IL PUGNO DURO FUNZIONA: IL MESSICO DICHIARA DI ESSERE PRONTO A COLLABORARE CON GLI STATI UNITI PER ACCOGLIERE I SUOI CITTADINI ESPULSI DAGLI USA – GLI AEREI MILITARI CARICHI DI MIGRANTI AMMANETTATI, COME MOSTRA LA FOTO DIFFUSA DALLA CASA BIANCA, SONO ARRIVATI ANCHE IN GUATEMALA – LE "DEPORTAZIONI" NON SONO UNA NOVITÀ: I VOLI VENIVANO EFFETTUATI ANCHE CON IL DEMOCRATICO BIDEN: CHE NEL 2024 HA ESPULSO 270MILA IRREGOLARI (RECORD DECENNALE), MA NON LE CHIAMAVA "DEPORTAZIONI"
MESSICO, PRONTI A COLLABORARE CON USA SU MIGRANTI ESPULSI
MIGRANTI IN CATENE DEPORTATI DA TRUMP
(ANSA-AFP) - Il governo messicano ha dichiarato di essere pronto a collaborare all'accoglienza dei suoi cittadini espulsi dagli Stati Uniti, ha affermato il Ministero degli Esteri in una nota. "Accoglieremo sempre a braccia aperte i messicani nel nostro territorio", ha affermato il ministero dopo che la Casa Bianca ha annunciato che il Messico aveva accettato "quattro voli in un giorno" di cittadini espulsi.
ESPULSIONI USA, 265 MIGRANTI ARRIVATI IN GUATEMALA
(ANSA-AFP) - Aerei militari statunitensi con a bordo decine di migranti espulsi sono arrivati in Guatemala, hanno riferito le autorità, dopo le espulsioni volute dal presidente Donald Trump.
donald trump - deportazione dei migranti
In totale sono arrivati 265 guatemaltechi su tre voli, due operati dall'esercito e uno charter, ha affermato l'Istituto per le migrazioni del paese centroamericano, aggiornando le cifre precedenti.
Giovedì negli Stati Uniti sono stati arrestati circa 538 immigrati clandestini, seguiti da altri 593 venerdì. A titolo di paragone, sotto il predecessore di Trump, Joe Biden, i voli di espulsione venivano effettuati regolarmente, con un totale di 270.000 espulsioni nel 2024 (un record decennale) e 113.400 arresti, per una media di 310 al giorno.
INCATENATI E DEPORTATI INIZIA LA CACCIA DI TRUMP AI CLANDESTINI NEGLI USA
Estratto dell’articolo di Mattia Ferraresi per “Domani”
donald trump in videocollegamento con davos 1
La Casa Bianca è passata dai decreti scritti alle operazioni di rimpatrio nel modo / più rapido, brutale e cinematografico possibile. Ieri l’amministrazione ha pubblicato le immagini di clandestini arrestati e condotti in catene su aerei militari che li hanno riportati nei paesi d’origine.
«Come ha promesso, Trump sta mandando un messaggio forte al mondo: quelli che entrano negli Stati Uniti illegalmente dovranno affrontare conseguenze serie», ha detto la Casa Bianca.
la casa bianca posta la foto dei migranti deportati in catene
L’amministrazione ha arrestato 538 immigrati clandestini che hanno commesso attività criminali, ha dichiarato il governo. Fra questi ci sono un sospetto terrorista, quattro membri della gang di origine venezuelana Tren de Aragua e «diversi altri clandestini condannati per abusi sessuali sui minori».
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha detto che la «più grande operazione di rimpatrio nella storia è ampiamente in corso». I numeri per il momento non sono da record. Nella prima giornata di operazioni simili nel 2017, all’inizio del primo mandato, le forze dell’ordine hanno rimpatriato 675 clandestini. In quattro anni Trump non ne ha deportati milioni, come aveva promesso.
[…] Le operazioni sembrano essere state autorizzate con gli ordini diramati dal Pentagono mercoledì, dopo che il presidente ha firmato un ordine esecutivo che stanzia migliaia di militari lungo il confine con il Messico e dà nuovi poteri agli agenti: 2.200 soldati erano già stati mandati dall’amministrazione Biden, ma Trump ha dato nuovo slancio all’iniziativa anti immigrazione.
donald trump - muro anti migranti al confine usa messico
Lo ha fatto, fra le altre cose, con una circolare interna al governo – di cui ha dato conto il New York Times – che estende i poteri della polizia di frontiera (Ice) e cancella di fatto due iniziative di Biden che hanno permesso di accogliere temporaneamente alcune categorie di migranti arrivati attraverso il confine meridionale.
Ora gli agenti dell’Ice potranno rapidamente rimpatriare queste persone e i poteri che potevano esercitare soltanto nell’area del confine vengono estesi a tutto il territorio nazionale. […]
[…] Ieri Trump ha fatto una missione in due tappe in luoghi colpiti da disastri naturali. In North Carolina ha visitato le comunità che a settembre sono state colpite dall’uragano Helene e poi è andato in California, dove gli incendi continuano l’opera di devastazione.
Ha detto che firmerà un ordine esecutivo per «riformare profondamente», oppure «eliminare», la Fema, l’agenzia federale che si occupa della protezione civile e che nella narrazione di Trump è una sentina di inefficienza e corruzione. È stata anche l’occasione per reiterare l’invito al Canada a diventare il 51esimo stato degli Stati Uniti e per parlare con i cronisti delle molte iniziative dell’amministrazione. […]