“CARO BUFFON, DOPO LO YACHT CON LA D’AMICO, POTRESTI PAGARE LE SPESE CONDOMINIALI?” - IL PORTIERONE HA DA ANNI UN DEBITO PER UNA COMPROPRIETÀ IN COSTA AZZURRA, CHE VALE MENO DI UNA SETTIMANA SULLA BARCA

Gianluca Marchi per “Liberoquotidiano.it

 

'AMICO E GIGI BUFFON SU UNO YACHT IN GRECIA 'AMICO E GIGI BUFFON SU UNO YACHT IN GRECIA

Trentottomila euro la settimana per l’affitto di uno yacht con cui Gianluigi Buffon se n’è andato in vacanza fra le isole greche con la sua Ilaria D’Amico. Bene, personalmente sarei sempre portato a pensare che sono fatti suoi, ha guadagnato e guadagna un sacco di soldi grazie al pallone, li spenda pure come vuole.

 

E tuttavia dico sarei perché c’è un però. Alla notizia diffusa dal settimanale Chi molti (probabilmente la maggioranza) l’avranno invidiato, alcuni l’avranno magari compatito, e almeno sei persone stanno masticando amaro, anzi hanno i cosiddetti che ruotano a elica.

 

Sono i signori nessuno, al cospetto di cotanto campione, che hanno avuto la sfortuna di condividere con una società controllata da Buffon la comproprietà di un piccolo complesso immobiliare in Costa Azzurra e che da due anni sono costretti a surrogare il portierone e la sua famiglia nel pagamento delle spese condominiali, in altre parole pagano loro perché i Buffon hanno deciso di non pagare più le spese, ordinarie e straordinarie, così i sei sono costretti a cacciare loro i soldi al posto del celebre comproprietario per il semplice fatto che senza quella quota il condominio andrebbe in malora.

'AMICO E GIGI BUFFON SU UNO YACHT IN GRECIA'AMICO E GIGI BUFFON SU UNO YACHT IN GRECIA


E questo nonostante il Tribunale di Nizza abbia già condannato la IGVsrl (questo il nome della società di Buffon) al pagamento degli arretrati. Ma niente da fare, i pagamenti più volte promessi non sono mai arrivati e così il debito è arrivato oggi a 32 mila euro, nemmeno una settimana di affitto dello yacht, ma una cifra astronomica per quel piccolo complesso di soli 7 proprietari.

 

I sei che hanno vinto questo terno al lotto io li conosco uno per uno, cinque italiani e un australiano, e io sono uno di loro.
 

Brevemente la storia. Siamo a La Turbie, piccolo paese incastonato sulla haute corniche, fra Mentone e Eze. Comune a 500 metri di altitudine esattamente sopra il Principato di Monaco. È il paese da dove la Principessa Grace stava scendendo in auto verso Montecarlo quando andò incontro al suo tragico destino.

 

BuffonBuffon

Alla fine degli anni '90 viene completata la ristrutturazione di una villa di fine 800 abbandonata da almeno vent’anni. Vengono ricavati otto appartamenti, roba dai 40 ai 70 metri quadrati al massimo, mica alloggi hollywoodiani, ma in una posizione invidiabile. Io sono uno dei sette acquirenti, fra i quali c’è una srl di proprietà Buffon che acquista due alloggi da mettere a reddito, cioè affittare.


L’immobiliarista che fece l’operazione ottenne anche la licenza per costruire ex novo una villa a fianco della casa ristrutturata: poco meno di 200 metri quadri su due livelli con un enorme terrazzo con una vista spettacolare su mezza Costa Azzurra. Anche questa costruzione viene acquistata dalla stessa srl di Buffon che già possiede gli altri due appartamenti.

 

La villa nuova e la casa ristrutturata formano un unico condominio, perché hanno l’accesso in comune, ascensore esterno in comune e altre parti comuni in condivisione. Danno vita alla cosiddetta La Majorane, di cui Buffon, attraverso la sua società, controlla all’incirca il 45% dei millesimi totali. Insomma, è il socio di maggioranza non assoluta ma quasi.

ILARIA DAMICO E GIGI BUFFON ILARIA DAMICO E GIGI BUFFON


La villa nuova avrebbe dovuto essere utilizzata dalla famiglia, è stata completamente arredata una decina di anni fa (è venuta pronta in una fase successiva rispetto alla parte ristrutturata), ma non è mai stata abitata un solo giorno. Così un paio di anni fa è stata completamente svuotata del mobilio.

 

In compenso l’area piscina - di uso riservato rispetto al complesso - non è mai stata finita per via di un contenzioso fra l’immobiliarista e i Buffon. La villa sarebbe in vendita (la valutazione a occhio degli immobiliaristi della zona è intorno ai 2 milioni di euro), ma lo stato è di completo abbandono e gran parte delle finiture della facciata sono crollate sul terrazzo, da dove non sono state nemmeno rimosse.
 

ILARIA DAMICO E GIGI BUFFON ILARIA DAMICO E GIGI BUFFON

E così i pochi potenziali acquirenti che sono stati visti in zona, generalmente sono scappati sfiduciati. Veniamo a tempi più recenti. Più o meno due anni fa, dopo la frana di un muro perimetrale della Majorane, che ci ha costretti a un intervento straordinario di rifacimento, anche perché messi in mora dal Comune di La Turbie, la società di Buffon ha smesso di pagare sia le spese ordinarie che quelle straordinarie del complesso.

 

Per poter ricostruire quel muro, ed evitare conseguenze peggiori, noi sei tapini abbiamo così dovuto mettere mano al portafogli e scucire anche la quota del socio di maggioranza, cioè Buffon. Così come paghiamo in sua vece le spese ordinarie.

Totale: la IGV Srl a oggi ha accumulato circa 32 mila euro di arretrati, l’amministratore del condominio ha dovuto avviare un’azione legale, che come detto ha già ottenuto una sentenza favorevole del Tribunale nizzardo. Finora, però, non è successo nulla nonostante alle assemblee condominiali il padre, Adriano Buffon (che prima si presentava accompagnato da un amministratore immobiliare, poi uscito di scena, e oggi arriva con un avvocato), abbia più volte assicurato che era interesse di tutti, e soprattutto loro visto che vogliono vendere, sistemare la questione.

costa  azzurra  MENTONEcosta azzurra MENTONE


Noi comproprietari siamo stati fin troppo pazienti, abbiamo sempre creduto che i Buffon avrebbero ottemperato al loro debito.
 

Ma siamo stati letteralmente presi in giro. E adesso oltre il danno anche la beffa: è come se avessimo pagato noi quasi una settimana delle dorate vacanze di Gigi e Ilaria. Proprio non possiamo continuare a ingoiare e pagare, così ci vedremo costretti a passare a maniere diverse, utilizzando probabilmente l’opportunità concessa anche dalla legge francese di ipotecare il bene del comproprietario moroso e mandarlo all’asta. Sei piccoli davidi contro il Golia Buffon.

principessa  grace principessa grace

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO