
TRUMP INIZIA IL DISTACCO DA TAIWAN? – IL TYCOON “COSTRINGE” IL COLOSSO ASIATICO DEI CHIP, TSMC, A INVESTIRE 100 MILIARDI DI DOLLARI NEGLI STATI UNITI: È L’EFFETTO DELLA MINACCIA DI DAZI CONTRO TAIPEI, E UN RAFFORZAMENTO IMPORTANTE DEGLI STATES CONTRO PECHINO – IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: “UN’INVASIONE DI TAIWAN DA PARTE DELLA CINA SAREBBE CATASTROFICA”. MA LE FABBRICHE DI CHIP NELL’ISOLA, CHE PRODUCONO PER I BIG AMERICANI, SONO UN GROSSO DETERRENTE. SE QUELLE EMIGRANO, CHE GARANZIE DI SICUREZZA AVRA' L’ISOLA?
TRUMP GUARDA TAIWAN,'INVASIONE SAREBBE UNA CATASTROFE'
(ANSA) - Un'invasione di Taiwan da parte della Cina sarebbe "catastrofica". Impegnato sul fronte dell'Ucraina e di Gaza, Donald Trump guarda anche a Pechino. E lo fa annunciando un investimento da 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti da parte della taiwanese Tsmc, il maggiore produttore al mondo di semiconduttori.
Un'occupazione cinese sarebbe un evento "catastrofico", ha spiegato Trump osservando come i nuovi fondi di Tsmc consentiranno agli Stati Uniti di avere una posizione più forte nella produzione di chip, elemento essenziale per la sicurezza nazionale. "I chip più potenti al mondo saranno prodotti negli Stati Uniti", ha detto il presidente dalla Roosevelt Room della Casa Bianca con a fianco l'amministratore delegato di Tsmc C.C. Wei.
Molte aziende "vogliono annunciare investimenti ma io non ho tempo per tutti. Per te ho tempo", ha scherzato il presidente con il numero uno del colosso taiwanese. "Voglio ringraziare il presidente Trump per il sostegno.
Siamo contenti di annunciare un ulteriore investimento di 100 miliardi di dollari, che si aggiungono ai 65 miliardi che stiamo investendo in Arizona", ha detto C.C. Wei. Per Trump l'annuncio è un'importante vittoria per dimostrare come la minaccia dei dazi funziona e molte aziende per evitarli decidono di investire negli Stati Uniti.
Da 12 miliardi nel 2020 a 165 miliardi nel 2025: la crescita dei numeri di TSMC in Arizona mostra la strutturale importanza economica e strategica dei chip, l'accelerazione dei mercati di riferimento, il primato di TSMC, la determinazione degli Stati Uniti
— Alessandro Aresu (@alearesu) March 3, 2025
Il presidente ha ipotizzato tariffe sui chip che avrebbero avuto conseguenze significative sull'economia di Taiwan, spingendo Taipei a considerare varie misure per placare la scure dei dazi di Trump, inclusa la possibilità di acquistare armi dagli Stati Uniti. L'intesa è rilevante anche perché consente al presidente di rafforzare la posizione americana nell'intelligenza artificiale e nelle tecnologie di ultima generazione, delle quali vuole avere il dominio.
Portando la produzione di chip in casa, gli Stati Uniti riducono infatti la dipendenza da Taiwan e si rafforzano nei confronti della Cina, acquisendo una nuova arma contro Pechino.
TAIWAN, ESAME SU INVESTIMENTO TSMC DA 100 MILIARDI IN USA
(ANSA) - Taiwan esaminerà il piano di Tsmc, il colosso mondiale dei microchip, sugli investimenti per 100 miliardi di dollari in nuovi impianti ad alta tecnologia negli Stati Uniti. La revisione sarà condotta "in conformità con la legge", ha affermato la portavoce del governo Michelle Lee, sulla base "dello sviluppo dell'azienda e delle garanzie, al contempo, della competitività complessiva dell'industria dei semiconduttori e del Paese".
CHIP NEGLI USA MEGA INVESTIMENTO DEL BIG DI TAIWAN
Estratto dell’articolo di F. Sant. per "la Repubblica"
Donald Trump incassa una nuova maxi promessa di investimento negli Stati Uniti da parte di un big della tecnologia. È della taiwanese Tsmc, leader globale nella produzione dei microprocessori più avanzati, il cui amministratore delegato C.C. Wei ha annunciato ieri alla Casa Bianca un impegno da 100 miliardi in quattro anni per espandere gli stabilimenti nel Paese.
Tsmc è una delle aziende chiave nel grande gioco hi-tech. Dalle sue fonderie a Taiwan, Cina democratica nel mirino della Cina comunista, escono i processori da cui dipendono presente e futuro, come le schede Nvidia che animano i modelli di Intelligenza artificiale.
Per curare questa dipendenza strategica e rilanciare la produzione negli Stati Uniti, Biden ha varato i ricchissimi incentivi del Chips Act.
[…] Ereditata questa carota, Trump ha estratto il bastone. Minacciando da un lato di smontare il Chips Act di Biden (anche se non è detto lo faccia) e dall’altro di imporre dazi su tutti i chip importati negli Stati Uniti. Il risultato sono i 100 miliardi impegnati ieri da Tsmc, che si aggiungerebbero ai precedenti.
In questo settore decisivo sembra in realtà esserci una sostanziale continuità tra vecchio e nuovo presidente. Poco prima di lasciare la Casa Bianca Biden ha dato un’ulteriore stretta alle vendite in Cina di chip contenenti tecnologia americana. Nonostante i divieti, per mesi Tsmc aveva continuato a rifornire per vie traverse l’arcinemica Huawei.
L’industria del silicio rappresenta il cambio di era che stiamo vivendo: è stata la prima a globalizzarsi, quando le aziende della Silicon Valley hanno spostato la produzione in Asia; ora gli stessi Stati Uniti la rivogliono indietro. Per Taiwan la svolta è sinistra, perché le fabbriche di chip sono state finora l’assicurazione di restare sotto l’ombrello americano.
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Tsmc TAIWAN
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