“LA DECADENZA E’ INFONDATA” - LA PRESIDENTE DELLA REGIONE SARDEGNA, ALESSANDRA TODDE, DICHIARATA DECADUTA PER IRREGOLARITÀ NELLE SPESE ELETTORALI, PRESENTA UN RICORSO PER DIFENDERSI MENTRE IL CONSIGLIO REGIONALE E I TRIBUNALI SI PREPARANO A DECIDERE IL SUO DESTINO - LA PROCURA ISCRIVERA’ LA GOVERNATRICE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI COME ATTO DOVUTO – DA DESTRA CONTINUA LA RICHIESTA DI DIMISSIONI E IL LEGHISTA BORGHI RICORDA: “TODDE È STATA AD DI OLIDATA PER SOLI 8 MESI, PECCATO CHE LA SOCIETÀ DI REVISIONE NON ABBIA VALIDATO IL BILANCIO PER GROSSOLANE MANCANZE DI INFORMAZIONI” – I MALUMORI NEL PD
1 - CASO TODDE, È BATTAGLIA LEGALE I PM DOVRANNO APRIRE UN’INCHIESTA
Alberto Pinna per il “Corriere della Sera” - Estratti
alessandra todde giuseppe conte
Ancora fuochi d’artificio sul caso Todde. Prima che cominci l’iter politico istituzionale sull’ordinanza/ingiunzione del consiglio di garanzia della Corte d’appello, che può aprire la strada alla decadenza della presidente della Sardegna, la Lega spara a zero: Claudio Borghi «scava» nel curriculum della governatrice: bastava controllare e — accusa — si sarebbe visto che era incompetente e inadeguata.
Ed è in arrivo la «tegola» dell’iscrizione nel registro degli indagati, dato per certo («Atto dovuto, inevitabile», trapela a Palazzo di Giustizia) e imminente: la Procura ha da venerdì scorso l’ordinanza con il passaggio, evidenziato in nero, in cui viene segnalato il falso. C’è ben poco da approfondire — si sottolinea — è una risultanza documentale.
Ma sia i tempi dell’iter politico istituzionale in Consiglio regionale sia il percorso della giustizia — penale, civile e amministrativa, con un sempre più probabile ricorso al Tar — non si annunciano brevi. Le ultime stilettate dal responsabile organizzazione di FdI Giovanni Donzelli e da Ettore Rosato di Azione: «Il moralismo 5 Stelle è affondato sulle coste sarde». Ma è Claudio Borghi, senatore leghista, a sferrare un attacco frontale: «Todde è stata amministratore delegato di Olidata per soli 8 mesi, quando la società era in liquidazione e il semestre 2019, quello frutto della sua gestione si è chiuso con fatturato di 1,7 milioni e una perdita di 1 milione». E rincara: «Peccato che la società di revisione non abbia validato il bilancio per grossolane mancanze di informazioni».
Fra le repliche dal M5S, quella dell’assessora regionale al lavoro Desirè Manca (la più votata alle Regionali): «Salvini e la Lega pensino al loro primato, quei 49 milioni... Alessandra andrà via a lavoro concluso». Concetto ribadito dalla stessa Todde, che ha colto l’occasione di una sentenza della Cassazione favorevole alla Regione Sardegna, per una risentita puntualizzazione: «Nonostante qualcuno continui a ripetere, o a sperare, che io non sia più la presidente, il nostro lavoro continua...».
E i malumori, sottotraccia, degli alleati? «Non è nostro stile criticare nell’ombra — smentisce Roberto Deriu, capogruppo Pd in Consiglio regionale — l’ordinanza crea un problema, ma lo si sta affrontando». Assai più prudente Stefano Bonaccini: «Evitiamo vittimismi, fiduciosi che le questioni in ballo possano essere chiarite».
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2 - TODDE: “DECADENZA INFONDATA” RICORSO AL TAR O AL TRIBUNALE L’OFFENSIVA DELLA GOVERNATRICE
A.FRAS. per “la Repubblica” - Estratti
ALESSANDRA TODDE GIUSEPPE CONTE
La governatrice della Sardegna Alessandra Todde è già al lavoro con i suoi avvocati per allontanare il rischio del ritorno alle urne in regione e per convincere gli alleati, Pd in testa, della bontà della sua gestione.
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Il comitato di garanzia elettorale della Corte d’Appello di Cagliari invoca la decadenza immediata per irregolarità nelle spese elettorali.
La palla passa adesso al Consiglio regionale sardo. Oggi il presidente dell’assemblea sarda Piero Comandini invierà l’atto della Corte d’Appello alla giunta per le elezioni che inizierà l’iter previsto: potrebbe portare subito al voto il Consiglio regionale sulla decadenza di Todde. E in caso di maggioranza favorevole si andrebbe alle urne. Oppure, potrebbe rinviare la decisione prendendo atto del ricorso al Tar o al tribunale civile di Todde e attendere una sentenza definitiva di un giudice terzo.
ALESSANDRA TODDE GIUSEPPE CONTE
La governatrice deve consegnare l’eventuale ricorso entro gennaio. I suoi avvocati stanno lavorando per smontare alcune contestazioni che hanno portato alla richiesta di decadenza. Secondo i legali, l’ordinanza è «completamente infondata e ingiustificata» in quanto «non tiene conto del fatto che Todde non ha sostenuto spese perché al suo posto le avrebbe sostenute il comitato elettorale costituito dal Movimento »: quindi non aveva obbligo di nominare un mandatario. La Corte d’Appello contesta però spese fatte da Todde direttamente, come quella per la luce elettrica del suo comitato elettorale. Per i legali della governatrice si tratterebbe di una spesa minima che non fa scattare l’obbligo di rendicontazione.
Inoltre i legali di Todde contesteranno la validità del provvedimento in quanto non emesso da un organo giudiziario: si tratta del comitato di garanzia e non della Corte d’Appello pienamente intesa.
GIUSEPPE CONTE - ALESSANDRA TODDE
Inoltre, secondo lo staff dell’esponente 5 stelle, la decadenza avverrebbe solo per due motivi: la mancata presentazione di una dichiarazione di spesa o che si sia speso più di quanto consentito dalla norma. «Ed entrambi i casi ci riguardano», dicono i consulenti della governatrice. Ci sarebbe solo un errore, del tutto formale: l’aver dichiarato dei contributi, pari a 90 mila euro, che in realtà erano del comitato 5 stelle regolarmente costituito. Ma già nella memoria presentata in Corte d’Appello «si rettificava» questo errore.
È il cuore del ricorso di Todde. Intanto da destra continua la richiesta di dimissioni. E anche Azione attacca la governatrice sarda: «Al di là dei ricorsi, è incredibile la quantità e qualità di addebiti, documentati, che vengono fatti all’attuale presidente e di cui si occuperà anche la procura ordinaria», dice il deputato Ettore Rosato.
Christian Solinas Alessandra toddeALESSANDRA TODDE Christian Solinas Alessandra todde