1. DAGOREPORT
forte forte forte prima puntata (1)
Il flop “Forte, Forte, Forte” della faraona Carrà sta avendo pesanti ripercussioni in casa Rai, zona cassa. Visto che Japino, regista e padrone del talent, vive ormai da un pezzo nelle Filippine e avendo fretta di tornare a casa ha avuto l’ardire di registrare ben quattro puntate, così “al buio”, senza attendere l’esito, e Giancarlo Leone ora è costretto, davanti al disastro, di rimontare in un’unica puntata la seconda e la terza e di gettare nel cestino la quarta (in questo momento in registrazione). Danno calcolato: circa due milioni di euro (ogni puntata costa un milione e centomila).
2. PER HEATHER PARISI NON È UN TALENT MA UNA RECITA SCOLASTICA
E RAFFAELLA È L’ICONA CHE VUOLE FARE LA GIOVANE A OGNI COSTO
marco castoro per www.lanotizia.giornale.it
Il buongiorno si vede dal mattino. In tv invece si vede dalla prima puntata di un programma. “I talent sono il crepuscolo di una televisione a corto di idee. E Raffaella Carrà è la triste conferma che si vive di ricordi”. A dare questo giudizio sul suo blog è Heather Parisi, non l’ultima arrivata. Che non si limita a un commento superficiale ma affonda lo stiletto: “La mia idea di professionalità nello spettacolo è lavoro, studio e tanta gavetta. Esattamente il contrario di quanto accade in un talent.
giancarlo leone e giovanni minoli
Lo show della Carrà fa di peggio. Assomiglia a certe recite scolastiche, ai saggi di fine corso, agli spettacoli da villaggio turistico. Concorrenti senza talento, una giuria incapace di andare oltre alle solite banali frasi di circostanza”. Un’analisi molto lucida e spietata che si conclude con questa sentenza: “La Carrà è un’icona che vuole fare la giovane a tutti i costi. E non sono sorpresa – conclude la Parisi - che Lorella Cuccarini non sia stata presa come giudice in uno show del genere. Le sue capacità e la sua professionalità, avrebbero fatto risaltare ancor di più la pochezza degli altri giurati”.
3. CARRA’ SCARICABARILE
Alessandra Menzani per http://tremenza.it/carra-scaricabarile-con-il-silenzio-avrebbe-fatto-una-figura-migliore/
Non mi è piaciuta Raffaella Carrà che scarica la colpa sugli altri. D’accordo, lei è un’icona della nostra tv, ha fatto la storia del costume e non c’è nulla da dire. Ma la professionalità non sta solo in come ti mostri sullo schermo, ma anche nella correttezza delle dichiarazioni che fai.
La prima puntata di Forte forte forte è stata un flop. Per gli ascolti (15% di share su Raiuno) e per critica. Giudici insulsi, formula vecchia, il format non è piaciuto.
All’indomani della prima puntata, e dopo poche ore dai dati d’ascolto, Raffaella ha commentato la performance. E dalle sue parole sembra dare la colpa agli altri.
Primo: a Sergio Japino. “Sergio non mi ha fatto vedere la puntata durante il montaggio… Insomma anche io l’ho vista per la prima volta ieri sera, ma sono soddisfatta”.
Secondo: al conduttore Ivan Olita. “Ci sono state delle sbavature, solo quello però. Quanto al conduttore, è tutto nuovo per lui, in realtà un po’ per tutti…”.
Terzo: ai giudici. Joaquin Cortés Philipp Plein: “Solo io ho esperienza e Asia, una grande artista che capisce tutto al volo. Ivan ha 25 anni, è secco e diretto nella conduzione, deve ammorbidirsi un po’. Ma meglio secco che verboso”.
Non so chi curi la comunicazione della Carrà. Secondo me il silenzio sarebbe stata una scelta più azzeccata.