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TRUMP MISCHIA LE CARTE: SPEDISCE L’INVIATO SPECIALE DEL MEDIO ORIENTE IN RUSSIA – STEVE WITKOFF È VOLATO A MOSCA CON IL SUO JET PRIVATO, ED È RIMASTO A PARLARE PER 3 ORE E MEZZA CON PUTIN, DOPO IL RILASCIO DEL DETENUTO AMERICANO IN RUSSIA, MARC FOGEL. MOSCA IN CAMBIO OTTERRÀ LA LIBERAZIONE DI UN CITTADINO RUSSO” – TRUMP TRATTA DIRETTAMENTE CON “MAD VLAD” LE CONDIZIONI DELLA PACE, SENZA COINVOLGERE IL POVERO ZELENSKY. IL CREMLINO: “RIFIUTIAMO LO SCAMBIO DI TERRITORI CON L’UCRAINA” (EVOCATO IERI DAL PRESIDENTE UCRAINO)
1. FOX NEWS, WITKOFF HA PARLATO PER 3 ORE E MEZZA CON PUTIN
(ANSA) - Il noto conduttore di Fox News Sean Hannity ha affermato che l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Steve Witkoff, volato a Mosca a bordo del suo aereo privato per trattare la liberazione dell'americano detenuto in Russia dal 2021 Marc Fogel, ha parlato per tre ore e mezza con il presidente russo Vladimir Putin.
"Witkoff va e a quanto sembra parla per 3,5 ore con Putin e riporta a casa Fogel", ha affermato il conduttore americano in un'intervista telefonica, riportata sul sito del dipartimento di Stato Usa, con il segretario di Stato Marco Rubio che non ha nè confermato nè smentito l'incontro.
2. IL CREMLINO RIFIUTA UNO SCAMBIO DI TERRITORI CON L'UCRAINA
(ANSA-AFP) - Il Cremlino rifiuta uno scambio di territori con l'Ucraina, ipotesi evocata ieri da Volodymyr Zelensky in un'intervista al Guardian come possibile base per le trattative. "Questo è impossibile.
La Russia non ha mai discusso e non discuterà mai di scambiare il suo territorio", ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov riferendosi alla regione di Kursk parzialmente occupata dall'esercito ucraino. Peskov ha affermato che le unità militari ucraine attualmente presenti nella regione russa di Kursk "saranno espulse da questo territorio, saranno distrutte".
VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN
3. MOSCA, CITTADINO RUSSO IN CARCERE IN USA SARÀ RILASCIATO
(ANSA) - "Un cittadino russo attualmente in carcere negli Stati Uniti sarà rilasciato e tornerà a casa nei prossimi giorni". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov dopo il rilascio dell'americano Fogel detenuto dal 2021 in Russia.
4. L’INVIATO DI TRUMP VOLA IN RUSSIA E MOSCA RILASCIA UN DETENUTO USA
Estratto dell’articolo di Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”
Al le 10.17 di ieri mattina un Jet Gulfstream G650ER partito da Washington atterra all’aeroporto moscovita Vnukovo. I social e i media identificano subito il velivolo. Appartiene a Steve Witkoff, l’attuale inviato di Trump per il Medio Oriente, amico fidato, sostenitore e braccio destro non ufficiale del presidente americano.
[…] Comincia la ricerca del motivo per quella presenza inattesa, che certo non può passare inosservata. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov cerca di calmare gli animi dichiarando che il Cremlino non dispone dell’informazione di un presunto arrivo nella capitale di qualunque inviato americano.
[…] Alla fine, il mistero viene sciolto da Washington. Non è una svolta epocale, ma è comunque un passaggio importante, il primo atto di vera diplomazia da parte russa da molto tempo in qua. La persona a bordo è anche il proprietario dell’aereo, ed è il primo alto funzionario americano a mettere piede in Russia dal 2021.
La missione di Witkoff è quella di riportare a casa il suo concittadino Marc Fogel, condannato nel giugno del 2022 a quattordici anni di reclusione in una colonia penale a regime severo con l’accusa di contrabbando e detenzione di droga.
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Fogel era stato fermato insieme alla moglie all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca nell’agosto del 2021. Nel suo bagaglio era stata trovata una certa quantità di cannabis e olio di hashish, lo stesso che costò una lunga detenzione alla cestista Brittney Griner.
Il cittadino americano sostenne che si trattava di marijuana comprata sotto prescrizione medica. Fino al maggio 2021 Fogel e consorte avevano goduto di immunità diplomatica: lui lavorava all’ambasciata Usa. In seguito, era stato assunto come insegnante alla scuola anglo-americana. Secondo l’accusa, stava organizzando tra Usa e Russia un traffico di stupefacenti da diffondere tra gli alunni dell’istituto.
A quanto risulta dalle carte ufficiali, Fogel ammise la colpa. Forse, non aveva altra via d’uscita. Comunque, la corte di Khimki, competente per la vicinanza con l’aeroporto, non mostrò alcuna clemenza. Ieri notte Dmitry Ovsyannikov, l’avvocato russo di Fogel, ha confermato l’avvenuta liberazione del suo assistito. «Non sappiamo come è successo, ma lo stanno riportando in patria». Non certo uno scambio di prigionieri come gli altri. […]
Le altre volte era andata in maniera diversa. Mesi e mesi di contrattazioni segrete, a muso duro. Nel dicembre 2022 c’era stato il «baratto» che riguardò il mercante di armi Viktor Bout, condannato negli Usa a 25 anni di carcere, e la cestista Griner.
Il primo agosto del 2024, sedici detenuti condannati in Russia e Bielorussia, tra i quali il giornalista americano del Wall Street Journal Evan Gershkovich e l’ex marine americano Paul Whelan, insieme ad una serie di oppositori del Cremlino, erano stati scambiati con otto cittadini russi tra agenti segreti e hacker. La liberazione di Fogel sembra appartenere a un’altra storia. Forse, all’inizio di una nuova fase .
DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN
vladimir putin donald trump
Trump e Putin
vladimir putin donald trump
telefonata tra donald trump vladimir putin - vignetta by osho
steve witkoff.