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“SIAMO SENZA SE E SENZA MA AL FIANCO DEL POPOLO UCRAINO, CONTRO L'IMPERIALISMO SOVIETICO” – CI VOLEVA QUEL CERVELLONE IN ESILIO DEL MINISTRO LOLLOBRIGIDA PER SENTIRE, DA QUALCUNO DEL GOVERNO, PAROLE DI VICINANZA PER KIEV – L’EX COGNATO D’ITALIA CRITICA TRUMP SUI DAZI (“SIAMO CONTRO LE POLITICHE DI CHIUSURA DEL MERCATO”) E, ALLA FACCIA DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CHE MELONI S’E’ ILLUSA DI AVERE CON TRUMP, SPERA IN UNA "RISPOSTA EUROPEA" ALLE TARIFFE IMPOSTE DAL TYCOON: “LE TRATTATIVE IN MANO ALL'UNIONE È LA SOLUZIONE MIGLIORE”
1 - LOLLOBRIGIDA "MA L'ITALIA SENZA BRUXELLES È PIÙ DEBOLE ORA OCCORRE RESTARE UNITI"
Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”
«Noi siamo senza se e senza ma al fianco del popolo ucraino», scandisce Francesco Lollobrigida, capo-delegazione di FdI al governo, chiacchierando con Repubblica in un angolo del resort delle terme di Saturnia, dov'è stato ospite del "Forum in masseria". Il ministro dell'Agricoltura parla pochi minuti prima che il video in cui Trump umilia Zelensky faccia il giro del mondo. E il suo messaggio è chiarissimo, sul posizionamento dell'Italia: «C'è una battaglia contro l'imperialismo sovietico, che mette a rischio non tanto quello che avviene oggi, ma anche quello che avverrà domani». […] Quanto ai dazi minacciati da The Donald, «in Europa dobbiamo essere uniti».
[…] […] È vero che il protagonismo di Macron ha infastidito il governo?
«Tutti hanno il dovere di interloquire con un leader strategico come gli Stati Uniti, per aiutare l'Europa a garantirsi. Quando si parla di accordi commerciali nessuno gioca la partita dell'altro. Ognuno deve fare la propria partita […] Poi c'è una questione tutta interna». […] «[…] non serve una guerra commerciale, la strada deve essere diplomatica».
DONALD TRUMP - GIORGIA MELONI - ILLUSTRAZIONE FINANCIAL TIMES
Non vi spaventa l'ipotesi di dazi selettivi di Trump?
«Se ci fossero, la risposta dovrà essere unitaria europea, se c'è consapevolezza di lavorare insieme. Altrimenti non credo che un italiano debba essere preoccupato, perché il nostro rapporto migliore con gli Usa dovrebbe metterci al riparo. Ci sarà una contrattazione tra Paesi Ue e poi si tratterà con gli Usa. Se non ci fosse questa soluzione, la migliore, ce n'è una subordinata». […]
2 - FRANCESCO LOLLOBRIGIDA "LE SANZIONI CI DANNEGGIANO BISOGNA TROVARE ALTRI STRUMENTI" GLI ALLEATI "
Estratti dell’articolo di Federico Capurso per “la Stampa”
[…] Ben altro problema sono i dazi con cui Donald Trump minaccia l'Europa, se è vero che i due settori trainanti dell'export italiano sono quello alimentare e quello del vino, e «la risposta dovrà essere europea». Ma quegli stessi settori, per Lollobrigida, vanno difesi anche dall'Ue, perché «non c'è nessun dazio che possa produrre danni equiparabili a quelli che fanno alcune politiche comunitarie».
Sono giorni in cui gli equilibri mondiali vacillano e le linee politiche prendono strade tortuose. La questione ucraina ne offre un esempio plastico. Lollobrigida offre una premessa netta: «Siamo senza se e senza ma al fianco del popolo ucraino, contro l'imperialismo sovietico».
[…] Il trumpismo del ministro dell'Agricoltura non gli impedisce di esprimere poi il suo «completo dissenso con le politiche di chiusura del mercato». La risposta a eventuali dazi, lo sottolinea più volte, «non deve essere quella di una guerra commerciale, ma diplomatica, e dovrà essere europea». Mettere le trattative in mano all'Unione «è la soluzione migliore».
E la strada da percorrere, dal suo punto di vista, è chiara: «L'Ue deve costruire una piattaforma di contrattazione con gli Usa, provando a tutelare gli interessi collettivi europei e, all'interno di questi, gli interessi dei singoli Paesi». Solo nel caso in cui Trump dovesse decidere di applicare dazi selettivi, allora «gli italiani non dovrebbero essere preoccupati, perché il nostro rapporto privilegiato con gli Usa potrebbe metterci al riparo». Ma la base di partenza di qualunque ragionamento è che «senza Europa noi siamo più deboli e, al tempo stesso, l'Italia per l'Ue è imprescindibile». […]