
LA POLITICA DEI DUE ”ROUTER” DI GIORGIA MELONI: L’ACCORDO CON STARLINK NON È ANCORA ESCLUSO, MA NEL FRATTEMPO APRE I CONTATTI CON LA FRANCESE EUTELSAT – LA DUCETTA VORREBBE MANTENERE LA QUESTIONE SOTTOTRACCIA, MA SALVINI RILANCIA L’AFFARE OGNI GIORNO, INSIEME AL REFERENTE DI MUSK IN ITALIA, ANDREA STROPPA – IL MINISTRO PER I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO, CIRIANI, AMMETTE CHE UN’EMBRIONALE FORMA DI ACCORDO CON LA SOCIETÀ DI MR. TESLA C’È GIÀ – L’ALTERNATIVA (CHE NON C’È) E LE PRESSIONI DEL QUIRINALE, CHE HA RIFIUTATO L’INCONTRO CON ELON E HA CHIESTO RASSICURAZIONI…
Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “La Stampa”
I satelliti di Elon Musk sono ancora lì, pronti per essere attivati. Anzi, una embrionale forma di connessione per le comunicazioni diplomatiche e militari italiani già esiste. Dalla risposta del ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani alle interrogazioni parlamentari presentate da Francesco Boccia del Pd ed Enrico Borghi di Italia Viva emerge un dato incontrovertibile: le trattative tra il governo italiano e Starlink sono ancora in corso.
Giorgia Meloni vorrebbe se ne parlasse il meno possibile, motivo per cui non sta apprezzando che Matteo Salvini invece rilanci l’affare ogni giorno, come ha fatto ieri, accendendo la luce sulla composizione societaria di Eutelsat, società francese concorrente di Starlink.
[…] la premier sta attuando una classica politica dei due forni, adattandola al capitolo strategico della sicurezza del Paese. L’evoluzione politica globale, la posa più aggressiva dell’amministrazione di Donald Trump, di cui Musk è membro attivo, i dubbi espressi dal Quirinale, alla luce anche delle ingerenze nelle democrazie europee dell’ultramiliardario proprietario di Tesla e di X, gli insulti ai parlamentari diffusi via social da Andrea Stroppa […]: tutto questo ha indubbiamente rallentato la chiusura dell’accordo e aperto alla possibilità di sondare altre ipotesi, da Eutelsat ai progetti in joint venture sponsorizzati da Leonardo, colosso della Difesa controllato dal governo.
ELON MUSK GIORGIA MELONI ANDREA STROPPA
«Meloni conferma la nuova fase “né-né”: un po’ non scontenta l’Europa, un po’ tiene calmo Stroppa – commenta Borghi, capogruppo di Iv –. Siamo nel classico badoglismo italiano: nessuno si prende la responsabilità di una scelta».
Sullo sfondo resta il progetto Iris 2 dell’Unione europea […] «[…] ma – ammette Ciriani davanti ai senatori- che non avrà una piena capacità operativa prima del 2030». Per questa ragione […] « è stata avviata un’attività esplorativa» per verificare altre possibilità, «in modo complementare e non alternativo» alle infrastrutture europee.
[…] Ciriani […] conferma […] che sono state avviate alcune sperimentazioni con i sistemi satellitari Starlink presso le sedi diplomatiche in Burkina Faso, in Bangladesh, in Libano e in Iran», che dunque sono state dotate di antenne Starlink, «anche se nessuna ad oggi è attiva», e potranno essere riattivate «solo ove si rendesse necessario».
La data è importante: sono i giorni in cui Meloni prendeva le difese di Musk, che era tornato ad attaccare i magistrati italiani, mentre il governo approfondiva con progetti pilota l’ipotesi di accordo con i satelliti di SpaceX, azienda di proprietà del magnate.
ALFREDO MANTOVANO - LUCA CIRIANI - MATTEO PIANTEDOSI - FOTO LAPRESSE
Da lì a poco Musk avrebbe visto formalizzarsi il suo ruolo di consigliere di Trump, con poteri di intervento sulle spese dell’amministrazione Usa. Una promozione che ridefinisce la figura di Musk e, di conseguenza, anche l’interlocuzione con il governo italiano. Non parliamo più di un semplice imprenditore, ma di un attore politico […] . […]
Indirettamente, Ciriani conferma anche tutte le tappe che hanno portato a offrire una via preferenziale a Starlink.
«La stipula dei contratti - dice il ministro - avviene non con accordi diretti con le società che forniscono il servizio, cioè con SpaceX, ma tramite imprese terze italiane», come «ad esempio Telespazio», e viene perfezionata «sul portale della pubblica amministrazione o, in situazioni di urgenza, da parte delle ambasciate».
L’intesa tra Starlink e Telespazio è del giugno 2024, pochi giorni dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri della legge - adesso in Parlamento - che favorisce l’ingresso dei privati nel settore spazio».
Adesso il governo Meloni si trova di fronte a un bivio. Il discorso di Ciriani è stato preparato sotto la supervisione dello staff della presidente del Consiglio: è lei che ha il potere di spingere in una direzione oppure in un’altra, sapendo che le mosse di Musk e del suo uomo in Italia, Stroppa, non facilitano il lavoro.
Nei mesi scorsi i vertici militari, d’accordo con il Colle, hanno chiesto e ottenuto rassicurazioni sulla protezione dei dati. Un aspetto, cruciale, sulla sicurezza che le parole del ministro confermano: le tecnologie di SpaceX saranno «sottoposte al vaglio delle garanzie sulla sovranità nazionale» attraverso «requisiti di crittografia sia a monte, sia a valle dei flussi informativi».
GIORGIA MELONI E ELON MUSK NELLO SPAZIO - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK
satelliti Eutelsat
starlink spacex
satellite starlink
starlink spacex