
POCHETTE ED ELMETTO: QUANTO SI DIVERTE AL FRONTE IL “PACIFISTA” CONTE – IL LEADER DEL M5S, CHE HA DISERTATO LA MANIFESTAZIONE PER L’EUROPA DI ROMA, SFRUTTA LE SPACCATURE DEL PD SU GUERRA E RIARMO EUROPEO E INFIERISCE SU ELLY: “IL MIO AUSPICIO È CHE SCHLEIN RIESCA A COMPATTARE TUTTO IL PD SU QUESTA SUA CONTRARIETÀ AL PIANO” – AMMICCA A PUTIN: “L’UCRAINA? NON SONO SCENARI DOVE C’È CHI HA ASSOLUTAMENTE RAGIONE E CHI NO” – PEPPINIELLO HA AUMENTATO LA PRESENZA IN TV E SI PREPARA A LANCIARE IL VOTO PER LE REGOLE SUL TERZO MANDATO…
Estratto dell’articolo di Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
Pronto a pungere Giorgia Meloni, ma, soprattutto, a sottolineare le difficoltà degli alleati del Pd. Eccolo Giuseppe Conte, nel suo crescendo di smarcamenti e marcature: a Strasburgo protestante, in corteo alla Camera, in tv (a Che tempo che fa, a Di Martedì e Piazzapulita), alla radio (a Il rosso e il nero) e, da ultimo, alla stampa estera.
Qui ha ricordato la sua posizione sul conflitto in Ucraina a chi gli chiedeva se la Russia rappresenta una minaccia: «È una risposta difficile da dare. Io non sono nella testa di Putin, con cui ho parlato molte volte, siamo stati anche qualche ora a parlare per quanto riguarda gli accordi di Minsk», ha detto il leader M5S.
VLADIMIR PUTIN E GIUSEPPE CONTE
Per poi precisare: «Non sono scenari dove c’è chi ha assolutamente ragione e chi no. Putin lo ha dichiarato da sempre, il problema era l’avanzata della Nato nel quadrante Est, l’ha scritto anche in una lettera».
[...] approfittare delle divergenze nel Pd, non solo «occupando» gli spazi mediatici, ma anche evidenziando le loro debolezze, in una competizione tra alleati in chiave elettorale. «Abbiamo visto un Pd che si è diviso in Ue, un partito in forte difficoltà. Francamente posso parlare della mia coerenza, oggi non mi sento di andare in casa altrui a fare considerazioni. Ma l’astensione è la cosa più incomprensibile», attacca Conte parlando dei dem spaccati al voto sulla Difesa Ue.
giuseppe conte ursula von der leyen
E nei giorni successivi rincara la dose. «Il mio auspicio è che Schlein riesca a compattare tutto il Pd su questa sua contrarietà al piano». «Il problema è che i dem hanno dimostrato di essere, tra virgolette, un partito “troppo plurale”».
Un pungolo continuo, che ha suscitato anche malumori tra gli alleati. È «molto facile» arrivare a Strasburgo portandosi «cinquanta parlamentari da Roma» per protestare con i «cartelli», con l’obiettivo di «lucrare un po’ di consenso elettorale», ha fatto notare la vicepresidente del Parlamento Ue, Pina Picierno.
Mentre ha reagito duramente il senatore pd Filippo Sensi: «Siamo troppo plurali, dice quello. E aggiunge: servirebbe un chiarimento. A casa nostra, mica la sua. Magari conta su purghe, epurazioni. Come hanno sempre fatto da lui. Ci vorrebbe più rispetto. Quanta pazienza, quanta». [...]
Ma Conte tira dritto. Ha detto no alla piazza per l’Europa di sabato e sfida gli alleati con la manifestazione del M5S del 5 aprile a Roma. I Cinque Stelle si stanno organizzando reclutando gli attivisti. Sono stati prenotati vagoni in treno a prezzo speciale provenienti dal Nord (20 euro a biglietto), mentre per chi andrà a Roma dalla Sardegna il Movimento metterà a disposizione cento biglietti aerei a prezzo simbolico.
giuseppe conte alla camera foto lapresse
E in questa operazione a tenaglia, Conte sta per lanciare anche il voto per le regole sul terzo mandato. Come preannunciato al Consiglio nazionale, le nuove norme consentiranno di fare due mandati in un’istituzione, più un terzo mandato per un’altra carica diversa dalla prima. Ci saranno anche delle deroghe, ma quelle resteranno salde nelle mani di Conte, che potrà disporre di una quota che — assicurano nel M5S — «gli garantirà potere assoluto di scelta».
GIUSEPPE CONTE E VLADIMIR PUTIN
giuseppe conte a porta a porta foto lapresse
giuseppe conte a porta a porta foto lapresse.
GIUSEPPE CONTE A CINQUE MINUTI 2