DIRIGENZA INADEGUATA, ACQUISTI SBAGLIATI E CALCIATORI PRIMEDONNE: ALLA FINE CHI PAGA? L’ALLENATORE – L’ESONERO DI PAULO FONSECA RISPECCHIA LA CONFUSIONE CHE REGNA AL MILAN – GIÀ LA SCELTA DEL PORTOGHESE AVEVA GENERATO UN CERTO SCETTICISMO MA LE MODALITA' DELLA SUA CACCIATA (CON IL PROCURATORE DI SERGIO CONCEIÇAO CHE COMUNICA L’ARRIVO DEL NUOVO ALLENATORE ROSSONERO PRIMA DELLA PARTITA CONTRO LA ROMA), CONFERMANO L'APPANNAMENTO DELLA DIRIGENZA, CHE SCEGLIE TECNICI E GIOCATORI CON L’ALGORITMO (PER NON DIRE “A CAZZO DI CANE")
Estratto dell’articolo di Arianna Ravelli per il "Corriere della Sera"
L’allenatore già esonerato nei fatti che viene mandato in conferenza stampa per assenza delle firme del nuovo che lo deve sostituire è forse un inedito, di sicuro la manifestazione più vistosa della confusione che regna al Milan. Non era l’uscita di scena che Paulo Fonseca si meritava. […]
non è ammissibile che una società come il Milan si faccia dettare i tempi della comunicazione del nuovo allenatore dal procuratore del medesimo, che poco prima della partita con la Roma pensa bene di far uscire la notizia, forzando la mano al club per evitare che una vittoria facesse propendere per posticipare ancora l’esonero di Fonseca. […]
Continuando ad avvolgere il nastro, l’errore più clamoroso è stato scegliere Fonseca in estate contro il parere della piazza senza avere la forza necessaria per difenderlo fino in fondo, perché il Milan ha bisogno di un allenatore di alto standing, dall’esperienza così indiscutibile che possa fare da schermo da solo alla società.
Ed ecco che si arriva al punto centrale, perché se non si parte da qui appare probabile che anche l’avventura di Sergio Conceicao […] sia destinata a vivere le stesse difficoltà.
Manca al Milan qualcuno, sotto l’ad che si occupa di finanze, che conosca i meccanismi del calcio, che sappia di campo, che sia in grado di presentarsi in conferenza stampa quando la situazione si fa critica, di parlare ai giocatori (e forse anche sullo sceglierli si può migliorare: gli acquisti della scorsa estate, da Emerson Royal in poi, non sembrano azzeccati, la rosa appare mal costruita), che consenta a Ibrahimovic (a proposito, dov’era domenica sera?) di occupare il ruolo che doveva ricoprire all’inizio, quello di consulente/uomo immagine/trait d’union tra club e proprietà, prima che i posti vuoti in società lo obbligassero ad allargarsi, a ricoprire cariche che (ancora) non sa o non vuole gestire. […]
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