matteo salvini

SALVINI HA PAURA CHE GLI ESPLODA IL CARROCCIO IN MANO – IL LEADER DELLA LEGA ACCELERA SUL CONGRESSO FEDERALE, CHE POTREBBE TENERSI A INIZIO APRILE, E TENTA DI BLINDARE LA SUA CANDIDATURA. CALDEROLI È ALLE PRESE CON LE MODIFICHE DELLE REGOLE DI VOTO – CRESCE IL MALCONTENTO PER LA LINEA ULTRA-TRUMPIANA DI SALVINI: LA BASE DEL NORD TEME PER I DAZI DEGLI STATI UNITI E CHIEDE UN RILANCIO DELLA BATTAGLIA FEDERALISTA – L’ULTIMA SPARATA DEL VICEPREMIER CONTRO BRUXELLES: “L’INTERESSE NAZIONALE PREVALE SU QUELLO EUROPEO”

1. SALVINI, L'INTERESSE NAZIONALE PREVALE SU QUELLO EUROPEO

DONALD TRUMP E MATTEO SALVINI

(ANSA) - "Se mi chiedono se per me prevale l'interesse europeo o quello nazionale, fatto salvo che in un mondo ideale dovrebbero coincidere, rispondo che per me prevale quello italiano". Lo afferma il ministro dei Trasporti e vice premier Matteo Salvini a un convegno sulla logistica in Assolombarda. "Oggi pomeriggio - prosegue - vado nel mio ufficio e sto trattando con la commissione europea sui balneari e sulle spiagge". "Ditemi voi - prosegue - se in un momento come questo l'urgenza di un ministro debba essere questa."

 

"Occorre calma, bisogna studiare e capire quello di cui si sta parlando", spiega il ministro dei Trasporti Matteo Salvini sottolineando che "non servono le tifoserie da stadio, chi ha ragione chi ha torto, Trump o Zelensky". "Partiamo dai numeri e dall'interesse del paese - sottolinea - non il mio o della mia famiglia". "Certezze non ne abbiamo - afferma - e lo dimostrano le visioni di 2 anni fa su come la guerra sarebbe andata a finire e su come le sanzioni avrebbero pesato sulla Russia".

 

2. CONGRESSO BLINDATO LA MOSSA DI SALVINI CHE SPIAZZA I NORDISTI

Estratto dell’articolo di Francesca Del Vecchio e Francesco Moscatelli per "La Stampa"

 

MATTEO SALVINI - LUCA ZAIA - FOTO LAPRESSE

Sono giorni di fermento nella Lega. Le uscite critiche sulla politica estera di Matteo Salvini da parte di Riccardo Molinari e Massimo Garavaglia - salvo poi mezze rettifiche - sono state come benzina sull'incendio dei malumori della base. Non solo a causa dei dubbi sul trumpismo spinto del segretario e sull'affiatamento con i partiti di estrema destra come l'Afd […]

 

A preoccupare il Nord - e non poco - è il congresso federale per eleggere il nuovo segretario. Sgomberato il campo dalla possibile corsa di Luca Zaia per la segreteria - «lo escludo: devo pensare al Veneto» ha ribadito ieri il Doge da Roncade - pare che i tempi, ormai, siano maturi.

 

matteo salvini roberto calderoli

E Salvini vuole sfruttare quel po' di vantaggio che ha prima delle regionali per blindare la sua candidatura. Le date plausibili potrebbero essere quelle del 5-6 o del 12-13 di aprile (sabato il dibattito sulle mozioni, domenica la sintesi e i voti), anche se tra le segreterie regionali si registra un certo scetticismo: «Dovrebbero indirlo già domattina per fare in tempo per i primi di aprile - si sfoga una fonte interna - A meno che non vogliano convocare i delegati con una sola settimana di anticipo per limitare al massimo la possibilità di preparare tesi congressuali. Ma sarebbe un bruttissimo segnale».

 

I nodi da sciogliere infatti sono diversi, a partire dal regolamento che sarebbe in fase di modifica da parte di Roberto Calderoli, ministro per le Autonomie ed eminenza grigia alla guida della Commissione Statuto di via Bellerio. […]

 

DONALD TRUMP - MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI

L'altro punto su cui Calderoli e l'inner circle salviniano starebbero lavorando è una modifica ai termini per presentare le tesi congressuali da mettere ai voti: in pratica, relazioni a firma di delegati e iscritti che, se approvate, impegnano politicamente il segretario. «La relazione che Salvini più teme è quella che lo inchioderebbe a un maggior impegno sulla causa federalista», è il ragionamento di un dirigente.

 

«Stiamo perdendo molto al Nord - dice Christian Invernizzi, ex deputato, già candidato alla segreteria lombarda contro Max Romeo e Luca Toccalini. - A noi che siamo nel partito dall'inizio questo dispiace molto. Non siamo più quello che eravamo e le scelte che si stanno facendo sono la naturale conseguenza di quanto accaduto negli ultimi anni».

 

In Veneto, in ogni caso, c'è chi è già al lavoro su un testo che riaffermi l'impegno della Lega come «sindacato di territorio», e come partito «post-ideologico, certo non vicino all'estrema destra». Quasi uno scambio: Salvini resta al suo posto, ma garantirà più autonomia alla Liga.

 

matteo salvini a pontida foto lapresse

Tra le scelte ci sarebbe anche quella di spostare la sede del congresso da Milano a Roma, con l'orrore dei dirigenti del Nord, o più probabilmente a Firenze, città della fidanzata di Salvini Francesca Verdini. «Tra l'una e l'altra cambia poco: la Lega è nata al Nord e i militanti hanno bisogno di simboli, non di centralismo», è il parere dei puristi che non se la sentono neanche di considerare l'ipotesi di un trasloco a Sud del Po. […]

Matteo Salvini e Luca Zaia

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…