
LA TURCHIA SULL’ORLO DELLA GUERRA CIVILE – L’ARRESTO DEL SINDACO DI ISTANBUL, EKREM IMAMOGLU, PRINCIPALE AVVERSARIO DI ERDOGAN, HA SCATENATO LE PROTESTE DELL’OPPOSIZIONE – CENTINAIA DI PERSONE SONO SCESE IN PIAZZA: IL PROVVEDIMENTO È STATO ESEGUITO A POCHI GIORNI DALLE PRIMARIE DEL PARTITO CHP, CHE AVREBBERO INCORONATO IMAMOGLU COME CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA (AVREBBE SFIDATO ERDOGAN, CHE PUNTA A UN TERZO MANDATO) - LA BORSA DI ISTANBUL TRACOLLA (-8.7%)
BARIKATI ASTIK!
Tüm baskilara ragmen Istanbul Üniversitesi ögrencileri olarak kurulan barikati astik.
BASKILAR BIZI YILDIRAMAZ #Imamoglu #Istanbul pic.twitter.com/aqT5L4gVOc
— Hergele Postasi (@HergelePostasi) March 19, 2025
La Borsa di Istanbul crolla e chiude a -8,7%
(ANSA) - MILANO, 19 MAR - La Borsa di Istanbul chiude in forte calo, dopo l'arresto del sindaco della città sul Bosforo, Ekrem Imamoglu, e le successive proteste in Turchia. L'indice Bist registra un calo dell'8,7% a 9.860 punti. Cade la valuta turca che tocca nuovi record negativi rispetto all'euro, che viene cambiato a 41,20 lire, e al dollaro, che viene cambiato a 37,87 lire.
In Turchia Erdogan fa arrestare Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul e leader dell’opposizione
Estratto da https://www.agenzianova.com/
L’arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, figura di spicco del Partito popolare repubblicano (Chp) e potenziale candidato alla presidenza della Turchia alle elezioni del 2028, ha scatenato le proteste delle forze di opposizione contro il capo dello Stato, Recep Tayyip Erdogan.
Il primo cittadino di Istanbul è stato posto oggi in custodia dalle forze di polizia, che hanno fatto irruzione all’alba nella sua casa nell’ambito di una vasta operazione anticorruzione. In totale, sono stati emessi 106 mandati di arresto nell’area metropolitana di Istanbul. Tra le persone arrestate insieme al sindaco figurano numerosi funzionari politici distrettuali e imprenditori.
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Imamoglu, al suo secondo mandato alla guida della città turca più popolosa, sarebbe accusato di corruzione, riciclaggio di denaro, frode, manipolazione di appalti e favoreggiamento nei confronti del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), movimento curdo designato da Ankara organizzazione terroristica.
Ozgur Ozel, leader del Chp – principale forza politica di opposizione in Turchia, che alle elezioni amministrative dell’aprile 2024 ha conquistato le maggiori città del Paese, tra cui la capitale Ankara – ha definito l’arresto del sindaco di Istanbul un “tentativo di colpo di Stato contro il nostro prossimo presidente”.
Come osservano alcuni media turchi, l’esecuzione del provvedimento nei confronti del sindaco di Istanbul è arrivata a pochi giorni dalle primarie del Chp, in programma il 23 marzo. Un appuntamento in cui Imamoglu, secondo le stime, avrebbe dovuto ottenere i consensi per divenire ufficialmente il principale rivale politico di Erdogan, che punterebbe a un terzo mandato come presidente della Repubblica.
L’arresto “è un chiaro attacco alla democrazia e alla volontà popolare”, ha affermato da parte sua Tuncer Bakirhan, presidente del partito filo-curdo Dem, la terza forza politica del Parlamento turco, chiedendo il rilascio immediato di Imamoglu.
In un video pubblicato su X poco prima di essere prelevato dagli agenti di polizia, il primo cittadino di Istanbul ha detto di avere fiducia nella nazione. “Ci troviamo di fronte a una grande tirannia, ma voglio che sappiate che non mi arrenderò”, ha affermato Imamoglu.
Il ministro della Giustizia turco, Yilmaz Tunc, ha intanto criticato il Chp per aver esortato i cittadini a scendere in piazza dopo l’arresto del sindaco di Istanbul. Come riporta il quotidiano “Daily Sabah”, durante una conferenza stampa Tunc ha sottolineato che la Turchia è uno Stato di diritto e che la magistratura è indipendente dalla politica.
“Non prende ordini da nessuno”, ha detto il ministro, invitando il Partito popolare repubblicano a presentare la sua difesa in tribunale e non “per le strade”. Tunc ha precisato che le indagini che hanno portato all’arresto di Imamoglu, condotte con la “massima meticolosità”, si basano sulle relazioni di una commissione investigativa relativa a reati finanziari, controlli fiscali, resoconti di testimoni oculari e altre prove. “Tutti sono uguali di fronte alla legge e a nessuno può essere concesso un privilegio”, ha aggiunto.
A seguito della custodia cautelare del sindaco di Istanbul, le autorità della città metropolitana hanno vietato da oggi fino al 23 marzo le manifestazioni pubbliche al fine di “mantenere l’ordine e prevenire eventuali azioni provocatorie”. Come riportano i media turchi, la prefettura di Istanbul ha anche rafforzato le misure di sicurezza davanti alla sede del municipio e disposto la chiusura temporanea di alcune strade e fermate della metropolitana.
Nonostante le misure di sicurezza, un gruppo di manifestanti, prevalentemente studenti, hanno protestato davanti all’Università di Istanbul […]
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Al sindaco della città più popolosa della Turchia è contestata la validità del suo trasferimento all’Università di Istanbul, nel 1990, dalla Girne American University, istituto privato dell’autoproclamata Repubblica di Cipro del Nord non riconosciuto dall’autorità per l’istruzione turca.
Nel tentativo di superare la barriera degli agenti di polizia presso l’Università di Istanbul, come mostrano alcuni video in circolazione sui social, si sono verificati degli scontri. Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa “Anka”, le forze dell’ordine hanno spruzzato dello spray al peperoncino nel tentativo di disperdere i manifestanti.
[….] La revoca del titolo accademico di Imamoglu avrebbe significative ripercussioni sul suo futuro politico, essendo un potenziale candidato alla presidenza della Repubblica alle prossime elezioni. In Turchia, la Costituzione prevede infatti che un cittadino non possa essere eletto alla carica di capo dello Stato se è privo di un diploma di laurea.
Il sindaco di Istanbul, già alle prese con alcune cause legali, essendo sotto inchiesta per un presunto tentativo di “influenzare la magistratura” e per “insulti a pubblico ufficiale”, a seguito dell’apertura delle indagini sul diploma di laurea ha spiegato di essersi iscritto alla facoltà di economia aziendale dell’università cipriota nel 1988, e di aver effettuato la procedura di trasferimento dopo aver scoperto che “altri avevano fatto il passaggio alle università in Turchia”.
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ERDOGAN SCHIAFFEGGIA UN BAMBINO 1
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