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DONALD PREPARA LA PUTINATA FINALE - TRUMP VUOLE BLOCCARE TUTTI GLI AIUTI ALL’UCRAINA, FACILITANDO LA RAPIDA CONQUISTA DELL’UCRAINA DA PARTE DI PUTIN – “NEW YORK TIMES” E “WASHINGTON POST” HANNO SCRITTO CHE LA CASA BIANCA CONSIDERA L’IPOTESI DI INTERROMPERE IL SOSTEGNO A KIEV, DIRETTO E INDIRETTO. CIÒ RIGUARDEREBBE LE ARMI DA PAGARE CON QUANTO RESTA DEI 67 MILIARDI DI DOLLARI STANZIATI DA BIDEN PRIMA DI LASCIARE LA CASA BIANCA, MA ANCHE LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI DI INTELLIGENCE E L’ACCESSO AI SATELLITI DELLA STARLINK DI ELON MUSK – E SUL TAVOLO C’E’ ANCHE LA SORTE DI ZELENSKY: PUO’ RESTARE AL SUO POSTO O TRUMP L’HA ORMAI SCARICATO?
AIUTI A KIEV VERSO LO STOP “DONALD VUOLE RIPRENDERE IL FILO DIRETTO CON MOSCA”
Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
Trump valuta di bloccare tutti gli aiuti all’Ucraina, aprendo la porta a una rapida conquista del paese da parte di Putin. Il problema però è assai più ampio, minacciando la sicurezza dell’Europa e il futuro dell’alleanza occidentale. A spiegarlo con chiarezza è Michael Carpenter, già ambasciatore americano all’Osce e direttore per l’Europa nel Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca di Biden […]
ZELENSKY E TRUMP NELLO STUDIO OVALE
[…] Trump vuole tornare ad una politica estera basata sui rapporti di forza tra le grandi potenze. Gli interessa dialogare solo con chi conta, che secondo lui sono Russia e Cina, per arrivare ad una moderna Jalta con cui ristabilire le sfere d’influenza e gli equilibri globali. In questo quadro la guerra in Ucraina è un fastidioso ostacolo da superare appena possibile, e pazienza se l’accordo di pace non sarà giusto o rispettoso dei principi dell’ordine basato sulle regole, che peraltro agli occhi del capo della Casa Bianca ha penalizzato gli Usa sul piano economico, commerciale e geopolitico, a causa della loro generosità eccessiva, se non stupida.
volodymyr zelensky donald trump e jd vance - studio ovale
L’Unione europea è il vaso di coccio tra i grandi, per la sua debolezza e divisione, e deve rapidamente allinearsi alla strategia americana come appendice del progetto trumpiano, se non vuole essere messa da parte come Kiev o demolita.
Il problema immediato è cosa accadrà sul terreno in Ucraina e se Zelensky può restare al suo posto. New York Times e Washington Post hanno scritto che l’amministrazione sta considerando di interrompere tutti gli aiuti a Kiev, diretti e indiretti. Ciò riguarderebbe le armi da pagare con quanto resta dei 67 miliardi di dollari stanziati da Biden prima di lasciare la Casa Bianca, ma anche la condivisione delle informazioni di intelligence e magari l’accesso ai satelliti della Starlink di Elon Musk.
Se accadesse, Putin tornerebbe a sognare di prendersi rapidamente l’intera Ucraina, come voleva alla vigilia dell’invasione. Questo però potrebbe convincerlo a ritardare l’accordo per la pace e l’incontro con Trump, rovinando i piani del presidente americano.
Molto può dipendere ancora dalla sorte di Zelensky.
[…] L’Ucraina però è solo una pedina nel riallineamento generale della politica estera americana. Alcuni osservatori dicono che l’obiettivo di Trump è avvicinare la Russia per allontanarla dalla Cina, puntando ad una nuova Jalta.
«Credo che ciò - ha detto a Repubblica l’ex consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan - sia parte della logica dell’amministrazione Trump. Riprendere le relazioni con la Russia affinché non stia con la Cina contro gli Usa. Funzionerà? Ho i miei dubbi, ma vedremo. La domanda chiave sul grande accordo con la Cina è cosa ottengono gli Usa. Io so cosa vuole Pechino, non cosa vuole Washington. Spero non si tratti solo di vendere qualche prodotto in più. Anche in questo caso, però, l’elemento centrale resta l’Ucraina, ossia se ci sarà un accordo giusto, oppure si limiterà ad accettare le richieste russe. Al momento sono preoccupato che lo faccia». Mettendo così a rischio anche Taiwan: «L’ex premier giapponese Kishida lo ha detto meglio di tutti: cosa accadrà in Ucraina conterà anche nel Pacifico, perché la Cina sta a guardare».
volodymyr zelensky donald trump e jd vance - studio ovale
SCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY NELLO STUDIO OVALE - Reazione della ambasciatrice Ucraina a Washington