende italiane […]. Con risultati tuttavia non apprezzabili.
Prefetto, l’Italia ha imparato a reagire?
«Questi risultati sono il frutto del miglioramento della postura difensiva degli obiettivi grazie alla nostra opera di istruzione e formazione per ridurre l’impatto degli attacchi. Queste campagne di offensività informatica sono meno gravi rispetto a minacce più strutturate, come quelle con i ricatti del ransomware, perché in realtà questi hacker puntano a creare disagi anche ai cittadini […]».
Cosa vogliono ottenere?
«Un disservizio doloso che pur non creando rischi di sicurezza […] ha lo scopo di far apparire fragile il nostro ecosistema digitale. È guerra cognitiva, disinformazione diffusa per impedire alla gente di capire quale sia la verità. Come la mia foto con lo scolapasta, appunto».
«NoNome057» può fare un salto di qualità?
«Non è un gruppo che agisce da uno scantinato, ma nemmeno una minaccia così pericolosa: utilizza il Ddos (Distributed denial of service) con una chiamata alle armi di vari attori che, con migliaia di pc zombie sparsi in tutto il mondo, cerca di impedire appunto il servizio di un sistema informatico bersaglio.
BRUNO FRATTASI CON LA MAGLIETTA DI FRATELLI D ITALIA ALLA CONVENTION DI PESCARA - APRILE 2024
Noi monitoriamo la Rete per prevenire quanto sta per accadere, lanciare l’allarme e alzare le difese con programmi anti-intrusione. Immaginate il ponte levatoio di un castello, è lo stesso principio. Grazie a queste misure l’Italia è passata dal sesto al nono Paese più attaccato a livello globale».
Perché le difese non possono essere permanenti?
«Perché tenerle sempre alzate sarebbe troppo costoso. Per questo motivo diramiamo bollettini di allarme con il nostro Servizio operazioni per avvertire i potenziali obiettivi dell’imminente inizio di una campagna d’attacco. […]» […]
bruno frattasi foto di bacco
ATTACCO HACKER DEL COLLETTIVO RUSSO NONAME 057(16) AL SITO DEL MIT
ATTACCO DEGLI HACKER FILORUSSI DI NONAME AL SITO DELLA CARTA D IDENTITA ELETTRONICA
ATTACCO HACKER AI SITI ITALIANI
ATTACCO HACKER DEGLI HACKER DI NONAME ALL ITALIA
Frattasi e La Russa