“SONO CONFUSO, SENTO DIRE CHE GIOCHIAMO MOLTO MALE MA IL REAL MADRID È PRIMO” – ANCELOTTI SI TOGLIE I MACIGNI DAGLI SCARPINI DOPO LA VITTORIA CONTRO IL LAS PALMAS - IL REAL MADRID HA DUE PUNTI DI VANTAGGIO SULL’ATLETICO E 7 SUL BARCELLONA – CARLETTO, CHE IN TRE ANNI HA PORTATO DUE CHAMPIONS E DUE LIGA, ERA STATO ROSOLATO PER LE DUE SCONFITTE CONTRO I BLAUGRANA: “LA CRITICA È MOLTO PIÙ DURA COL REAL E CON ME…" - DALLA SPAGNA: "ANCELOTTI DARA' L'ADDIO AL REAL A FINE STAGIONE"
Ecco cosa scrive la Gazzetta nell’articolo di Filippo Maria Ricci:
carlo ancelotti - foto lapresse
Carlo, che giovedì è stato fischiato e ieri invece no, è a +2 su Simeone e a +7 su Flick. Ricordiamo che il 26 ottobre dopo lo 0-4 del Barça al Bernabeu i catalani erano a +6 sul Madrid. In meno di 3 mesi Ancelotti ha dato 13 punti al grande rivale, in grandissima crisi. Si può usare lo stesso metro di paragone per il Pichichi: Lewandowski è a + 4 su Mbappé, 16-12, ma quel 26 ottobre con una doppietta si era portato sul 14-6.
Ancelotti ha festeggiato il 3-1 di Mbappé con un’enfasi straordinaria che non è passata inosservata considerato risultato, partita e rivale, e poi ha tirato d’ironia: «Sono confuso. Negli ultimi giorni ho sentito dire che giochiamo molto male ma ciò che vedo è che il Madrid è “lìder”. Continuerò a studiare per capire chi si sta sbagliando». E ancora: lunga domanda per chiedergli se la critica è molto più dura col Madrid e con lui che con altri, risposta telegrafica e diretta: «Sì, credo di sì».
Poi Carlo ha parlato con lo stesso tono rivendicativo di Mbappé: «Si diceva che giocava meglio a sinistra, che al centro non rendeva, e invece no: è un grandissimo attaccante centrale, il suo movimento nello smarcarsi è unico e giocando in zona interna lo può sfruttare al meglio». Carlo non molla, ribatte colpo su colpo, come il suo Madrid.
carlo ancelotti - foto lapresse
ANCELOTTI
SPQM: Sono Pazzi Questi Madridisti. È un ambiente folle quello del Madrid. Siamo ben oltre la crisi di nervi di almodovariana memoria. Lui, Pedro, protagonista della movida madrilena. A Madrid quest’anno hanno due avute varie crisi di nervi. Due su tutte, quelle subito dopo i tonfi del Madrid contro il Barcellona: la sconfitta per 0-4 in campionato e quella 2-5 in finale di Supercoppa spagnola.
Sembrava che fosse la fine del mondo. Poi ti soffermi a leggere la classifica del campionato dopo il 4-1 al Las Palmas e il Real Madrid te lo ritrovi primo in classifica con due punti sull’Atletico di Simeone e ben sette sul Barcellona che tanta isteria ha provocato dalle parti di Valdebebas.
Ancelotti ha il passo lungo. Anche oggi, contro il Las Palmas, ha giocato con una lista di infortunati lunga così: Tchouameni, Carvajal, Camavinga, Militao, più gli squalificati Modric e Vinicius. E al minuto 76 ha fatto il suo rientro in campo Alaba dopo mesi di stop.
Il signor Carlo ha subito critiche feroci, lui che in tre anni ha portato a casa due Champions e due Liga. Si sa, Madrid è così. Lui lo sa. E va col suo passo turbodiesel. La cura sta dando i suoi effetti con Mbappé oggi autore di una doppietta (e ha anche segnato su rigore). Ora c’è la Champions dove manca ancora qualche punto per la certezza di andare agli spareggi. Sopracciglio alzato, chewing-gum perennemente in bocca, Carletto da stasera guarda di nuovo tutti dall’alto al basso. Come gli è capitato spesso nella sua vita professionale.
carlo ancelottiancelotti vinicius jr