
“GIUNTOLI, SAREBBE PIÙ DIGNITOSO LASCIARE” – DAMASCELLI CHIEDE LA TESTA DEL DIRIGENTE BIANCONERO ARTEFICE DEL FLOP TECNICO E ECONOMICO DI QUESTA STAGIONE – “RIFERISCONO CHE GIUNTOLI AVREBBE DETTO A MOTTA: “MI VERGOGNO DI AVERTI SCELTO (FRASE POI ABILMENTE TOLTA DAL CIRCUITO), SAREBBE PIU' DIGNITOSO PER LUI ANDARSENE CON L'OGGETTO-SOGGETTO DELLA VERGOGNA. JOHN ELKANN PRENDA SPUNTO, CHI HA SBAGLIATO NON PUÒ CAVARSELA, VA MESSO DA PARTE..."
Nel mestiere del giornalismo c’è una frattura profondissima e ormai non più rimarginatile. Prima c’era un giornalismo e oggi ce n’è un altro. Almeno in Italia. Tony Damascelli è un giornalista della vecchia scuola. Un tempo, si scriveva per dare notizie e/o pr dire qualcosa. Non per servire ai lettori poltiglie immangiabili e incomprensibili. Damascelli (sul Giornale ma anche in tv) ha il dono del giornalismo: scrive e/o parla per trasmettere un messaggio, non per perdere tempo. Oggi sul Giornale scrive chiaro e tondo che Giuntoli – responsabile massimo del disastro Juventus – deve andare a casa.
Se non ha il coraggio di dimettersi, provveda John Elkann. Da vecchio frequentatore dei bordelli giornalistici, Damascelli ha capito perfettamente il senso di quel retroscena sulla frase che Giuntoli avrebbe riferito a Thiago Motta («mi vergogno di averti scelto), frase prima pubblicata e poi, come scrive Damascelli, “abilmente tolta dal circuito”.
Ecco uno stralcio dell’articolo scritto per Il Giornale:
Se a Shanghai i tecnici della Ferrari hanno ammesso le proprie responsabilità, a Torino nessuno ha avuto la faccia per confessare l’errore, preferendo nascondersi nel canneto. Riferiscono che Giuntoli avrebbe detto a Motta:«Mi vergogno di averti scelto (frase poi abilmente tolta dal circuito), sarebbe più dignitoso andarsene insieme con l’oggetto-soggetto della vergogna, ma per i don Abbondio della Juventus «il coraggio se uno non ce l’ha mica se lo può dare». John Elkann prenda spunto da ciò, chi ha sbagliato non può cavarsela, va messo da parte. Il cambio di allenatore è un furbastro passaggio del presente, alla ricerca di un futuro incerto, soprattutto perché alle spalle più non esistono le figure che hanno segnato la storia.
ferrero elkann scanavino giuntoli
C’è fermento nel mondo Juventus. Quella di Motta è la prima testa che salta ma sono in molti a pensare che presto ne cadrà un’altra: quella di Cristiano Giuntoli. Molti tra tifosi ed esperti identificano in lui l’artefice di un progetto fallimentare. Su tutti Francesco Oppini, noto opinionista tv e tifosissimo della Juventus (nonché figlio di Alba Parietti).
Su Instagram Oppini ha pubblicato un post in merito:
“Lui (Allegri, ndr) aveva capito ed indicato la via, loro non l’hanno ascoltato o voluto ascoltare. Ieri ha pagato Allegri, oggi Motta ma il vero responsabile quando e come ne risponderà a proposito di responsabilità? Benvenuto, anzi bentornato Tudor“.
Il riferimento di Oppini ovviamente è alla finale di Coppa Italia dello scorso anno, quando Allegri (dopo aver battuto l’Atalanta di Gasperini) esplose in uno show di rabbia, in particolare contro Giuntoli. Aveva capito prima di altri dove sarebbe andata a sbattere la Juventus.
Anche professionisti del settore ammettono a denti stretti che Motta è solo la punta dell’iceberg. Come Alessandro Alciato, giornalista ex Sky ora ad Amazon Prime Video, su X:
“Ora daranno tutte le colpe a Thiago Motta. Ma così è troppo facile. Juventus”