gian piero gasperini patrick vieira mario balotelli

“40 PUNTI, PREMIO SALVEZZA ASSICURATO” - GASPERINI GIOCA ANCORA A NASCONDINO NONOSTANTE L’ATALANTA ABBIA INANELLATO 11 VITTORIE DI FILA - COMINCIA ORA UN CICLO DI SCONTRI DIRETTI, CON LAZIO, JUVE E NAPOLI INFRAMEZZATE DALLA SUPERCOPPA CHE DIRA’ MOLTO SULLE AMBIZIONI SCUDETTO DELLA “DEA” – CONDO’ AL VELENO SU VIEIRA PER LA GESTIONE DI BALOTELLI, “LANCIATO IN CAMPO PER FRAZIONI MINIME QUASI FOSSE UN PORTIERE SPEDITO NELL’ALTRA AREA PER LA GIOCATA DELLA DISPERAZIONE” E SU THIAGO MOTTA…

Paolo Condò per la Repubblica - Estratti

 

gian piero gasperini foto lapresse

L’Atalanta di Gasperini è la dodicesima squadra nella storia a vincere 11 partite di fila in A. Esistono strisce anche più lunghe — il record di 17 è dell’Inter di Mancini — ma è chiaro che un dato del genere fa impressione già così perché contiene l’intero kit della squadra ambiziosa: lo scontro diretto a Napoli, il successo su una grande storica come il Milan, il colpo di Roma apparecchiato nel finale, le goleade contro Genoa e Verona, la vittoria sporca di Cagliari e adesso i tre punti in extremis contro un Empoli miracoloso nel suo mix di palleggio, velocità e tigna, e che alla fine si è piegato soltanto alla giocata superiore di un campione.

 

Nelle chiacchierate off-record tra amici Gasperini si dice convinto che tra un paio d’anni Charles De Ketelaere sarà un protagonista fisso al Bernabeu, al Camp Nou o in qualche grande teatro della Premier, e prestazioni come quella di ieri spiegano l’orizzonte disegnato al suo pupillo.

 

gasperini

(…)Non molla niente quest’anno l’Atalanta, che sa di essere giunta al culmine della lunga scalata, e che la vita è adesso: i precedenti delle squadre capaci di strisce a 11 (o superiori) sono in larga parte gloriosi. Passata la tagliola dell’Empoli comincia ora un ciclo di scontri diretti, con Lazio, Juve e Napoli inframezzate dalla Supercoppa. Se c’era un modo per presentarsi a corte in smoking, l’Atalanta l’ha trovato.

 

Due partite in meno — una la gioca stasera ospitando il Como — consentono all’Inter di immaginarsi ad altezza Bergamo, e si scopre l’acqua calda nel dire che la caccia allo scudetto sia un tavolino con tre gambe attrezzate: le due nerazzurre più il Napoli, a maggior ragione se Inter e Atalanta proseguiranno a lungo la loro campagna europea.

 

MARIO BALOTELLI

Conte ha tratto legittimi elementi di soddisfazione dal primo tempo di Marassi, ma anche foschi presagi dal secondo, e se c’è una cosa che il Napoli non può permettersi — visto il calendario stagionale tutt’altro che faticoso — è il calo alla distanza dentro alle partite. Detto questo, il Genoa è la squadra che più delle altre fa pesare il concetto di “giocare in casa”, come dimostrano le rimonte (Inter, Roma, Bologna) che ne arricchiscono il curriculum.

 

Pensierino su Balotelli, lanciato in campo per frazioni minime quasi fosse un portiere spedito nell’altra area per la giocata della disperazione: Mario ha sempre vissuto su altre frequenze, prova ne sia che nella minutaglia concessagli ha sfiorato due volte il 2-2. Non tutto è spiegabile con la logica o la condizione atletica, caro Vieira.

 

PATRICK VIEIRA MARIO BALOTELLI

Quando si tratta di Balotelli, l’immaginazione conta più dell’analisi. Si fidi. Anche le altre squadre della zona coppe che hanno giocato fin qui — oltre all’Inter manca la Fiorentina — hanno vinto, dal Milan venerdì a Bologna e Lazio sabato, alla Juve ieri sera a Monza. Non è stata pienamente convincente ma nella programmazione che porta alla Supercoppa di inizio gennaio questo è probabilmente un periodo di carico, e il risultato guadagna un surplus di importanza.

 

MARIO BALOTELLI PATRICK VIEIRA

Motta ha schierato la Juve nella versione più offensiva, guadagnando la forza d’urto servita a segnare due gol in mischia ma perdendo ordine ed efficienza in fase di non possesso: la proposta offensiva del Monza, mediamente modesta, ieri è stata consistente. Il che ha dato nuovamente la sensazione della coperta corta bianconera, se voglio segnare devo concedere. Questo può essere normale contro l’Inter, ma le squadre sul fondo classifica non dovrebbero stressarti così.

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…