CUOCHI FATUI – COSA SUCCEDE ALL’ITALIAN STYLE AI FORNELLI? SOLO 3 ITALIANI TRA I 50 MIGLIORI RISTORANTI DEL MONDO - IN VETTA LA DANIMARCA, SALE L’ONDATA DI ASIATICI E SUDAMERICANI (LE SORPRESE MIGLIORI ARRIVANO DAL PERÙ E THAILANDIA)

Luca Ferrua per ‘La Stampa'

Sul trono della cucina mondiale torna il danese Redzepi dopo un anno di Spagna (anche se i fratelli Roca da Girona restano secondi), mentre l'Italia è ancora sul terzo gradino del podio con l'Osteria Francescana di Modena, ovvero con Massimo Bottura.

Le voci della vigilia spingevano ancora più in alto Bottura: erano in molti a sostenere che l'intossicazione avvenuta a febbraio al Noma di Copenaghen, il ristorante del secondo in classifica (e primo nei tre anni precedenti) Rene Redzepi, avesse messo fuorigioco lo chef capace di reinventare la cucina scandinava. Invece il «norovirus» finito nei piatti dei clienti, con 63 intossicati, non ha offuscato la fiducia che la giuria di giornalisti nutre nei confronti di Redzepi, una stima cominciata nel 2010 quando è salito per la prima volta sul gradino più alto del «50 World's Best Restaurants San Pellegrino».

Subito dopo la premiazione di ieri notte a Londra Redzepi ha letto il discorso che aveva preparato per quell'anno: «Quella volta davanti ad Adrià non ebbi il coraggio di leggere, ma ora eccomi qua. E voglio dire che ci sono per merito della mia squadra. Con loro lavoro come se non avessimo niente e come se non avessimo niente da perdere».

La squadra, nei ristoranti in alto in classifica, è la base di tutto. Uno chef non vince da solo e neppure resta fra i tre più grandi se non ha al fianco collaboratori eccezionali. Lo sa bene anche Massimo Bottura: «La squadra è tutto - dice acclamato sul palco - è merito loro l'energia positiva che regna al ristorante. E grazie a loro abbiamo cambiato completamente la Francescana. Ora ci sentiamo maturi: siamo cresciuti insieme».

Una squadra che comunica al mondo l'«Italian style del gusto»: «È vero - conclude Bottura - non comunichiamo solo l'Osteria ma l'intera via Emilia, il Po e la nostre caratteristiche uniche sono fondamentali perchè il turista del cibo cerca la biodiversità e in questo l'Italia è imbattibile». È c'è sapore d'Italia anche nell'undicesimo posto strappato dal Mirazur di Mentone di Mauro Colagreco che cucina a cinquanta passi, contati, dal confine con il nostro Paese.

Il resto d'Italia si chiama Enrico Crippa. Era a Londra con il maitre Manuel Milaggio, l'altra stella del Piazza Duomo di Alba: per non sbagliare, si sono messi in quarta fila, un passo avanti verso quelle posizioni a cui lo chef di casa Ceretto punta inevitabilmente. E anche se quello di quest'anno, dal quarantunesimo al trentanovesimo posto, sembra un piccolo passo, l'avanzare lentamente è proprio nella filosofia di un cuoco che costruisce i piatti partendo dall'orto che coltiva personalmente sulle Langhe. «Questa è una grande festa alla quale siamo orgogliosi di partecipare - dice lui -. Siamo abituati a costruire mattone su mattone, il nostro lavoro e il successo. La classifica la vogliamo scalare a piccoli passi». E gli altri italiani? Le «Calandre» degli Alajmo di Rubano (Padova) si sono fermate al 46° posto; Davide Scabin del «Combal 0» di Rivoli è al 51°; «Dal Pescatore» (Canneto sull'Oglio, Brescia) è al numero 90. Gli altri, Carlo Cracco e il suo stellato milanese compresi, sono fuori dai cento.

Il «50 Best Restaurants» non è solo la classifica dei più importanti ristoranti al mondo: indica dove sta andando la cucina mondiale, è stata la prima ad anticipare la crisi dei francesi e a mostrare la straordinaria qualità che stava emergendo dal Sud America e da San Paolo. Ma c'è un'altra terra che sgomita per raccontare con il cibo le sue potenzialità: è il Perù che ieri sera a Londra è stato protagonista del più incredibile balzo in avanti con il Central Lima di Virgilio Martinez passato dal cinquantesimo al quindicesimo.

«In Perù - spiega Bottura - ci sono 83 mila studenti che sognano di diventare Ferran Adrià. Perché sanno che la cucina è un veicolo che trascina tutto, dal turismo all'artigianato alla cultura». Quest'anno l'altra novità viene dall'Asia, in particolare dalla Thailandia, con due ristoranti tra i migliori 50.

 

 

The Ledbury a Notting Hill RENE REDZEPI NOMA Il secondo posto spetta a El Celler de Can Roca Dinner di Heston Blumenthal al quinto posto Cuochi di El Celler de Can Roca Al primo posto spicca Noma a Copenhagen

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."