LOLLO MA NON MOLLO - MATRIMONIO TRUFFA, GINA LOLLOBRIGIDA IN AULA MA LA TESTIMONIANZA SLITTA: “NON SONO STANCA. EVIDENTEMENTE LO SONO PM E GIUDICE” - IL PRESUNTO MARITO: “I PARENTI GLI HANNO FATTO IL LAVAGGIO DEL CERVELLO”
Giuseppe Scarpa per “la Repubblica - Roma”
«La procura che delega il matrimonio non è falsa, in Spagna è stata archiviata la denuncia di Gina Lollobrigida nei confronti del mio assistito ». Esordisce così l’avvocato di Javier Rigau, Emilio Sanchez. Tira fuori dal cassetto un’archiviazione datata agosto 2015 del tribunale di Barcellona.
Il giudice Paola Roja ascolta e acquisisce il documento. Il processo sul presunto matrimonio fasullo di Gina Lollobrigida ha inizio. Alla sbarra c’è Rigau, presente in aula, accusato di truffa e falso.
L’avvocato spagnolo avrebbe, forse, un altro asso nella manica e butta giù una bordata che comproverebbe l’unione: «Esisterebbe un procedimento davanti alla sacra rota per annullare il matrimonio».
L’ex star è fuori. Dovrebbe essere sentita in giornata in qualità di parte lesa. Ma il pm Claudia Terracina mescola la carte e spedisce la Lollo in fondo alla lista delle persone da ascoltare.
GINA LOLLOBRIGIDA Spaniard Javier Rigau y Rafols
Il primo turno spetta perciò al notaio italiano da cui la Lollo e Rigau andarono a farsi ratificare la procura. Adesso sono il pm e l’avvocato di parte civile, Fabrizio Siggia, ad incassare dei punti a loro favore perché il notaio spiega: «Gina Lollobrigida venne con Rigau nel mio studio. Quest’ultimo — sottolinea il notaio — si presentò come amico della Lollobrigida ».
«Lei cosa fece?», chiede il pm Terracina: «Mi hanno dato una procura il cui oggetto riguardava una causa penale nei confronti di un legale spagnolo. Con questa procura — spiega — la signora Lollobrigida nominava due legali di Madrid per realizzare una causa contro un terzo avvocato ». Il punto però è un altro e su questo si concentrano le domande di pm e parte civile. Il notaio infatti racconta di come «Rigau abbia insistito affinché questa procura fosse nel suo contenuto quanto più generica possibile, bisognava togliere i riferimenti».
Ecco il punto per l’accusa, si tratterebbe della stessa procura poi manipolata da Rigau per incaricare una signora spagnola, Maria Del Pilar Guimerà Gabilondo, a sposarlo per conto della Lollo.
Sfilano altri teste, passano le ore, sette dall’inizio del processo alle 13 e 30, e Gina Lollobrigida aspetta con calma il suo turno. Finale: alle 8 e 20 termina il processo, la parte lesa verrà sentita alla prossima udienza.
La Lollobrigida firma autografi
A questo punto entra in aula la Lollo, le telecamere si girano verso di lei. Rigau cerca invano di incrociare il suo sguardo. «I parenti gli hanno fatto il lavaggio del cervello», commenta amaro. La prossima udienza è fissata per il primo dicembre. La Lollo, però, vorrebbe dire la sua: «Non sono stanca. Evidentemente lo sono pm e giudice».