IL CINEMA DEI GIUSTI - “SÌ, SPALO MERDA!”, DICE ORGOGLIOSO IL CONTADINO PLAYBOY RAOUL BOVA - “SEI MAI STATA SULLA LUNA?”, UNA COMMEDIA ROMANTICA ONESTA, MEGLIO DI ALTRE VISTE ULTIMAMENTE

Marco Giusti per Dagospia

sei mai stata sulla lunasei mai stata sulla luna

 

Sei mai stata sulla luna? Di Paolo Genovese

 

“Sì, spalo merda!, dice orgoglioso un Raoul Bova contadino con la pala in mano alla bella protagonista snob e viziata venuta dalla città, Liz Solari, che dovrebbe essere una giornalista di moda, ma nella realtà è una modella e attrice argentina figlia e sorella di un’intera famiglia di calciatori (Eduardo è il padre, anche allenatore, i fratelli Santiago, Esteban e David hanno giocato, rispettivamente, all’Inter, al Venezia e al Chioggia). Certo, è cinema, ma quest’idea di Raoul Bova che spala merda è un’immagine pesante. Che ci riporta al Celentano contadino di Serafino o del Bisbetico domato.

raoul bova sei mai stata sulla lunaraoul bova sei mai stata sulla lunasei mai stata sulla luna  sei mai stata sulla luna

 

E’ vero che in questo Sei mai stata sulla luna? diretto dal Paolo Genovese di Immaturi e Tutta colpa di Freud, che lo ha scritto assieme a Pietro Calderoni e Gualtiero Rosella, già sceneggiatori di serissimi film di Giuseppe Piccioni, c’è un ritorno alla campagna, alla commedia sentimentale dei tempi di Celentano-Muti, e si sente, come sostiene Carlo Freccero, un’aria di decrescita, di décroissance alla Serge Latouche, di ritorno all’antico, insomma.

 

sei mai stata sulla luna sei mai stata sulla luna

Non è tanto un film dove un cittadino, in questo caso la bella Guia, giornalista di punta di “Marie Claire”, esperta di moda, sul punto di andare a vivere a Parigi, torna al paesello per problemi familiari, rimasto intatto come in una fiaba alla Siani, popolato di buffi personaggi dal gran cuore e sprofonda magicamente nella tranquillità di una cultura pre-tecnologica anni ’50. E’ semmai un film dove il ritorno alla campagna, allo spalare merda, alla mungitura delle mucche, vengono visti come parti di un processo inevitabile per evitare il disastro della falsa e stressante vita di città.

 

liz solari sei mai stata sulla lunaliz solari sei mai stata sulla luna

Al punto che Guia non perde la se stessa di oggi nel suo regresso quasi fanciullesco, mette in crisi solo un fidanzato, Pietro Sermonti, arrivista e traditore. E neanche il bel Bova contadino diventa un altro mettendosi con lei. Rispetto alle tante, troppe, commedie che abbiamo visto quest’anno, e questa è già la terza con Bova protagonista in cinque mesi, e almeno la quinta dove un cittadino arriva in un paesino del sud, va detto che questa può vantare un maggior rispetto per il genere trattato, è una onestissima commedia romantica, e una regia molto più attenta del solito.

 

Genovese, infatti, che vi piacciano o meno i suoi film, ha una sua estetica, sa come inquadrare al meglio i suoi attori, anche i non protagonisti, sa come usare i dolly e muovere la macchina da presa. Il fatto che abbia girato duecento spot e una serie di film più che fortunati gli permette di muoversi con grazia sul set, di illuminare Bova disteso sul letto come fosse una star americana o di far muovere Liz Solari in mutande per la masseria pugliese come fosse un’attrice più esperta di quella che è. Del resto, sia alla guida di un trattore che con la pala in mano, Bova è perfetto nel suo ruolo di contadino vedovo e playboy. Luminoso come un Amedeo Nazzari in un film degli anni ’30.

 

liz solari sei mai stata sulla luna liz solari sei mai stata sulla luna

Liz Solari non è Ornella Muti. Ma il cast pugliese è fenomenale, a cominciare dai baristi rivali del paesino, Sergio Rubini e Emilio Solfrizzi, che hanno negozi e tavolini confinanti e potrebbero dar vita a un divertente spin-off televisivo. Rubini farà perdere la testa a Giulia Michelini, assistente e amica milanese un po’ disturbata di Liz Solari.

 

Solfrizzi, in questo film bravissimo, cerca di conquistare invece Sabrina Impacciatore, buffa sorella di Rubini, che si illude di trovare l’uomo della sua vita sulle chat di Internet e non si rende conto che l’uomo della sua vita potrebbe proprio essere quello della porta accanto. Dino Abbrescia è un avvocato latinista, ma fa solo citazioni sbagliate, e Paolo Sassanelli un macellaio immobiliarista. Forse si potevano sviluppare un po’ di più, come si poteva sviluppare un filo di più il contadino “meridionale”, in quanto siciliano di Nino Frassica.

liz solari sei mai stata sulla luna  liz solari sei mai stata sulla luna

 

Con tanti personaggi da dover gestire, ci sono pure il cugino matto della ragazza, un Neri Marcoré che non tenta proprio di parlar pugliese, il prete del paese, Rolando Ravello, un cammeo di Maurizio Mattioli come alto prelato, Genovese fa il possibile per non perdere il filo del racconto e portare a termine il raccontino. Nulla di straordinario, insomma, ma una commedia onesta e ben diretta con una serie di buoni attori. E un ottimo veicolo per Bova. Produce Agostino Saccà, sì proprio lui, con Rai Cinema. In sala da giovedì 22 gennaio.

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?