LA PITONESSA RIUSCIRÀ A CAMBIARE DI NUOVO PELLE PER SALVARSI? – LA PARABOLA SPERICOLATA DI DANIELA SANTANCHÉ, CADUTA IN DISGRAZIA PER I SUOI GUAI GIUDIZIARI – FRANCESCO BEI: “DONNA DI POTERE CON IL VIZIO DEGLI AFFARI, DONNA ALFA CHE CAMBIA GLI UOMINI – DAL CHIRURGO PAOLO SANTANCHÈ A CANIO MAZZARO, DA SALLUSTI AL FALSO PRINCIPE DIMITRI KUNZ D’ASBURGO-LORENA – MA POI SPESSO SE LI TIENE INTORNO COME SOCI NEI SUOI CONSIGLI D’AMMINISTRAZIONE. IN POLITCA COME TARZAN PASSA DA UNA LIANA ALL’ALTRA, SEMPRE VERSO L’ALTO. I CAMERATI, LA RUSSA A PARTE, MAL LA SOPPORTANO” – PAOLO CIRINO POMICINO SULLA SUA EX ALLIEVA: “LA FRASE CHE MEGLIO LA DESCRIVE? NON CONOSCE LA VERGOGNA”
Estratto dell’articolo di Francesco Bei per “la Repubblica”
daniela santanche - foto lapresse
Daniela Santanchè, rinviata a giudizio per falso in bilancio, potrebbe essere arrivata alla fine della sua lunga corsa politica. Fratelli d’Italia, il partito che l’ha fatta eleggere e l’ha portata al governo, si prepara a scaricarla. E del resto non si comprende come Giorgia Meloni possa ancora mantenerla in un ministero in pendenza di accuse così gravi.
Ma se il futuro immediato pare segnato, non è detto che la “Pitonessa” non riesca a sfangarla anche questa volta, cambiando un’altra pelle come i veri serpenti.
Imprenditrice anzitutto di se stessa, Daniela Garnero in Santanché, ragazza di Cuneo, ha preso la rincorsa dalla provincia italiana per finire protagonista — nel bene e anche nel male — della politica italiana del ventennio berlusconiano. […]
Da una che rispose con il dito medio ai contestatori davanti a Montecitorio, forse ci si poteva aspettare di più che un imbarazzato silenzio. Donna di potere con il vizio degli affari, donna alfa che cambia gli uomini — dal chirurgo Paolo Santanchè a Canio Mazzaro, da Sallusti al falso principe Dimitri Kunz d’Asburgo-Lorena — ma poi spesso se li tiene intorno come soci nei suoi consigli d’amministrazione.
Donna che, oltre agli uomini, cambia anche molti partiti. Con il rischio di dimenticarne qualcuno, nell’ordine sono: Alleanza nazionale, la Destra di Storace (che la candida addirittura a premier nel 2008) e poi il Pdl con Berlusconi, ma prima aveva fondato un partitino-taxi chiamato Movimento per l’Italia, tenuto a battesimo da Denis Verdini, e quindi Forza Italia, per poi fondare un altro partitino-taxi chiamato Noi Repubblicani/Popolo Sovrano, per confluire nel 2017 in Fratelli d’Italia.
daniela santanche videomessaggio di fine anno 2
E ogni volta è una palingenesi, ogni volta è una tiritera contro il «traditore» per eccellenza, Gianfranco Fini. «Sono qui — sottolinea passando alla Destra — perché non potevo più subire le posizioni di chi per legittimarsi agli occhi della comunità finanziaria-mediatica arriva a giudicare il fascismo come il male assoluto». Trascorrono dieci anni e, accolta in FdI, riattacca la stessa canzone: «Sono tornata a casa, nella mia famiglia, dove Fini non mi ha permesso di stare, lui che ha distrutto un sogno».
Generatrice di molta invidia, molti pettegolezzi. E come evitarli se si passano le estati sullo yacht di Briatore, del quale la “Santa” diventa socia nel Billionaire, o a villa Certosa con Berlusconi. E poi la Versilia e il tendone arabo fisso al Twiga, di cui pure è socia. Con il look che fa impazzire i paparazzi: ray-ban a specchio da vera fascia, cappellone da cow-girl, copricostume animalier.
Se non sono le spiagge della Versilia, sono le strade del lusso a Milano, dove gira per boutique con outfit da sfilata. Minigonne e tacchi altissimi. Ne ha una collezione che farebbe invidia a Imelda Marcos. «Tacco 12: filosofia di vita», è uno dei suo tweet più famosi.
daniela santanche dimitri kunz 1 copia
Scala i giri che contano con una determinazione d’acciaio. Da quando, nel lontano 1983, l’anno dopo aver sposato appena 21enne il chirurgo Santanchè, finì in tv in un programma Fininvest e dichiarò spavalda: «Mi piacerebbe fare il ministro».
Come Tarzan passa da una liana all’altra, sempre verso l’alto. Conosce Cirino Pomicino e si aggrappa. Sarà lui a presentarla ad Andreotti e poi a Berlusconi. Nei salotti della Milano di destra inizia a frequentare quello che diventerà il suo vero sponsor politico: Ignazio La Russa.
In attesa delle memorie di La Russa, bisogna raccogliere quelle di Pomicino. Che proprio a Repubblica fece della Pitonessa un ritratto agro. «L’episodio che meglio la racconta non c’entra con la politica. Negli anni Novanta organizzò un concorso di cucina e mi invitò a far parte della giuria, di cui lei era presidente. Mi trovai ad assaggiare un piatto e dissi: che schifezza. Santanchè mi diede un cazzotto dietro la schiena: stai zitto che è il mio piatto. Chi vinse la gara? Lei. Fece consegnare il premio al compagno Mazzaro, il quale dopo la cerimonia mi disse: la tua amica non conosce la vergogna. Mi pare la frase che meglio la descrive».
FLAVIO BRIATORE DANIELA SANTANCHE - TWIGA
I camerati, La Russa a parte, mal la sopportano. Per dirne una, quando nel 2010 si presenta per la prima volta in aula fresca di nomina a sottosegretaria da parte del Cavaliere, i deputati del centrodestra l’accolgono con una salva di fischi. Per Alessandra Mussolini era «una “super patata ogm”’ geneticamente modificata».
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Ma forse a questo punto vale la pena riferire come nacque quel soprannome di cui lei in fondo è sempre andata fiera: la Pitonessa. Fu il primo marito a svelare che tutto partì da una vecchia barzelletta sporca che lei amava raccontare («l’unica che sapeva»). Quella del coniglietto che va in un bordello per perdere la verginità e viene indirizzato nella stanza della pitonessa. La prostituta lo ingoia intero, ma poi viene costretta a risputarlo fuori. Il malcapitato, tutto bagnato e inebetito, esclama soddisfatto: «Bestia che p…!».
daniela santanche dito medioignazio la russa daniela santanche 2003 DANIELA SANTANCHE DMITRI KUNZ A CORTINADaniela Santanche canio mazzaro 45 DANIELA SANTANCHEignazio la russa e daniela santanche al concerto di elton john nel 2003daniela santanche balla al ristorante el camineto di cortina d ampezzo 2