
ZITTI, SI SPIA! IL GOVERNO HA DECISO DI NON RISPONDERE ALL’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE PRESENTATA DAL DEPUTATO DI AVS, MARCO GRIMALDI SUL CASO PARAGON CHE RIGUARDA GIORNALISTI E ATTAVISTI SPIATI ATTRAVERSO ULO SPYWARE ISRAELIANO – L’ATTACO DI GRIMALDI: “DA REGOLAMENTO, L’ESECUTIVO AVREBBE DOVUTO ALMENO INDICARE IL MOTIVO DEL SILENZIO. INVECE DI MOTIVI NEANCHE L'OMBRA. DICONO NO E BASTA. È GRAVISSIMO” – SUL CASO SONO AL LAVORO TRE PROCURE...
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MENTRE IL GOVERNO TACE, TRE PROCURE SONO AL LAVORO SUL CASO PARAGON. SULLA VICENDA DELLO SPIONAGGIO
(ANSA) - "Il governo non può rispondere". Questa, riferiscono da Avs, la replica di Palazzo Chigi all'interrogazione parlamentare presentata dal deputato Marco Grimaldi sul caso Paragon, quello dei giornalisti, dei preti e degli esponenti delle ong spiati. E il governo, nella nota in cui comunica la sua scelta di non rispondere all' atto ispettivo di Grimaldi, fa appello all'articolo 131, primo comma del Regolamento.
Ma in tale norma si prevede che, in caso di rifiuto, si debba sempre "indicare il motivo". E invece, sottolineano in Avs, "di motivi neanche l'ombra. Dicono no e basta. Ed è gravissimo che il governo decida di non rispondere ad un'interrogazione parlamentare".
Nel testo, Grimaldi chiedeva di sapere "quale amministrazione" avesse "firmato l'atto di classificazione"; quale sia "il livello di segretezza" attribuito alla vicenda "considerato che per legge bisogna sempre specificarne la modulazione tra segretissimo, segreto, riservatissimo e riservato a seconda del grado di danno che la conoscenza di certe informazioni possono recare alla sicurezza nazionale" e infine "se non ritenga urgente fare chiarezza sull'intera vicenda".
alfredo mantovano giorgia meloni
CARLO NORDIO ALFREDO MANTOVANO