MAI DIRE FLOP! - IL BANANA NON TIRA PIÙ IN TV: DOPO LA D’URSO ADDORMENTATA DAL MONOLOGO DI SILVIO, GIÙ ANCHE GLI ASCOLTI DI FORMIGLI (4,3% DI SHARE) - SANTORO TREMA…

DAGOREPORT
La notizia che Lorenzo Ottolenghi venga promosso a vicedirettore della nuova mega direzione Rainews-Televideo tiene banco nei corridoi di Saxa Rubra. Non tanto e non solo per l'insolita carriera di un giornalista che arriva in Rai in una posizione di staff (addetto stampa del presidente) e finisce per occupare un incarico dirigenziale, pur potendo contare la Rai su 1.700 giornalisti interni.

I maligni che non amano le continue concessioni del direttore generale Luigi Gubitosi alla sua preferita Monica Maggioni non fanno a meno di notare che Ottolenghi viene promosso dopo essere stato protagonista di un mega flop. Il nuovo portale unico di informazione "Rainews.it", infatti, starebbe arrancando nei contatti.

Lanciato a dicembre 2013 in pompa magna, con promo pubblicitari in tutte le reti Rai e in tutte le fasce orarie, il portale Rainews diretto da Monica Maggioni e con Ottolenghi caporedattore centrale avrebbe totalizzato quasi la metà dei contatti registrati dal precedente portale della sola rete all news Rainews, che rappresentava solo uno dei tanti siti di informazione Rai.

A febbraio 2013 la media dei contatti unici sarebbe stata di 130mila utenti mentre l'anno successivo, dopo la campagna promozionale del nuovo portale, i contatti unici sarebbero precipitati a 80mila. In linea con gli ascolti auditel registrati da Rainews, quasi sempre da prefisso telefonico sotto lo 0,5% di share...

2. SILVIO BERLUSCONI, È CRISI SUL PICCOLO SCHERMO. L'INTERVISTA A PIAZZA PULITA NON PORTA NULLA AL PROGRAMMA, ANZI...
Da "Huffingtonpost.it"


Lo avevamo scritto ieri, analizzando minuto per minuto l'intervista andata in onda domenica su Canale5. Lo ribadiamo oggi, dopo aver visionato i dati degli ascolti diPiazza Pulita su La7, che proprio ieri ha trasmesso un'intervista esclusiva a Silvio Berlusconi. L'ex premier in televisione non funziona più, i telespettatori - se vi incappano - preferiscono cambiare canale. La trasmissione condotta da Corrado Formigli ha ottenuto solo il 4,3% di share. Invece di premiare il programma, la presenza dell'ex Cavaliere lo ha addirittura danneggiato: rispetto a due settimane fa, infatti, lo share è calato di mezzo punto percentuale (era 4,48%).

Consultando l'andamento del programma minuto per minuto, è possibile osservare che, mentre nella prima parte lo share tocca e supera quota 5, dall'inizio dell'intervista a Berlusconi la percentuale non va mai oltre il 4,69, per poi tornare a salire solo dopo la fine della prima parte del faccia a faccia. Leggermente meglio la seconda parte dell'intervista, in onda dalle 23:06 alle 23:44: in questa fascia Berlusconi si stabilizza attorno al 5,5%, senza comunque dare al programma quel balzo in avanti che qualche tempo fa sarebbe stato garantito.

Il dato non sorprende, considerando le ultime deludenti prestazioni del leader di Forza Italia sul piccolo schermo. L'ultima batosta è quella di domenica scorsa nel "suo" salotto, su Canale5, ospite di Barbara D'Urso. Anche in questo caso la presenza di Berlusconi non solo non ha fatto salire lo share del programma, ma lo ha addirittura fatto scendere.

L'intervista all'ex premier è andata in onda tra il secondo e il terzo blocco della trasmissione, nella speranza che avrebbe fatto da traino al blocco pubblicitario.
I numeri, però, raccontano un'altra storia: durante la prima parte dell'intervista, lo share è calato dal 13,79% all'11,84%, e anche successivamente (quando si è passati alla ‘vita privata di B.') il dato non è mai salito sopra il 13,4%.

Per contro, il piccolo schermo sembra apprezzare la popolarità di Matteo Renzi, come dimostra l'8,5% di share registrato dall'intervista a In Mezz'Ora. A mettere un freno alla maratona televisiva del premier sono le norme sulla par condicio, che ne hanno fermato la partecipazione al programma Amici di Maria De Filippi.

"Da parte nostra il premier Renzi è assolutamente benvenuto e sarebbe stato benvenuto anche ad Amici, solo che per via della par condicio non si poteva, questo è quanto e non c'è nulla da aggiungere", ha spiegato Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, commentando lo stop alla presenza del premier alla puntata di Amici che doveva essere registrata ieri.

"In realtà non è successo nulla - ha spiegato - Maria De Filippi mi ha detto che l'invito era partito tempo fa e che il premier sarebbe dovuto andare già alla prima puntata, poi non è potuto andare, e ha detto che sarebbe potuto venire per questa settimana. Noi eravamo ben felici di poterlo ospitare - ha proseguito Pier Silvio Berlusconi - peccato che c'è una legge che prima delle elezioni non consente ai programmi di intrattenimento di ospitare i politici per la par condicio".

 

Lorenzo_OttolenghiRENZI BERLUSCONI MONTEZEMOLO AL TEATRO REGIO DI PARMAMonica Maggioni Monica Maggioni Corrado Formigli MEDIASET DAL PAPA - PIERSILVIO, MIMUN E SALEMBERLUSCONI D'URSO

Ultimi Dagoreport

massimo martinelli azzurra francesco gaetano caltagirone guido boffo roberto napoletano

FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE SARÀ AFFIDATA AD INTERIM AL DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO MARTINELLI – BOFFO FU UNA SCELTA DI AZZURRA CALTAGIRONE, IN BARBA A PAPÀ CALTARICCONE – ALLA SCADENZA, ESATTAMENTE DOPO UN ANNO, IL CONTRATTO DI BOFFO NON È STATO RINNOVATO – NEL CUORE DI CALTA C’È IL RITORNO DI ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DE “IL MATTINO” DI NAPOLI, ALTRO QUOTIDIANO DEL GRUPPO CALTAGIRONE…

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)