
QUANTO DURA ELLY SCHLEIN? QUELLA SVALVOLATA DELLA SEGRETERIA MULTIGENDER DEM, ANCORATA AL PACIFISMO IMBELLE DEI SINISTRATI E DI CONTE, BOCCIA IL PIANO DI RIARMO DELLA VON DER LEYEN E ISOLA IL PD ANCHE DAI SOCIALISTI EUROPEI (DA SANCHEZ A GLUCKSMANN NON SI E’ LEVATA UNA VOCE CONTRARIA A URSULA) – I DEM SUL PIEDE DI GUERRA: FRANCESCHINI E GENTILONI SONO PREOCCUPATI PER LA LINEA DI ELLY SULL’UCRAINA, I RIFORMISTI PD SULLE BARRICATE CON GUERINI (“L’ESIGENZA DELLA CRESCITA DELLA DIFESA EUROPEA È INELUDIBILE”) E PINA PICIERNO CHE CRITICA SCHLEIN E LANCIA UN APPELLO (FIRMATO ANCHE DA LOSACCO, FEDELISSIMO DI FRANCESCHINI…)
Maria Teresa Meli per corriere.it- Estratti
elly schlein alla direzione del pd foto lapresse
Una mattinata di silenzio, mentre i futuribili alleati del M5S e di Avs si scagliavano contro Ursula von der Leyen, poi, nel pomeriggio, con una nota, Elly Schlein decide di seguire la linea prevalente nelle opposizioni, bocciando la proposta della presidente della Commissione europea.
«Quella presentata oggi — afferma la segretaria pd — non è la strada che serve all’Europa. Alla Ue serve la difesa comune, non il riarmo nazionale. Sono due cose molto diverse». Secondo la leader dem, inoltre, è «inaccettabile» usare «i fondi di coesione per finanziare le spese militari nazionali».
ursula von der leyen volodymyr zelensky
L’apertura alle posizioni del M5S non ottiene però l’effetto di convincere Conte a partecipare insieme ai dem alla manifestazione per l’Europa prevista per il 15 marzo: «È grave se ci sarà chi è a favore del riarmo e chi è contro», chiude l’ex premier.
Prima di quel comunicato, al telefono con il premier spagnolo Pedro Sánchez, Schlein aveva già illustrato tutti i suoi dubbi. Anche perché la leader del Pd corre il rischio di trovarsi isolata rispetto alle altre forze più importanti del gruppo dei Socialisti e democratici europei che si ritroverà domani a Bruxelles prima della riunione straordinaria del Consiglio Ue.
Francesi, spagnoli e tedeschi, infatti, pur con diversi distinguo non hanno bocciato quel piano. Ma anche nel Pd la linea di Schlein suscita qualche perplessità.
elly schlein alla direzione del pd foto lapresse
Pina Picierno lancia l’appello «Per un’Europa libera e forte». Un manifesto non esattamente in sintonia con le posizioni della segretaria, che è gia stato firmato da alcuni parlamentari dem. Tra i primi a sottoscriverlo, Alberto Losacco, Alessandro Alfieri, Lia Quartapelle e Filippo Sensi.
Lorenzo Guerini ha già assicurato che lo firmerà e lo ha sottoscritto anche il leader socialista francese Raphael Glucksmann.
È il primo nome di quell’appello, però, quello che colpisce: Losacco, infatti, è un fedelissimo di Dario Franceschini. Quello stesso Franceschini che l’altro ieri ha incontrato Paolo Gentiloni.
Parlamentari pd vicini a entrambi raccontano che i due sono preoccupati per la linea dem sulle vicende internazionali e, in particolare, su quella ucraina. Gli stessi timori si leggono tra le righe delle dichiarazioni di Guerini. Il presidente del Copasir ritiene che non sia «più rinviabile procedere con risolutezza verso una vera difesa europea»: «Ora o mai più. È necessario farlo per la sicurezza futura dei nostri Paesi e dei nostri cittadini. Mi rendo conto che non sia un argomento molto popolare, ma la verità è questa, piaccia o meno».
Secondo Guerini «l’esigenza della crescita della difesa europea è ineludibile»: «Altrimenti — osserva l’esponente pd — facciamo solo chiacchiere». Per Guerini, però, è «sbagliato» l’utilizzo dei fondi di coesione e c’è «poco coraggio» a sostenere «un vero salto in senso europeo delle spese per la difesa». «Ora bisogna mettersi al lavoro, innanzitutto all’interno del Pse — è la sua esortazione a Schlein — per confermare in maniera convinta il nostro impegno per maggiori investimenti e capacità militari europee provando a dare un indirizzo più coerente agli strumenti per farlo».
elly schlein alla direzione del pd foto lapresse 2
Ma i supporter della linea della segretaria sono agguerriti. «Nelle parole di von der Leyen non solo non c’è l’Europa che vorremmo, ma neppure qualcosa che assomigli a un sistema di difesa comune», taglia corto Andrea Orlando. «Così regaliamo la pace a Trump. Un capolavoro di stupidità», dice Arturo Scotto.
(...)
PICIERNO
Pina Picierno, che significato ha il suo manifesto per un’Europa «libera e forte»?
«È una chiamata all’azione, una presa di responsabilità in un tempo difficile con dei punti non derogabili. Credere all’Europa oggi significa essere accanto all’Ucraina, mettere in campo con urgenza un piano per la difesa comune e per difendere la nostra democrazia e il nostro stato sociale. Ho voluto mettere insieme mondi diversi, dal mondo accademico alla politica per una proposta chiara e netta».
Ursula von der Leyen propone un piano per il riarmo.
«Credo che realisticamente un esercito comune europeo non possa nascere in quindici giorni e invece abbiamo bisogno in tempi rapidi di reazione (...)
pina picierno al parlamento europeo
Conte e Schlein hanno detto di no a quel progetto.
«La mia opinione è che è sbagliato dare l’impressione di stralciare gli obiettivi per contestare i dettagli. Siamo in una fase cruciale in cui bisogna mettere a disposizione della capacità di reazione e di deterrenza risorse ingenti per la difesa. Con i leader europei, in Parlamento e nelle sedi opportune, negozieremo per migliorare la bozza e incentivare collaborazioni industriali fra Paesi e programmi e acquisizioni in ambito comunitario, ma non mi pare il momento per distinguo a mezzo stampa. Si lavori in Parlamento e nelle sedi utili a farlo per modificare quel che va modificato e migliorare quel che va migliorato».
pina picierno al parlamento europeo
C’è il rischio che l’Italia non appoggi l’Ucraina?
«Questo rischio il governo lo sta evidenziando, in tutta la sua drammaticità. Dopo la vittoria di Trump e il suo insediamento sono emerse tutte le contraddizioni della maggioranza, che già non esiste più, e della cultura politica della premier, naturalmente volta al nazionalismo e all’avversione nei confronti dell’Europa. Cercherà nelle prossime settimane di salvare capra e cavoli. Ho l’impressione che perderà entrambe».
Il Pd rischia di essere isolato nel gruppo S&D?
elly schlein alla direzione del pd foto lapresse.
«Stiamo lavorando per una posizione comune e unitaria. Le parole e le azioni di Sánchez e Costa sono una guida per tutti».
lorenzo guerini foto mezzelani gmt18
lorenzo guerini foto mezzelani gmt17
elly schlein alla direzione del pd foto lapresse