
“LA DONNA SOLA AL COMANDO NON È UN MODELLO CHE VA BENE PER IL PD” – PINA PICIERNO, VICEPRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO E CAPOFILA DELLA FRONDA RIFORMISTA ANTI-ELLY, AZZANNA LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA: “CI SONO PROBLEMI CON IL POSIZIONAMENTO EUROPEO DEL PD. PIÙ CHE UN CONGRESSO, SERVE UN CONFRONTO VERO” – I FEDELISSIMI DI ELLY VOGLIONO FORZARE E MEDITANO DI ARRIVARE ALLA ROTTURA SUL VOTO DI UNA RISOLUZIONE ANTI-RIARMO IN PARLAMENTO (CHE SAREBBE INDIGERIBILE PER I RIFORMISTI): IN CASO DI CONGRESSO ANTICIPATO LA MINORANZA NON AVREBBE NESSUNO DA PRESENTARE…
pina picierno al parlamento europeo
PICIERNO, DONNA SOLA AL COMANDO NON È MODELLO CHE VA BENE A PD
(ANSA) - "Inutile girarci intorno, siamo in fibrillazione, ci sono dei problemi con il posizionamento europeo del Pd". Lo afferma, in un'intervista al al Foglio, la vicepresidente dell'Europarlamento, una dei dieci eurodeputati che la settimana scorsa, a Strasburgo, hanno sconfessato la linea Schlein votando a sostegno del piano ReArm Europe.
Picierno attacca il Nazareno: "Arrivano decisioni dall'alto senza che ci si confronti" e avverte che "l'uomo solo, anzi la donna sola al comando non è un modello che va bene al Pd". Sul congresso però non si sbilancia: "Più che un congresso, serve un confronto vero sui temi".
elly schlein - manifestazione per l europa in piazza del popolo a roma 15 marzo 2025
E per quanto riguarda i rapporti tra il gruppo dirigente del Pd e il resto dei socialisti europei afferma: "E' chiaro che nel momento in cui si riduce il dibattito sul riarmo alla contrapposizione tra guerrafondai e pacifisti, allora si sta dicendo che pure Sánchez, Costa e Starmer e Scholz sono guerrafondai, e questa è una posizione evidentemente problematica per un partito come il Pd. Io personalmente non penso affatto che la classe dirigente del progressismo europeo e mondiale sia fatta di guerrafondai".
IL TESTO DELLA RISOLUZIONE AGITA IL PD L’AREA DI SCHLEIN TENTATA DALL’AFFONDO
Estratto dell’articolo di M.T.M. per il “Corriere della Sera”
elly schlein giuseppe conte e il caso todde in sardegna - vignetta by usbergo
Quello di domani mattina per i dem […] è un appuntamento importante. I gruppi parlamentari si riuniranno per discutere della risoluzione che presenteranno al Senato e alla Camera in occasione delle comunicazioni della premier Giorgia Meloni sul Consiglio europeo del 20 e 21 marzo. Quell’appuntamento […] potrebbe risolversi in una prima resa dei conti tra Elly Schlein e la minoranza.
Inizialmente i riformisti non pensavano che l’occasione si caricasse di tanta enfasi, ma adesso temono che si possa veramente arrivare sull’orlo della rottura. Questo, almeno se prevarrà l’ala più dura dei fedelissimi della segretaria.
alessandro zan elly schlein - manifestazione per l europa in piazza del popolo a roma
Qualche avvisaglia della piega che potevano prendere gli eventi, gli esponenti della minoranza l’hanno avuta venerdì. Pensavano di cominciare a discutere di quel testo con la maggioranza, ma dal fronte Schlein, il giorno dopo, non si è più fatto sentire nessuno.
Per i riformisti stanno portando avanti la trattativa Alessandro Alfieri ed Enzo Amendola. Per la maggioranza, invece, sono i due capigruppo parlamentari Francesco Boccia e Chiara Braga a gestire la vicenda in stretto contatto con la leader del Pd. […] gli esponenti della minoranza […] sono stati avvisati che il confronto riservato è spostato a oggi.
La minoranza spera che quel testo non sia troppo indigeribile per l’area riformista.
«La risoluzione deve essere chiara e netta e contenere il no al riarmo previsto da von der Leyen perché non si può essere ambigui su questo punto», facevano sapere dalla maggioranza. E nel campo riformista aumentava l’apprensione: «Noi non vogliamo mettere in discussione la segretaria, ma non si può pensare che siamo senza dignità e sconfessiamo il voto dei “nostri” a Strasburgo, perché noi ci riconosciamo tutti in quella posizione».
E con l’apprensione, nella minoranza, aumentavano anche i sospetti. In casa riformista si teme che l’intento di Schlein sia quello di arrivare a un testo di rottura per costringere la minoranza a non votare la risoluzione e aprire le danze congressuali. […]
Ma, appunto, il timore è che i «falchi» convincano Schlein a tentare l’affondo.
«Loro sono convinti che in caso di congresso anticipato noi non abbiamo nessuno da contrapporre alla segretaria, perciò puntano ad arrivare alle assise. Ma noi abbiamo diverse personalità autorevoli da candidare, a cominciare da Antonio Decaro», dicono i riformisti. In casa della maggioranza, però, non la pensano così: «Decaro non si candiderà mai alla guida del partito, alla fine rifiuterà l’offerta e punterà a presentarsi alle Regionali pugliesi…».
pina picierno
susanna camusso elly schlein stefano bonaccini foto lapresse