“NON SONO PIÙ SOLO. MUSK, TRUMP E MELONI SONO CON ME” –L'ULTRALIBERISTA JAVIER MILEI, FORTE DI UNA CRESCITA DEL PIL ARGENTINO STIMATA IN UN +5%, SBARCA A DAVOS E SI PRENDE LA RIVINCITA SUI SALOTTI BUONI DELLA FINANZA: “L'ARGENTINA È UN ESEMPIO GLOBALE DI RESPONSABILITÀ FISCALE” – IAN BREMMER, FONDATORE DEL GRUPPO EURASIA, AMMETTE: “LA SUA TERAPIA D'URTO SI È RIVELATA MOLTO PIÙ EFFICACE DI QUANTO MI ASPETTASSI” – L’OMAGGIO DI MILEI ALLA DUCETTA: “UNA FEROCE DAMA”. LA DIFESA DI MUSK: “IL SALUTO ROMANO? UN GESTO INNOCENTE”. E L’ATTACCO ALL’IDEOLOGIA WOKE: “È UN CANCRO”
Estratto dell’articolo di Giuseppe Bottero per www.lastampa.it
JAVIER MILEI - WORLD ECONOMIC FORUM DI DAVOS
«Non mi sento più solo. Il mondo ha abbracciato l'Argentina....ho trovato compagni in tutti gli angoli del pianeta, dal meraviglioso Elon Musk alla mia carica amica, la feroce dama italiana Giorgia Meloni, da Bukele in El Salvador a Orban in Ungheria, da Netanyahu in Israele a Trump negli Stati Uniti» dice Javier Milei. È a Davos per fare business, ma soprattutto per godersi una sorta di rivincita sui salotti buoni della finanza che lo guardavano con sospetto.
Nella sua seconda volta al World Economic Forum, dribbla gli incontri con la stampa ma vede gli amministratori delle grandi aziende, forte di risultati economici in crescita: il Fondo Monetario Internazionale ha previsto che il Pil argentino salirà del 5% nel 2025 e di un altro 5% nel 2026.
JAVIER MILEI SE LA SPASSA CON GIORGIA MELONI ALL INAUGURATION DAY
«La sua terapia d'urto si è rivelata molto più efficace di quanto inizialmente mi aspettassi» ammette il fondatore del Gruppo Eurasia, Ian Bremmer. E infatti Milei inizia il suo intervento rivendicando i risultati economici: «L'Argentina è diventata un esempio globale di responsabilità fiscale, di impegno a onorare i nostri obblighi e, ovviamente, di impegno a risolvere il problema dell'inflazione» […]
Poi però «The Madman» – copyright Bloomberg – alza il tiro sui diritti, di fronte a una platea composta per la maggior parte da quegli esponenti del multilateralismo che lui e The Donald vorrebbero archiviare: «L’ideologia woke è il più grande problema dei nostri tempi, un cancro. Un’epidemia mentale che va curata» scandisce. «Stiamo lottando» dice, «per i valori cristiani dell’Occidente».
E attacca, con forza, il «femminismo radicale» e le politiche verdi finite, aggiunge, «in mano ai fanatici». Il femminismo radicale, dal suo punto di vista, «è una distorsione del concetto di uguaglianza. Anche nella sua forma più benevola, è ridondante, poiché l'uguaglianza davanti alla legge esiste già in Occidente. Tutto il resto è una ricerca di privilegi».
Ma il vero nemico, nel mondo di Milei, sono le organizzazioni internazionali. Dal podio, prende a schiaffi anche il vertice che lo ospita: «Se vogliamo cambiare, se vogliamo davvero difendere i diritti dei cittadini, dobbiamo iniziare prima di tutto dicendo loro la verità. La verità è che c'è qualcosa di profondamente sbagliato nelle idee che sono state promosse attraverso forum come questo».
[…] alla fine strappa un applauso piuttosto tiepido, difende «il mio caro amico Elon Musk, ingiustamente vilipeso» per aver salutato con il braccio teso alla cerimonia di insediamento di Trump. A suo dire, si è trattato solo di «un gesto innocente che riflette semplicemente il suo entusiasmo e la sua gratitudine verso le persone».
JAVIER MILEI - WORLD ECONOMIC FORUM DI DAVOSjavier milei ride con giorgia meloni inauguration day foto lapresse JAVIER MILEI - WORLD ECONOMIC FORUM DI DAVOSGIORGIA MELONI CON L ACTION FIGURE DI JAVIER MILEI CON LA MOTOSEGA javier milei giorgia meloni foto lapresse 1MILEONI - MEME BY EMILIANO CARLI JAVIER MILEI - WORLD ECONOMIC FORUM DI DAVOS