UN CALCIO AL PORTAFOGLIO – LA DOPPIA SFIDA SUI DIRITTI TV COSTERA’ A MEDIASET 2,55 MILIARDI IN TRE ANNI – OGGI IL VERDETTO SULLE PARTITE DELLA SERIE A, DOVE LO SCONTRO CON SKY E’ INFUOCATO

Da Milano Finanza

 

Salvo ricorsi in tribunale - già annunciati da entrambe le parti - la Lega Calcio assegnerà i diritti relativi alla trasmissione delle sfide del campionato di calcio di Serie A per il triennio 2015-2018. Sarà lo spartiacque per il futuro delle due emittenti e anche per la Confindustria del pallone da tempo spaccata sulla nomina del nuovo presidente. Ma oltre agli aspetti politici, il derby sull'asta gestita dall'advisor Infront ha una valenza finanziaria fondamentale.

confalonieri con marina e piersilvio berlusconi confalonieri con marina e piersilvio berlusconi

 

Se Sky - che dopo l'uscita dell'Italia dal Mondiale brasiliano nella fase a gironi può registrare un flop dopo aver lanciato il pacchetto ad hoc a 59 euro ma già scontato a 29 o 19 euro - perde la sfida rischia di veder  andare in fumo anni e anni d'investimento e di perdere abbonati rispetto ai 4,75 milioni di clienti attuali. Se invece, come sarebbe logico aspettarsi visto che la pay tv di Rupert Murdoch ha fatto le offerte migliori - 420 milioni per il pacchetto relativo al digitale contro i 270 milioni di Mediaset e 355 milioni per quello sul satellite, contro i 350 milioni del Biscione - facesse bingo per il gruppo tv di Cologno Monzese sarebbe una  vera débâcle.

 

ANDREA ZAPPIA E LUIGI GUBITOSI ANDREA ZAPPIA E LUIGI GUBITOSI

Per questo, come fanno notare molti analisti, i fondi esteri sono alla finestra da giorni. Sconcertati dalla questione e da una «melina» tipica italiana, non stanno investendo sul titolo Mediaset.  Troppi lacci&lacciuoli legali per una partita che altrove, leggasi resto del mercato europeo, si risolve in un amen. Ecco perché il titolo che il 10 giugno viaggiava a 3,8 euro ieri è tornato a 3,4 euro. Ma se invece dovesse prevalere la linea emersa finora in Lega Calcio, ossia che alla tv della famiglia Berlusconi prenda il pacchetto A (le partite delle 8 migliori squadre sul satellite) e il D (le sfide dei 12 club minori), Mediaset riuscirà a sostenere l'esborso, si domandano gli investitori internazionali?

 

 Juventus-Milan Juventus-Milan

In effetti, facendo due rapidi calcoli l'azienda del vicepresidente Pier Silvio Berlusconi dovrebbe mettere sul piatto 620 milioni l'anno (350 milioni per il pacchetto A e 270 milioni per il D). Ai quali si dovranno aggiungere i 230 milioni annui per l'esclusiva, sempre per il periodo 2015-2018, della Champions League. Si tratta di 850 milioni annui, per un esborso triennale monstre di 2,55 miliardi. E chissà se la cifra è nelle possibilità del broadcaster di Cologno, nonostante il robusto cash flow (237,3 milioni nel 2013) e l'incasso spot, ma ripetibile, di 283,7 milioni della vendita del 25% in Ei Towers (torri di trasmissione)?

MILAN JUVENTUS MILAN JUVENTUS

 

Come farà Mediaset ad affrontare un tale sforzo, senza tralasciare il fatto che comunque dovrà investire in altri contenuti per garantire il successo dei tre canali generalisti che da sempre rappresentano il core business dell'azienda come ricorda ogni volta che può il presidente Fedele Confalonieri? Ecco è questa la vera montagna da scalare per la tv dei Berlusconi impegnati, a differenza di Sky, sul doppio fronte, generalista free e Premium a pagamento. Una sfida finora rimasta nel limbo visto che la pay-tv digitale fatica a decollare (poco più di 2 milioni di clienti).

 

La Deng con il marito Rupert Murdoch La Deng con il marito Rupert Murdoch

Proprio per questo la si vuole scorporare a vendere  a qualche operatore straniero, leggasi Al Jazeera. Ma senza diritti esclusivi del calcio - e con il business della pay tv in Spagna che rischia di andare perduto a favore di Telefonica - nessuno sarà interessato a spendere per entrare nel capitale della newco.

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