
“IL PRIMO TEMPO DI GERMANIA-ITALIA È STATO IL PIÙ IMBELLE E DISTRATTO CHE SI RICORDI” - PAOLO CONDÒ: “C’E’ STATA PRIMA UNA TREMANTE AMMISSIONE DI INFERIORITÀ INDEGNA DELLA TRADIZIONE DI UNA GARA FRA ITALIANI E TEDESCHI, E POI LA CAPACITÀ DEGLI AZZURRI DI VERGOGNARSENE, DI NON LASCIARLA SFILARE COME UN’ALTRA PAGINA NERA DI QUESTA INTERMINABILE APNEA AZZURRA, E DI REAGIRE PER PURO ORGOGLIO. LA SECONDA RETE SUBITA NON SI VEDE SUI CAMPI DEI DILETTANTI. LA PROSSIMA PARTITA DELL’ITALIA DECIDERÀ AL 50% DELLA NOSTRA PARTECIPAZIONE AL MONDIALE, PERCHÉ SARÀ LA TRASFERTA IN CASA DELLA NORVEGIA” - VIDEO
Questo incredibile gol preso spiega bene l'Italia di oggi a tutti i livelli: mentre discutiamo del nulla gli altri ci fottono a piacere. #GermaniaItalia #NationsLeague pic.twitter.com/uQCSqNXytA
— Batman ?? (@Batman91307601) March 23, 2025
Estratto dell’articolo di Paolo Condò per il “Corriere della Sera”
L’eliminazione, e va bene. Il girone mondiale a 5, e l’accettiamo. Haaland sulla nostra strada, e ci arriviamo. Ma dalla serata di Dortmund sono altre due le cose che ci portiamo dietro, e che reclamano la precedenza.
Il primo tempo più imbelle e distratto che si ricordi, una tremante ammissione di inferiorità indegna della tradizione di una gara fra Italia e Germania, e la capacità che hanno avuto gli azzurri di vergognarsene, di non lasciarla sfilare come un’altra pagina nera — la peggiore — di questa interminabile apnea azzurra, ma di reagire per puro orgoglio, perché al 46’ era impensabile avere ancora dei progetti.
Gli azzurri si sono sentiti in dovere di provarci senza chiedersi se ci fosse un domani, e forti del fatto di non avere davvero più nulla da perdere hanno avanzato il baricentro di venti metri intercettando un’iniziale rilassatezza dei tedeschi, rientrando in partita con la doppietta di Kean e guadagnando infine un pareggio condito di recriminazioni arbitrali.
Francamente impensabili sia 45’ di simile disastro, sia altri 45’ di travolgente riscossa.
Spalletti certo non dimenticherà il primo tempo, perché al di là dei cambi […] il naufragio e la rinascita sono stati momenti psicologici prima che tecnici. La seconda rete subita non si vede sui campi dei dilettanti.
La prossima partita dell’Italia deciderà al 50 per cento della nostra partecipazione al Mondiale, perché sarà la trasferta in casa della Norvegia, ed è un’ovvietà sostenere che ci vorrà l’Italia del secondo tempo per spezzare l’incantesimo. È un gioco sottile di paura e consapevolezza: nel primo tempo di ieri abbiamo avuto paura della Germania, e siamo finiti così. Nella ripresa eravamo consapevoli di non poterci ridurre in quel modo, e ne siamo usciti. […]