
L’INTER NE FA TRE AL MONZA, IL NAPOLI RISPONDE: 2-1 ALLA FIORENTINA, CONTE RESTA A MENO 1 DALLA VETTA – "IL NAPOLISTA": "LUKAKU, UN GOL E UN ASSIST PER LA RETE DI RASPADORI, PRENDE IL NAPOLI PER MANO E LO TIENE NELLA LOTTA SCUDETTO. CHI LO DISCUTE, DISCUTE IL CALCIO" – “QUANDO È DOMINANTE LUKAKU, È DOMINANTE IL NAPOLI”, DISSE CONTE DOPO NAPOLI-INTER. E COSÌ STATO ANCHE OGGI…”
Massimiliano Gallo per ilnapolista.it - Estratti
Chi discute Lukaku, discute il calcio. Romelu prende il Napoli per mano e lo tiene nella lotta scudetto
Il Napoli torna a vincere. Batte la Fiorentina 2-1 in una partita stradominata con qualche patema d’animo nel finale. I cultori delle statistiche direbbero che gli expected goals non mentono: 2,88 contro 1,09. Ma nel calcio contano i gol. E il Napoli segna troppo poco rispetto a quello che produce. Soprattutto nel primo tempo che ha chiuso con sette tiri nello specchio della porta e solo una rete.
Oggi contava solo vincere. E quando il gioco si fa duro – John Belushi – dote – i duri cominciano a giocare. Il Napoli oggi si è aggrappato a Romelu Lukaku. Che ha segnato il primo gol e firmato l’assist del secondo: ha letteralmente mandato in porta Raspadori. Soprattutto, come al solito, il Napoli è ruotato attorno a lui. «Quando è dominante Lukaku, è dominante il Napoli», disse Conte dopo Napoli-Inter. E così stato anche oggi.
Il belga è perfetto per far comprendere cosa è diventato oggi il rumore di fondo che circonda il football. Fondamentale per Conte. Allegri lo avrebbe voluto alla Juventus. Ma non piace ai tanti diagonale@96 che ci ammorbano quotidianamente. E che finiscono con l’avere più voce di capitolo di chi allena e lavora nel calcio da cinquant’anni. Illuminante, a proposito dei leoni da tastiera e degli imbonitori dell’etere, la serie tv “Zero Day” con Robert De Niro. Ne andrebbe fatta una sul pallone. Spaccherebbe.
Il gioco del Napoli passa per Lukaku. Dove c’è Lukaku, c’è gol. O lo segna lui (e sono dieci, quanti Lautaro Martinez, quinto nella classifica marcatori), o li fa segnare agli altri. O direttamente con gli assist, o aprendo il gioco. Come al nono minuto: è lui a conquistare il pallone sulla tre quarti. La Fiorentina è scoperta. Di Lorenzo poi serve un pallone d’oro a Raspadori che a tu per tu con De Gea si fa prendere dall’ansia e sparacchia centralmente.