mondadori rizzoli mondazzoli

MONDAZZOLI DAY: RIZZOLI VENDE, MA NON COPRE I DEBITI. E AGGIORNA IL CDA A STASERA - IL DEBUTTO? L' 8 OTTOBRE CON LA BIOGRAFIA DI BERLUSCONI BY ALAN FRIEDMAN, CHE DIVENTERÀ UNA SERIE TV - IL CASO BOMPIANI

RCS: CDA AGGIORNATO IN SERATA, IN CORSO APPROFONDIMENTI

 (ANSA) - Il Cda di Rcs MediaGroup iniziato a metà mattina si è interrotto per riaggiornarsi a questa sera. Lo si apprende da un portavoce della società. "Sono in corso approfondimenti e il consiglio si è riaggiornato in serata", ha affermato. Oggi scade l'esclusiva con Mondadori sulla vendita di Rcs Libri

 

 

Silvia Truzzi per il “Fatto Quotidiano

 

MARINA BERLUSCONI ERNESTO MAURIMARINA BERLUSCONI ERNESTO MAURI

Oggi è il grande giorno: scade l'esclusiva di Mondadori per l' acquisto della divisione libri di Rcs Media group. E dunque dovrebbe essere il Natale di Mondazzoli, colosso che varrà su per giù il 35 per cento del mercato trade. La percentuale dipende dall' Antitrust: il contratto sarà sottoposto alle decisioni dell' authority che dirà se e quanto il nuovo gigante dovrà limare. La firma è un passo quasi obbligato per via Rizzoli, vista la situazione debitoria: 526,3 milioni al 30 giugno scorso.

 

Debiti che aumentano rispetto a dicembre 2014 (482,5 milioni) e anche rispetto a giugno 2014 (518,2 milioni). La questione è tutt' altro che irrilevante: se l' operazione sarà chiusa definitivamente entro un paio di mesi, Rcs potrebbe evitare una ricapitalizzazione che nessuno socio vuol fare e che metterebbe l' amministratore delegato Pietro Jovane in seria difficoltà (oltre agli attuali screzi di cui si sussurra con il presidente Maurizio Costa).
 

 Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri. Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri.

Il gruppo ha ormai venduto quasi tutto: la casa editrice francese Flammarion, la sede del Corriere della Sera in via Solferino (con un' operazione che hasuscitato molti dubbi), le radio (105, Montecarlo, Virgin), cedute per 21 milioni alla Finelco della famigliaHazan che ha appena siglato una partnership con Mediaset. La pubblicità locale di Gazzetta e Corriere è recentemente passata alla Piemme di Caltagirone.
 

Sul tavolo ci sono alcune questioni tecniche che riguardano le sigle del gruppo. In particolare Adelphi e Marsilio. Roberto Calasso e gli altri soci del più prestigioso marchio Rcs hanno con il loro 42%, anche un diritto di prelazione sulle quote di maggioranza in caso di vendita. Sembrano decisi a esercitarlo: dunque, trovato un compratore, si sfilerebbero. Qualche settimana fa abbiamo dato conto di un interessamento della famiglia Agnelli, all' epocasmentito dai diretti interessati. Ora che la questione diventa concreta vedremo.
 

BERLUSCONI FRIEDMANBERLUSCONI FRIEDMAN

Sul fronte Marsilio invece lafaccendaè ribaltata. In caso divendita sarà Rcs a dover ricompare le quote di Cesare De Michelis. Per l' acquisizione del100% di Marsilio l' esborso dovrebbe essere circa nove milioni di euro. Sui 132,5 milioni si dovranno dunque fare ancora addizioni e sottrazioni. Ieri il giornale online Lettera 43 ha scritto di una possibile operazione di managing buyout per Bompiani: "Il management della casa editrice sarebbe pronto a intervenire in prima persona per acquisire il marchio, scongiurando l' assorbimento in Mondadori". L' ipotesi non è stata commentata dal direttore editoriale Elisabetta Sgarbi.
 

elisabetta sgarbielisabetta sgarbi

Ci sono due certezze. Non mancherebbero gli imprenditori interessati albel catalogo Bompiani (in primis Francesco Micheli). Invece l' interesse di Segrate per Rcs privata anche di Bompiani è praticamente nullo. Per quanto riguarda le future intenzioni di Mondadori si parla anche di una possibile intesaconungrande gruppo (il nome che si fa è quello della tedesca Bertelsmann). Ma per ora sono voci.


Intanto è un giorno di vigilia molto agitato in Rcs libri. In molti si domandano che succederà dopo l' acquisto: alcuni settori, come il marketing e l' ufficio stampa, potrebbero subire tagli drastici causa la possibile duplicazione di mansioni.


C' è anche un piccolo caso Berlusconi. È in uscita (8 ottobre) la sua prima biografia autorizzata scritta da Alan Friedman. Titolo: My way (come la canzone di Sinatra). Editore Rizzoli, già quasi Mondazzoli.
Questa coincidenza - lo è: i libri hanno lunghe gestazioni - si teme venga letta come un bacio della pantofola al nuovo padrone.


In più la Leone film group ha già acquistato i diritti del libro per farne un documentario e una fiction.

MASSIMO D ALEMA INTERVISTATO DA ALAN FRIEDMAN MASSIMO D ALEMA INTERVISTATO DA ALAN FRIEDMAN


In giugno, quando il titolo era stato annunciato, il dg di Rcs libri, Massimo Turchetta, aveva detto: "Solo un giornalista del calibro di Friedman avrebbe potuto scrivere questo libro, convincendo Berlusconi ad aprirsi fino in fondo. Friedman conduce il lettore dalla Casa Bianca al Cremlino, offrendo prospettive inedite e retroscena che toccano laguerrain Iraq, la Primavera araba, la caduta di Gheddafi e il ruolo del Fondo monetario internazionale e dei leader mondiali nella crisi dell' Eurozona". Ma certamente Friedman avrà chiesto a B. anche della condanna per frode fiscale o del suo ex stalliere, l' eroe Vittorio Mangano.

 

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO