UN NAPOLI IMPERIALE SUPERA ANCHE L’ATALANTA 2-3! PARTITA MONUMENTALE A BERGAMO, DECIDE LUKAKU, IL CALCIATORE PER DISTACCO PIÙ CONTESTATO DA MOLTI TIFOSI AZZURRI – IL NAPOLISTA: “CONTE HA CREATO UNA SQUADRA FORMIDABILE. DELLO SCUDETTO NON È RIMASTO ALCUN DIVO. È PARTITO ANCHE KVARATSKHELIA. E DA STASERA IL NAPOLI È UFFICIALMENTE CANDIDATO ALLA SCUDETTO” – CONTE: “LA VICENDA KVARA AVREBBE AMMAZZATO UN TORO, PERÒ C'È STATA UNA CRESCITA IMPORTANTE RISPETTO ALLA SFIDA DELL'ANDATA”…
Massimiliano Gallo per ilnapolista.it
Romelu Lukaku, il calciatore per distacco più contestato dai tifosotti e quindi dagli incompetenti, ha segnato a Bergamo quello che è impossibile non definire il gol scudetto. Di testa, imperioso, su perfetto cross di Anguissa uno dei tanti che stasera ha giocato una partita monumentale. Lukaku un gol per ricordare la legge di Kolarov: «I tifosi di calcio non capiscono granché». Infantino ci perdonerà, Kolarov andrebbe fatto presidente della Fifa ad honorem.
Il Napoli ha schiantato l’Atalanta sul suo terreno. Sul terreno dell’intensità. E della forza fisica. È stata una partita meravigliosa, una delle più intense della storia del Calcio Napoli. Il Napoli l’ha vinta 3-2, al Maradona pochi mesi fa era stato dominato e sconfitto 3-0. Ma il lavoro paga, come ripete all’infinito l’imperatore Antonio Conte. Il Napoli è riemerso almeno due volte dalle sabbie mobili. Dopo il primo gol di Retegui segnato dopo appena 15 minuti, quando erano riapparsi i fantasmi dell’andata. Era spaurito il Napoli. Poi, invece, appoggiandosi a sinistra a Neres che ha giocato un primo tempo a metà tra George Best e Vanenburg: 45 minuti da manuale del calcio dell’ala sinistra.
Dal suo piede sono nati i due gol. Quello del pareggio e quello del primo vantaggio. Il primo al 27esimo: tutto nasce da un lancio lungo di Meret, Lukauk di testa la prende e la indirizza a McTominay che la serve a sinistra a Neres che prima temporeggia poi va sul fondo, cross, rimpallo, e grande tiro di Politano al volo che da sinistra segna. Sotto la traversa. Imprendibile.
L’Atalanta non reagisce. Il Napoli le toglie l’aria. È la morsa dell’anaconda. La fotografia del Napoli di Conte è il secondo gol quello dell’1-2. Rimessa laterale per l’Atalanta, pressing di Anguissa su Ederson che si sbilancia, palla a Neres che di tacco (Brasil) serve Anguissa che entra in area e mette dietro per McTominay che di piattone destro infila sotto la traversa.
Nel secondo tempo l’Atalanta reagisce, Lookman segna il gol del 2-2 con un’azione individuale tanto bella quanto fortunosa per un rimpallo. Ma bella. Va detto. Le due squadre sono stanche. Arriva il tocco del fuoriclasse del Napoli: Antonio Conte. Spinazzola al posto di Neres. Spinazzola sulla sinistra serve Anguissa e arriva il gol scudetto di Romelu.
Conte ha creato una squadra formidabile. È un allenatore straordinario. Ha creato una corazzata. Dello scudetto non è rimasto alcun divo. È partito anche Kvaratskhelia. Conte ha creato una squadra. Un gruppo vero. Solido. Questo Napoli è suo. È quasi esclusivamente suo. E da stasera il Napoli è ufficialmente candidato alla scudetto.
Stiamo arrivando, Milano stiamo arrivando.
CONTE
Da gazzetta.it
Colpo grosso del Napoli, che con la vittoria del Gewiss Stadium spedisce l'Atalanta a -7, l'Inter a -6, e rilancia con forza le proprie ambizioni scudetto. Antonio Conte però frena gli entusiasmi e, nel post partita, predica calma: "Questa squadra è cresciuta tanto: due mesi e mezzo fa l'Atalanta vinceva 3-0 a casa nostra, oggi abbiamo visto una partita completamente diversa, sotto tutti i punti di vista.
Mi piace poi porre l'accento sulla nostra maturazione nei momenti difficili: abbiamo avuto delle situazioni difficili da gestire, sia a livello di infortuni che di mercato, che avrebbero potuto ammazzare anche un toro. Noi invece non ci siamo lamentati, ci siamo rimboccati le maniche e siamo andati avanti col lavoro. Solo così possiamo migliorare tutti, dal singolo calciatore alla squadra".
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Inevitabile quindi affrontare l'argomento mercato: via Kvaratskhelia, il ds Manna è già al lavoro per cercare rinforzi in vista della volata scudetto. Questo il pensiero di Conte: "Lascio al club la decisione, non entro nel merito del mercato -le sue parole-. È inevitabile che quando mi chiederanno qualcosa, dirò il mio pensiero.
Ovvio che però, al posto di Kvara, serve un giocatore di un certo tipo, non un giovane su cui scommettere. Nel caso vanno fatte le cose come Dio comanda, altrimenti meglio rimanere così: andrò in guerra con questi uomini che so per certo che non mi tradiranno mai. Vi ricordo che, rispetto al Napoli dello scudetto, abbiamo in meno giocatori come Osimhen Kvara Kim e Zielinski che a detta di tutti erano i migliori in rosa. Eppure siamo qui, non per lamentarci, ma per lavorare".
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