
IL "CAVALLINO" E' GIA' AZZOPPATO: IL DEBUTTO DI HAMILTON IN FERRARI È STATO UN PASTICCIO PERFETTO – DIETRO AL FLOP DELLA "ROSSA" NEL GP D’AUSTRALIA (LECLERC OTTAVO E IL PILOTA INGLESE DECIMO) CI SONO UNA MACCHINA NON COMPETITIVA, STRATEGIE SBAGLIATE E DIFETTI DI COMUNICAZIONE – LO SCAZZO VIA RADIO CON IL BOX FERRARI FA TRAPELARE IL NERVOSISMO DI HAMILTON, IN EVIDENTE DIFFICOLTA’ CON UNA VETTURA NUOVA – IL TEAM PRINCIPAL, FRED VASSEUR: “DIFFICILE TRARRE QUALCOSA DI POSITIVO DA QUESTA GARA...” – VIDEO
You don't see drivers going around the outside of Lewis Hamilton very often! ?
An impressive final lap overtake from @OscarPiastri ?#F1 #AusGP pic.twitter.com/ExoIhXuonO
— Formula 1 (@F1) March 16, 2025
Estratto dell’articolo di Alessandra Retico per “la Repubblica”
Falsa partenza. Troppo brutta per essere vera? È una Melbourne amarissima per la Ferrari. Macchina non competitiva, strategie sbagliate, difetti di comunicazione. Eppure fino a venerdì la rossa c’era eccome.
[...] Ottava con Charles Leclerc, decima con Lewis Hamilton. Anche la Sauber fa meglio, una classifica spaventosa. Sì, la corsa è caotica: bagnata, poi asciutta, poi di nuovo bagnata. Incidenti, interruzioni, una roulette. Ma in nessuna delle fasi e in nessuna delle situazioni prodotte dalla sorte, la Ferrari è in partita.
LA FERRARI DI LEWIS HAMILTON - GP DI AUSTRALIA
[...] Ipotesi: assetto sbagliato, ali più cariche per il bagnato, altezza del fondo, mancanza di feeling con le temperature e il tracciato. Qualcosa non torna (l’anno scorso, doppietta), anche se la Ferrari è forse la macchina cambiata più di tutte: problemi di gioventù o qualcosa di più profondo.
Strano, anche perché già dopo i test in Bahrein c’era soddisfazione sulla correlazione dei dati tra simulatore e pista. E anche le prime sensazioni di guida erano positive, al netto di aggiustamenti fisiologici di una creatura appena messa al mondo. Invece, all’Albert Park non sono mai state in gara: senza passo, che pure nelle libere c’era ed era molto buono, vengono distaccate dal vertice dopo pochi giri.
Hamilton in evidente difficoltà con un mezzo nuovo, anche se forse un po’ troppo per un campione navigato come lui. Leclerc, bravo al via a saltare due macchine, va sul finale in testacoda e addebita all’errore la perdita del podio: «Risultato deludente, colpa mia, prima che del team».
La chiamata tardiva ai box nella fase finale e cruciale quando sta per diluviare, che comunque sarebbe stata voluta anche da Charles, è un naufragio. Piloti entrambi nervosi, bisticciano con i rispettivi ingegneri di pista. Charles chiede se ci sia una perdita, il suo sedile è allagato, Bryan Bozzi gli risponde «dev’essere acqua», il monegasco replica sarcastico «questa aggiungiamola alla lista delle perle di saggezza».
LA FERRARI DI LEWIS HAMILTON - GP DI AUSTRALIA
Riccardo Adami, ex di Vettel e Sainz, dà istruzioni a Lewis sull’uso di alcuni strumenti, il 7 volte campione del mondo risponde: «Lasciami fare». Poi critica la scelta di essere lasciato fuori con gomme da asciutto, proprio mentre si trovava in testa: «Avevo capito che non sarebbe arrivata molta pioggia. Persa una grande occasione».
Tutto quello che poteva andare male, è andato peggio. Corsa sì caotica, ma l’ordine è ristabilito dai più forti: McLaren spaziale, Norris di un’altra categoria, sarebbe stata doppietta senza un Piastri finito per prati. Verstappen fa eccellere una Red Bull modesta, la Mercedes concreta, anche Antonelli festeggia ai piedi del podio.
LA FERRARI DI LEWIS HAMILTON - GP DI AUSTRALIA
Maranello amarissima, ma non inquieta. Il team principal, Fred Vasseur: «Difficile trarre qualcosa di positivo: la strategia non ha funzionato, scommessa fallita, d ovevamo rientrare un giro prima, come Max. Gli scambi tra Lewis e Adami? Era la prima volta che comunicavano in gara, dovranno conoscersi. È stato un gp estremo, non ci rappresenta. Dobbiamo adattare l’auto al tracciato, alle gomme e alle temperature. Già in Cina sarà diverso e dobbiamo ripartire dalle nostre performance di venerdì». [...]