OPERE D'URTO - LA MOSTRA DEL FUTURISMO E’ UN BORDELLO: DOPO LE POLEMICHE SULL’ESPOSIZIONE VOLUTA DA SANGIULIANO, VIENE DANNEGGIATO "L’ANTIGRAZIOSO" DI UMBERTO BOCCIONI: UNA PARTE DELLA SCULTURA SI È ROTTA NELLO SPOSTAMENTO – IL CURATORE ALLONTANATO ALBERTO DAMBRUOSO: “UNA SCULTURA TANTO IMPORTANTE DOVEVA ESSERE MANEGGIATA CON CURA: SI SA CHE È UN GESSO, L’UNICO CHE ABBIAMO IN ITALIA” – LA MALEDIZIONE DI BOCCIONI: TUTTE E TRE LE SUE SCULTURE ESPOSTE ALLA GNAM HANNO FATTO UNA BRUTTA FINE...
Dario Pappalardo per "la Repubblica" - Estratti
umberto boccioni l'antigrazioso
Hanno ferito Boccioni. Che fine ha fatto L’Antigrazioso? Nella mostra Il tempo del Futurismo, aperta a Roma quasi venti giorni fa, una delle rare sculture realizzate da Umberto Boccioni in persona, tra il 1912 e il 1913, non c’è. Eppure, da più di ottant’anni, figura nella collezione della Galleria nazionale d’arte moderna, la stessa che ospita l’evento.
Nei mesi passati, il gesso che ritrae la madre dell’artista era regolarmente installato lungo il percorso della raccolta permanente. Poi la misteriosa sparizione. Ma, adesso, quello che è accaduto all’opera che vale almeno 20 milioni di euro è chiaro. Durante lo spostamento in vista dell’allestimento della mostra, un frammento di gesso si è staccato dalla scultura.
A confermarlo a Repubblica è lo stesso curatore del Tempo del Futurismo, Gabriele Simongini. «È così. Il danno si è verificato mentre la ditta che ne aveva l’incarico stava spostando L’Antigrazioso – spiega – Si è staccato un pezzo più fragile, in un angolo in basso. L’opera, poi, è stata subito portata al laboratorio di restauro della Gnam». Qualcuno, che vuole restare anonimo, sostiene che il gesso sia caduto spezzandosi e che non sia messo benissimo: «Se n’è andato via un bel pezzo».
(...)
La direttrice della Gnam Renata Cristina Mazzantini aveva motivato così l’assenza della scultura: «Durante la revisione conservativa preliminare alla mostra sul Futurismo, come da procedure interne, l’opera presentava alcune criticità e, per ragioni cautelative, si è ritenuto opportuno approfondire le cause del fenomeno di alterazione e di eseguire un tempestivo intervento di restauro». «Non c’è nessun mistero – continua Simongini – L’assenza dell’Antigrazioso sarebbe stata una mancanza seria. È tutto a posto, l’ho visto con i miei occhi: sarà in mostra a partire da domani».
«Incidenti così possono capitare, per carità – commenta Alberto Dambruoso, studioso di Boccioni – Ma una scultura tanto importante doveva essere maneggiata con cura: soprattutto perché si sa che è un gesso, l’unico che abbiamo in Italia. Per 85 anni alla Gnam non ha subito un graffio. È grave che sia accaduto ora che doveva essere la scultura centrale della mostra».
Dambruoso è il curatore allontanato dal Tempo del Futurismo nel luglio scorso, dopo un anno e mezzo di progetto: «Ancora non ho capito le motivazioni per cui sono stato fatto fuori – prosegue – Giro il mondo tenendo conferenze su Boccioni; il Met mi chiede consulenze. Non ho pendenze in corso, sono stato associato a una mostra in Sicilia con opere sequestrate in cui non c’entro nulla. Farò causa». Per un’opera che – si spera – arriva ce n’è un’altra che se ne va: «Ritirerò la mia scultura domani, non vorrei facesse la stessa fine dell’Antigrazioso», dice Roberto Bilotti, che fa parte del comitato scientifico del Museo Bilotti, a pochi metri dalla Gnam, che ha prestato alla mostra Forme uniche della continuità nello spazio.
«È stata messa nell’angolo di un corridoio buio, posta su una base di marmo da macelleria ed è andata soggetta a continue movimentazioni senza che fossero concordate tra i proprietari e il fantomatico comitato scientifico».
Bilotti è un fiume in piena: «Povero Boccioni: non ha tregua. Tutte e tre le sue sculture esposte alla Gnam hanno fatto una brutta fine: Sviluppo di una bottiglia nello spazio è solo una ricostruzione realizzata da Marco Biasi, ma non è spiegato da nessuna parte; Forme uniche ha una didascalia sbagliata: il sourmoulage è una tecnica, non una riproduzione: è stata realizzata secondo le indicazioni di Boccioni, ha rappresentato l’Italia nelle capitali del mondo con la Farnesina. E L’Antigrazioso? Quando un gesso cade da un metro si sfarina. Qui si gestisce la cosa pubblica come fosse casa propria ». «Musei: cimiteri!...», scriveva Marinetti nel Manifesto del Futurismo.
forme uniche della continuita nello spazio di umberto boccioni 1umberto boccioniforme uniche della continuita nello spazio di umberto boccioni 4