paola ferrari

MAZZA-TE SU RAISPORT - SQUADRA CHE VINCE, SI CAMBIA: MAZZA RIMUOVE PAOLA FERRARI DALLA “DS” E FRANCO LAURO DA “90° MINUTO”. AL LORO POSTO SABRINA GANDOLFI E MARCO MAZZOCCHI - SCAMBIO DI SMS AL VELENO TRA MAZZA E GUBITOSI

Fulvio Bianchi per il suo blog “Spy Calcio” su www.repubblica.it

 

PAOLA FERRARIPAOLA FERRARI

Uno scontro durissimo, che (dicono) ha pochi precedenti in Casa Rai: il direttore generale, Luigi Gubitosi, e il direttore di Rai Sport, Mauro Mazza, si sono scambiati nei giorni scorsi una serie di messaggi al veleno. Tema, la rivoluzione (vedi Spy Calcio del 21 luglio) di Mazza che ha deciso, e comunicato ufficialmente al cdr, molti cambiamenti fra telecronisti e conduttori di trasmissioni-cult.

 

Iniziamo dai telecronisti: sarà Alberto Rimedio, uno dei giovani rampanti, a prendere il posto di Stefano Bizzotto come telecronista della Nazionale. Esordio a settembre, con l'amichevole con l'Olanda e col nuovo ct. Bizzotto sarà la seconda voce: scelta sbagliata. Lui è un ottimo giornalista, attento, preparato, pignolo ma non ha la verve per fare la seconda voce azzurra.

 

Mauro Mazza Mauro Mazza

Ma forse non lo si voleva scontentare del tutto... Chi invece sono rimasti davvero delusi, sconcertati (ma per ora non parlano), sono Paola Ferrari e Franco Lauro. Già lo scorso anno, Mazza, appena insediatosi (aveva vinto una causa, meritava una direzione), voleva cambiare alcune conduzioni delle trasmissioni sportive che hanno fatto la storia della Rai. Ma all'ultimo momento, decise di confermare tutti: ora è arrivata davvero la scure. A Paola Ferrari è stata tolta la conduzione della Domenica Sportiva: al suo posto, da settembre, ci sarà Sabrina Gandolfi.

 

Al posto di Franco Lauro, a Novantesimo Minuto, va Marco Mazzocchi. Ma Lauro e la Ferrari avevano fatto male? Nemmeno per sogno: entrambi la scorsa stagione, pur dovendo fare i conti col calcio-spezzatino, avevano superato sovente il 10 per cento di share, che è considerato l'eccellenza. E questi risultati (ottimi) erano stati ottenuti proprio in una Rete, Rai 2, in profonda crisi. In più, questa estate, la Ferrari era andata molto bene anche con Diario Mondiale, pur con l'Italia eliminata: share sovente intorno al 15% (battuta due volte Paperissima).

LUIGI GUBITOSI LUIGI GUBITOSI

 

E allora? Non dovrebbe contare la meritocrazia? Non dovrebbero contare i risultati, gli ascolti? In Rai, si sa, non sempre è così. Purtroppo. La Ds ha avuto curatori e conduttori, dal 1953 ad oggi, famosi, che hanno fatto la storia della televisione pubblica. Ne ricordiamo solo qualcuno: Enzo Tortora, Tito Stagno, Alfredo Pigna, Maffei, Pizzul, Sassi (e la moviola), De Zan, Frajese, Beppe Viola, Volpi, Ciotti, Minà, De Luca. Dal 2011 c'era Paola Ferrari.

 

Con ascolti, come detto, importanti. "Abbiamo vinto le seconde serate delle reti generaliste nelle ultime due stagioni", ricorda, con orgoglio, la giornalista e conduttrice Rai (ha debuttato in tv nel 1977). Ora, tocca a Sabrina Gandolfi che non viene da buoni risultati (Sabato Sprint e Dribbling mondiale): ma si sa che gli ascolti contano poco o nulla, almeno in qualche caso, dalle parti di Viale Mazzini.

FRANCO  LAURO  FRANCO LAURO

 

Conta altro. Cosa? La politica? Chissà? Una volta era così: è così anche adesso? Cambia anche la conduzione di Sabato Sprint, affidato a Monica Matano. Restano in sella invece Simona Rolandi (Dribbling) e Enrico Varriale (Stadio Sprint e Processo del Lunedì). A proposito di Processo: nel primo anno, su Rai Sport 1, è andato bene soprattutto in seconda serata e quando c'era il traino della partita del lunedì.

 

z mos48 marco mazzocchiz mos48 marco mazzocchi

Se fosse più corto e se andasse in onda su Rai 3 solo in seconda serata, credo, avrebbe anche maggiore successo. Ma azienda e Mazza almeno su questo concordano: meglio il Processo su Rai Sport 1, il canale tematico che va rilanciato perché fa ascolti davvero modesti (con alti costi), tranne quando il lunedì sera con la trasmissione di Varriale.

 

Ma le ultime scelte di Mazza hanno indispettito non solo gli interessati esclusi ma anche il direttore generale Gubitosi. Lo scorso anno Mazza vinse la causa con la Rai e fu reintegrato, questo non ha giovato di sicuro ai rapporti col direttore generale. Come detto, fra i due c'è stato di recente uno scambio epistolare piuttosto acceso. Mazza voleva che Gubitosi condividesse le sue decisioni, tanto da offrirgli la possibilità di rivedere eventualmente alcune scelte (una polpetta avvelenata?).

sabrina gandolfisabrina gandolfi

 

La replica di Gubitosi è stata al veleno: ti prendi la responsabilità delle decisioni che io non condivido (d'altronde Gubitosi mica poteva intervenire). E così Mazza ha chiuso la partita, comunicando al cdr il nuovo piano per la prossima stagione. Caso chiuso? Caso chiuso. Ma restano le polemiche.

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO