
“TOTTI? NON CORREVA E NON AVEVA DRIBBLING" – LA DISCUTIBILISSIMA CRITICA DI FABIO CAPELLO NEI CONFRONTI DEL "PUPONE", UNO DEI PIU’ GRANDI NUMERI 10 DELLA STORIA DEL CALCIO ITALIANO (CHE CON 13 GOL E 3 ASSIST FU TRA I PROTAGONISTI DELLO SCUDETTO DELLA ROMA NEL 2001) – PER "DON FABIO" I MIGLIORI CALCIATORI ITALIANI RESTANO BAGGIO E RIVERA – “ROBERTO NON SI ALLENAVA AL MILAN, MA..."
"Totti? Era un centrocampista avanzato, aveva una grande visione di gioco, non correva e non aveva dribbling". Un commento inedito, quello di Fabio Capello sulla leggenda della Roma, con la quale nella stagione 2000/01 ha vinto lo Scudetto. Stagione nella quale Totti ha segnato tredici gol e servito tre assist in trenta partite. Proprio riguardo quell'anno, nel corso dell'intervista rilasciata ai microfoni di RSI in Svizzera l'allenatore ha ricordato due aneddoti.
Due ricordi, il primo sulla giornata della vittoria dello Scudetto, la partita contro il Parma. In particolare, Capello ha parlato dell'invasione di campo: "Mi ricordo ancora l'arrabbiatura. L'invasione a dieci minuti dalla fine, rischiavamo la sconfitta a tavolino, ero una belva! I tifosi non avevano capito il pericolo". L'altro aneddoto di quella stagione riguarda sempre Totti, nel corso della partita contro la Juventus: "A Torino inserii Nakata al posto suo. Avevo visto che non era la sua giornata. Mi serviva brio, buttai in campo anche Montella. L'intuizione serve nel mio mestiere.
I loro gol ci fecero pareggiare quell'incontro, decisivo per vincere il campionato". Quindi, Capello ha definito i suoi migliori giocatori italiani della storia: "Baggio e Rivera. Baggio non si allenava al Milan, ma vedevo le grandi qualità che aveva. Aveva tutto: dribbling, visione, faceva gol".