
MARTUSCIELLO OUT: L’EURODEPUTATO DI FORZA ITALIA, VICINO AD ANTONIO TAJANI, NON SI CANDIDERÀ ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CAMPANIA – MARTUSCIELLO, NON ANCORA INDAGATO, È COINVOLTO NEL CHINA-GATE CHE STA TERREMOTANDO IL PARLAMENTO EUROPEO: LA SUA ASSISTENTE, LUCIA SIMEONE, ACCUSATA DI CORRUZIONE, È STATA ARRESTATA PER AVER RICEVUTO UN BONIFICO DA MILLE EURO DAI LOBBISTI DI HUAWEI – LO STESSO MARTUSCIELLO, CHE A BRUXELLES HA REDATTO “EMENDAMENTI FAVOREVOLI” AL COLOSSO CINESE, AVREBBE RICEVUTO QUATTRO BONIFICI DI 3MILA, 1.250, 1.250, 1.200 EURO – L’INTERCETTAZIONE DEL LOBBISTA ITALO-BELGA VALERIO OTTATI: “NOI SPESSO OLTREPASSIAMO IL LIMITE. PAGHIAMO PER GLI EMENDAMENTI”
CAMPANIA: MARTUSCIELLO (FI),NON MI CANDIDO ALLA PRESIDENZA
FULVIO MARTUSCIELLO ANTONIO TAJANI
(ANSA) - "La mia priorità è offrire a Forza Italia un percorso sereno verso le elezioni regionali. Ho costruito in questi anni un partito al di sopra di ogni sospetto ed in una fase in cui è giusto che ogni contesto venga chiarito senza interferenze, ritengo doveroso contribuire a preservare il partito da ogni possibile elemento di attacco o strumentalizzazione chiarendo che non rientro tra i possibili candidati alla presidenza della Regione Campania".
Lo ha detto Fulvio Martusciello, europarlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia in Campania, intervenendo al congresso cittadino di Battipaglia, dopo le notizie relative all'arresto della sua collaboratrice Lucia Simeone nell'ambito di un'inchiesta delle autorità del Belgio.
HUAWEI: ASSISTENTE MARTUSCIELLO AI DOMICILIARI
(Adnkronos) - Ha risposto alle domande ed ha ottenuto gli arresti domiciliari, Lucia Simeone, assistente del parlamentare europeo di Forza Italia Fulvio Martusciello, finita in carcere due giorni fa in un'inchiesta su presunti lobbisti della Huawei, in esecuzione di un provvedimento dell'Interpol per i reati di associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio.
La donna era stata raggiunta da un mandato di arresto europeo emesso dall'autorità giudiziaria belga nell'ambito di un'inchiesta incentrata su presunte tangenti, per circa 46mila euro, versate ad alcuni politici affinché si spendessero in sede Ue in favore del colosso cinese.
Assistita dall'avvocato Antimo Giaccio, Lucia Simeone, ha risposto alle domande nel corso dell'interrogatorio che si è celebrato dinanzi al giudice Corinna Forte della Corte d'Appello di Napoli. Per la segretaria di Martusciello a Bruxelles le autorità belghe hanno chiesto l'estradizione e adesso si apre la procedura di consegna.
La segretaria di Martusciello «incastrata» per un bonifico
Estratto dell’articolo di Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera”
È stato un bonifico di appena mille euro ricevuto dal lobbista di Huawei Nuno Wahnon Martins a far finire in carcere a Napoli per associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio Lucia Simeone, segretaria del deputato europeo campano Fi Fulvio Martusciello, su mandato della magistratura di Bruxelles nell’inchiesta che in Belgio ha portato in cella 4 persone accusate di aver corrotto una quindicina di europarlamentari per condizionare la politica Ue a favore del colosso delle tlc cinese.
Per la procura federale belga, i lobbisti di Huawei avrebbero «retribuito» un europarlamentare in cambio dell’invio il 4 gennaio 2021 alla Commissione Ue della lettera, firmata da 8 colleghi, 5 italiani tra cui Martusciello, per chiedere di aprire lo sviluppo delle reti 5g, precluso ai cinesi per ragioni di sicurezza, alla «libera concorrenza».
I magistrati non fanno il nome dell’eurodeputato, ma scrivono che a questi erano destinati 15 mila euro mentre 1.500 erano per ciascun firmatario. Parte di questi soldi sarebbero stati «ricevuti» dalla Simeone […].
Martusciello (non risulta indagato) ha ricevuto nel 2021 da Nuno Wahnon Martins, che in passato è stato suo consigliere, 6.700 euro, scrive l’accusa, annotando anche che il capodelegazione di Fi a Bruxelles ha redatto «emendamenti legislativi favorevoli a Huawei». […]
“Paghiamo per gli emendamenti” Huawei inguaia Martusciello
Estratto dell’articolo di Dario Del Porto per “la Repubblica”
«Noi spesso oltrepassiamo il limite. Paghiamo per gli emendamenti»: tarda mattinata del 17 settembre 2024, il lobbista italo-belga Valerio Ottati, dal 2019 responsabile per gli affari pubblici europei di Huawei dopo due legislature come assistente parlamentare a Strasburgo, si lascia sfuggire questa confidenza mentre, a bordo di una Volkswagen Tiguan, parla di affari con un collega polacco.
Adesso la conversazione è agli atti dell’inchiesta della Procura federale belga che ipotizza un «patto corruttivo» all’interno delle istituzioni europee per favorire il gigante cinese delle telecomunicazioni nella complessa partita sulla tecnologia 5G. Il colloquio è citato nel mandato di arresto che ha portato in carcere Luciana Simeone, la 48enne segretaria dell’eurodeputato Fulvio Martusciello, capodelegazione di Forza Italia, giunto alla terza legislatura con un bottino personale di quasi 100mila preferenze.
Gli investigatori collegano le parole di Ottati non solo agli altri elementi al centro dell’inchiesta, ma «anche alla redazione da parte dell’onorevole Martusciello di emendamenti legislativi favorevoli a Huawei».
[…] Simeone […] è sospettata di aver ricevuto, personalmente o per distribuirla a terzi, una parte della presunta tangente di poco meno di 46mila euro che sarebbe stata pagata dai lobbisti vicini a Huawei per la lettera del 10 febbraio 2021, firmata da otto eurodeputati fra i quali Martusciello, diretta a tre commissari europei ed avente ad oggetto la implementazione della tecnologia 5G nella Ue.
La provvista sarebbe stata ricavata attraverso due fatture, rispettivamente del 7 gennaio e del 15 febbraio 2021, per l’importo di 18.450 e 27.500 euro, formalmente intestate a consulenze ma ritenute fittizie, inviate a due società (beneficiarie tra il 2021 e il 2023 di versamenti da parte di Huawei) dal portoghese Nuno Miguel Benoliel de Carvalho Wahnon Martins, ex collaboratore di Martusciello.
La lettera sarebbe stata materialmente redatta da Wahnon e Ottati: il primo avrebbe creato il file, il secondo lo avrebbe modificato per l’ultima volta. Dal conto corrente di Wahnon Martins sul quale era stata accreditata la fattura da 27.500 euro risultano un bonifico di mille euro del 21 febbraio 2021 a Luciana Simeone e quattro bonifici a favore di Martusciello tra il 26 febbraio 2021 e il 10 giugno rispettivamente di 3mila, 1.250, 1.250, 1.200 euro.
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