AIUTO! MI SI SONO RISTRETTI GLI INCASSI! - IN AMERICA I FILM ESTIVI (QUELLI PIÙ REDDITIZI) SONO IN PROFONDA CRISI: -20% RISPETTO AL 2013, IL PEGGIOR CALO IN TRENT’ANNI

Non c’erano filmoni da incasso sicuro come “Fast and Furious 7”, spostato al 2015 per la morte del protagonista Paul Walker, c’è molta concorrenza da tv e Netflix. e i polpettoni come “Transformers 4” ormai funzionano meglio in Cina. E l’eccesso di sequel di supereroi sempre meno interessanti ha fatto scappare un bel po’ di pubblico...

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Marco Giusti per Dagospia

 

Transformers 4 Transformers 4

Aiuto! Mi si sono ristretti gli incassi! Stavolta non si tratta delle quattro commedie italiane che incassano qualche migliaio di euro in meno dell’anno scorso, ma della profonda crisi delle uscite estive americane. L’estate 2014, spiega “The Hollywood Reporter”, vede i botteghini incassare il 15-20 per cento in meno rispetto all’anno scorso. Il peggior calo stagionale degli ultimi trent’anni.

 

Magari non c’erano filmoni da incasso sicuro come “Fast and Furious 7”, spostato al 2015 per la morte del protagonista Paul Walker, non c’erano film Disney o Pixar per famiglie, o c’è troppa concorrenza dalla tv e dall’incremento di Netflix, fatto sta che nessun film uscito in America quest’estate ha incassato 300 milioni di dollari e solo grazie al mercato cinese un kolossal come “Transformers 4: The Age of Extinction” è arrivato al miliardo globale, ma gli incassi casalinghi sono ben sotto le previsioni minime della Paramount.

transformers-4 transformers-4

 

Così, forse, ha fatto bene Harvey Weinstein a spostare “Snowpiercer” direttamente sul Video On Demand piuttosto che vederlo schiacciare nelle sale americane perché troppo artistico e troppo violento. Lì è stato un successo incredibile, anche se l’idea era di farne un fenomeno di incassi tra Oriente e Occidente, col fatto che in Oriente ha funzionato benissimo, mentre in Occidente è stato relegato da Weinstein a poche sale specializzate e mandato dopo due settimane in tv. Un fenomeno da cinema d’autore, diciamo.

Paul Walker Paul Walker

 

Ma forse anche l’idea di globalizzare troppo i prodotti, di farne qualcosa di adatto per i due mercati, quello interno e quello cinese, rende i film non sempre appetibili per gli americani. Diciamo anche che i polpettoni hollywoodiani e le commedie quest’anno sembrano troppo violenti. Al di là del loro valore “Hercules” e “Lucy”, filmoni che escono in questi giorni in America, sono vietati ai 13 anni, ovvio che non possano incassare quanto si prevedeva.

 

Va detto anche che aver abbassato la qualità delle opere cinematografiche con un eccesso di sequel di film di supereroi sempre meno interessanti, magari, ha fatto scappare un bel po’ di pubblico. Vedremo come verranno accolti a agosto “Guardians of the Galaxy” e il nuovo film sulle Tartarughe Ninja.

 

Il fatto curioso è che mentre da noi si zeppano in pochi mesi invernali e primaverile tutte le uscite delle nostre trenta commedie che possono incassar qualcosa lasciando il vuoto in sala da maggio a ottobre, gli americani hanno esattamente il problema inverso. Riempire le sale estive di kolossal che non funzionano più. Proviamo a dargli l’ultimo film di Pio e Amedeo, l’ultimo Rocco Papaleo, il nuovo film di Christian De Sica? Chissà?

snowpiercer snowpiercer

 

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