UNA CANEA PER DELL’UTRI? – LA BERNARDINI DE PACE ATTACCA IL DOPPIOPESISMO CON SOFRI – “HA FATTO AMMAZZARE UN COMMISSARIO” E NESSUNO HA MAI DETTO NULLA PER GLI ARTICOLI SU ‘PANORAMA’, ‘FOGLIO’ E ‘REPUBBLICA’ - PER LA PAGINA SUL CORRIERE INVECE….

La pagina di auguri e solidarietà comprata dalla famiglia per Marcello Dell’Utri ha scatenato il cdr e i giornalisti del Corrierone. Per l’avvocata del Giornale, è stato “un gesto dolcissimo e di grande solidarietà”. “Non risulta che per Sofri, condannato per omicidio, che scrive su giornali di destra e di sinistra, mai nessuno si sia indignato o lamentato”…

Condividi questo articolo


Annamaria Bernardini de Pace per "il Giornale"

 

pagina del corriere della sera con messaggi di sostegno a marcello dell'utri dettaglio 3 pagina del corriere della sera con messaggi di sostegno a marcello dell'utri dettaglio 3

A driano Sofri, già leader di Lotta Continua e condannato a 22 anni per l'omicidio terroristico di Mario Calabresi, ha scritto per anni (dal carcere) per L'Unità, L'Espresso, Il Foglio, Repubblica e Panorama. Non risulta che mai nessun comitato di redazione, in giornali di destra o di sinistra, abbia avuto di che lamentarsi, indispettirsi o indignarsi. Eppure le diverse aziende quasi certamente lo retribuivano.

 

Invece, il comitato di redazione del Corriere della sera sta facendo una canea sgangherata perché la moglie di Dell'Utri (condannato a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa) ha acquistato una pagina del Corriere, all'insaputa del reo, per fare arrivare al marito l'affetto e la solidarietà degli amici. Un gesto dolcissimo e di grande sensibilità, subito infangato dalla malafede altrui.

 

pagina corriere dellutri pagina corriere dellutri

La grafica elegante della pagina vuole ricordare le bacheche universitarie, nelle quali si appuntano foglietti con richieste, offerte, domande, piccoli report. Le malelingue, che hanno anche gli occhi sporchi, per cui vedono ovunque il brutto, hanno prontamente criticato intravedendo, nell'allestimento degli affettuosi post-it, una pagina stile «raccolta di pizzini».

 

Il cdr, secondo il contratto nazionale giornalistico, è un organismo sindacale che dovrebbe tutelare i diritti morali e materiali derivanti ai redattori dalla legge e dal contratto. Quali sarebbero i diritti violati da una serie di messaggi finalizzati solo a confortare un detenuto?  E se questo pensiero l'avesse avuto la moglie di Sofri?  Volendo per forza discriminare, chi salverebbero oggi, questi signori del cdr?  Un omicida di un valente commissario o un concorrente esterno di mafia, entrambi in carcere pur dichiarandosi innocenti?

ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE CON TRECCIA ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE CON TRECCIA

 

E vogliamo parlare dell'imbarazzante pasticcio e conflitto di interessi di Gabriele Dossena, presidente territoriale dell'Ordine dei giornalisti e redattore del Corriere? Ebbene invece di rispondere al direttore secondo i rispettivi ruoli, Dossena in una lettera al suo direttore De Bortoli, inviandola in copia al cdr (che l'ha comunicata al mondo intero) ha chiesto spiegazioni sulla scelta di pubblicare quella pagina e ha ipotizzato addirittura l'apologia di reato.

 

Ha esagerato Dossena, dimenticando perfino che dal 2012 la carica di consigliere dell'Ordine territoriale è incompatibile con quella di membro del consiglio di disciplina, in quanto l'uno si occupa di questioni amministrative e l'altro della deontologia. Comunque sia, che cosa avrebbe mai fatto di deontologicamente scorretto De Bortoli? Nulla, direbbero i signori del cdr se la pagina fosse stata acquistata dalla moglie di un qualsiasi assassino incarcerato.

 

marco e marcello dellutri marco e marcello dellutri

Perché il direttore di un giornale, di fronte alle scelte dell'ufficio marketing che vende pagine, ha solo un potere di veto. D'altra parte la vendita delle pagine serve all'azienda anche per pagare i redattori inamovibili, viziati e non meritevoli di conservarsi il posto tenuto sbarrato e fermo dai sindacati. Non sempre con modi eleganti.

 

Il direttore esercita dunque il potere di veto, quando nel contenuto della pagina venduta si profila l'ipotesi di un reato; inoltre, se è serio e liberale, come lo è De Bortoli non è un censore. Non coltiva le logiche «anti qualcuno per principio».  Non si fa spaventare dalle sommosse sindacali, quando travalicano i confini dei loro poteri. Un grande direttore sa anche dare le spiegazioni ai lettori, prima che sorgano i dubbi e le malevolenze, suggerite persino a chi legge con onestà messaggi d'amore e di stima.

 

Infatti De Bortoli, lungimirante, ha pubblicato contestualmente un pezzo, anche critico, di Felice Cavallaro, esperto della questione, a chiarimento di ogni possibile (puntualmente verificatosi) equivoco maligno. In conclusione, considerata la distanza, anaffettiva e guerresca che il cdr ha voluto prendere dall'intesa solidale degli amici di Dell'Utri, i redattori del Corriere possono stare tranquilli: loro non saranno mai accusati di concorso esterno in organizzazione affettuosa.

Adriano Sofri Adriano Sofri Adriano Sofri Adriano Sofri

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...