conte thiago motta

I NOVE PUNTI CHE SEPARANO NAPOLI E JUVENTUS SONO LA DIFFERENZA CHE C’È TRA CONTE E THIAGO MOTTA – IL DISTACCO NON DICE SOLO CHE LA JUVENTUS È IN RITARDISSIMO NEL PROGETTO, CHE ALCUNI ACQUISTI SI SONO RIVELATI SBAGLIATI, CHE IL RAGIONIER GIUNTOLI HA PENSATO “SOLO” A TAGLIARE IL MONTE INGAGGI, CHE LA SQUADRA È ASSAI GIOVANE E CHE GLI INFORTUNI HANNO PESATO UN PO’. FIN QUI LA DIFFERENZA TRA LA VECCHIA SIGNORA E IL NAPOLI È STATA RAPPRESENTATA DAL FATTORE CONTE…

Giuseppe Alberto Falci per ilnapolista.it

 

CONTE THIAGO MOTTA

Nove punti separano la Juventus dal Napoli. Tre vittorie dividono il team di Thiago Motta da quello di Antonio Conte. Nove punti persi per strada dalla Juventus fin dalla terza giornata di campionato, pareggiando con le grandi ma anche con le ultime della classe, come il Venezia, il Cagliari ma anche Lecce e Parma. Pareggi che in una corsa a tre punti somigliano più a sconfitte. Perché in un campionato in cui le sorelle a un tratto sono diventate sette – adesso sono tre che si giocano lo scudetto – ritrovarsi a inseguire Napoli, Inter, Atalanta, Lazio e Fiorentina diventa quasi impossibile.

 

 

La differenza tra Conte e Thiago Motta

 

antonio conte foto mezzelani gmt143

Sia come sia, i nove punti di distacco non dicono solo che la Juventus è in ritardassimo nel progetto, che alcuni acquisti si sono rivelati sbagliati, che il ragionier Giuntoli ha pensato “solo” a tagliare il monte ingaggi, che la squadra è assai giovane e che gli infortuni hanno pesato un po’. I nove punti di distacco dicono un’altra cosa che gli schifiltosi dovranno digerire.

 

Fin qui la differenza tra la Vecchia Signora e il Napoli è stata rappresentata dal fattore Conte. Antonio ha totalizzato 41 punti con il Napoli, 500 da quando da quando ha indossato la tuta da coach. Numeri paurosi. Ha vinto cinque partite per 1-0, sette con un solo gol di scarto. Il tanto vituperato corto muso (anche se Conte e Allegri si ostinano a ritenersi pianeti distanti).

 

antonio conte foto mezzelani gmt140

Ricordate i 101 punti? Ecco la mentalità risultatista e vincente dell’ex capitano bianconero avrebbe sopperito alle lacune e all’età media della rosa. Conte avrebbe vinto con la Fiorentina, con il Venezia, con il Lecce, con il Parma. Ieri a fine gara Motta ha detto che la Juventus avrebbe dovuto fare il terzo. Ecco, sta tutta qui la differenza tra il tecnico italo-brasiliano e Conte, perché quest’ultimo non avrebbe preso quel goal da Sottil, in quel modo impacciato, con una sequela di errori di difensivi. Come dice Allegri, ci sono le categorie. Conte appartiene a quella dei fuoriclasse. Almeno in campionato.

thiago motta juve stoccardaantonio conte foto mezzelani gmt139antonio conte foto mezzelani gmt142thiago mottaantonio conte foto mezzelani gmt137antonio conte foto mezzelani gmt138antonio conte foto mezzelani gmt136antonio conte foto mezzelani gmt135antonio conte foto mezzelani gmt141thiago motta juve parma

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)