friedkin oaktree marotta cardinale

AMERICA’, FACCE TARZAN! GLI YANKEE SONO PADRONI DI MEZZA SERIE A (ATALANTA, FIORENTINA, INTER, MILAN, PARMA, ROMA, VENEZIA E VERONA) – PROVENGONO DAL MONDO DELLA FINANZA, DOVE DOMINA LA LOGICA DEI NUMERI. COSI’ SI AFFIDANO AGLI ALGORITMI E CREDONO DI AVERE NELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE LA SOLUZIONE A TUTTI I PROBLEMI (SCOUTING, ANALISI DELLE PRESTAZIONI DEI GIOCATORI, PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI, MARKETING, BIGLIETTERIA) - GLI AMERICANI FANNO NOTIZIA ANCHE SUL PIANO DELLA COMUNICAZIONE: NON PARLANO. NESSUNO CONOSCE LA VOCE DI DAN FRIEDKIN - IL CASO JOE TACOPINA ALLA SPAL...

dan ryan friedkin

Stefano Boldrini per il “Fatto quotidiano” - Estratti

 

United States of Serie A: l’acquisizione del Verona da parte del fondo texano Presidio Investors per 130 milioni di euro riporta a quota otto (le altre squadre sono Atalanta, Fiorentina, Inter, Milan, Parma, Roma e Venezia) le proprietà a stelle e strisce nella principale Lega di calcio italiana: fuori uno (Genoa), dentro un altro (il vecchio Hellas).

 

Solo la Premier League britannica ci sorpassa (a quota dieci), ma sarebbe paradossale il contrario (...)

 

L’avvento degli americani sta trasformando in profondità il nostro calcio. Gli Usa sono leader mondiali nell’intelligenza artificiale, il “mostro” destinato a cambiare le nostre vite.

 

 

antonello oaktree marotta

Come sottolinea il giornalista inglese Rory Smith, firma di The Athletic, autore di un libro dedicato all’Expected Goal, la statistica più cliccata nelle analisi “pallonare” (Expected Goals, the story of how data conquered football and changed the game forever), “gli imprenditori statunitensi del calcio provengono in massa dal mondo della finanza, dove domina la logica dei numeri. Per loro è naturale applicare nello sport le stesse regole”.

 

Gli americani spingono il bottone dell’AI e credono di avere la soluzione a tutti i problemi, anche perché con l’intelligenza artificiale si possono affrontare diverse tematiche: scouting, analisi delle prestazioni dei giocatori, prevenzione degli infortuni, marketing, biglietteria. Sostiene la Gazzetta dello Sport che una delle ragioni del potere di attrazione del nostro calcio siano le potenzialità inespresse: una nazione quattro volte campione del mondo, dove svariati milioni di persone seguono la Serie A, può garantire un business importante.

oaktree

 

I nodi cruciali sono però il moloch della burocrazia e la questione-stadi, dove il sistema s’inceppa in modo persino surreale, se pensiamo alle tribolazioni della Roma: senza scomodare le visioni futuristiche di Dino Viola, che già nel 1987 pensava a un impianto di proprietà, dal 2011 la questione è sul tavolo del club, prima con James Pallotta, ora con i Friedkin. Milano è da anni impantanata sulla vicenda. Fiorentina e Venezia confidavano nel Pnrr – ma a Firenze è stato realizzato un gioiello come il Viola Park –, mentre i nuovi padroni del Verona hanno già in testa la ristrutturazione del Bentegodi.

 

Solo l’Atalanta è andata a dama, ma c’è un aspetto da non sottovalutare: il progetto fu avviato dalla proprietà italiana (la famiglia Percassi) e non ha prodotto speculazioni edilizie. La realizzazione di un parcheggio sotterraneo, dietro la curva Sud, sarà non solo fruibile dagli spettatori, ma sarà a disposizione della città. L’Atalanta è un unicum. Gli americani (Stephen Pagliuca) hanno lasciato la gestione sportiva agli italiani. Una sintesi perfetta, che produce risultati: la conquista dell’Europa League nel 2024 è un premio al modello bergamasco.

gerry cardinale

 

Gli americani stanno facendo notizia anche sul piano della comunicazione: non parlano. Nessuno conosce la voce di Dan Friedkin, ma come ha spiegato Claudio Ranieri “con le proprietà statunitensi funziona così, guardate l’Inghilterra”. In Italia si sente di rado la voce di Gerry Cardinale e di Rocco Commisso, quest’ultimo nato a Marina di Gioiosa Ionica e sbarcato negli Usa all’età di 12 anni.

rocco commisso

 

Commisso grazie al calcio si aggiudicò una borsa di studio che gli permise di frequentare la Columbia University: almeno lui sa che cosa sia un pallone. Perché poi il problema di fondo è che gli americani comprano le squadre, ma non sanno un tubo di questo sport. Pensano di aggirare il problema con l’intelligenza artificiale, o replicando i criteri gestionali di baseball e basket, ma il calcio è un pianeta a parte.

 

C’è poi chi insegue l’America in Italia, vedi Joe Tacopina, ex avvocato di Donald Trump. Tacopina è un globetrotter: Roma, Bologna, Venezia e, dal 2021, Spal le sue tappe. A Ferrara è in rotta con la tifoseria: allo stadio da otto mesi c’è lo striscione con la scritta “basta”, ma lui non molla.

trump joe tacopinaryan friedkin foto mezzelani gmt 063commissogerry cardinale rocco commissodan ryan friedkin

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)