POLITICI AMMAZZA-SHARE: ANCHE VESPA HA FIUTATO L’ARIA E PREFERISCE INVITARE AL BANO CON LA MAMMA - MARA VENIER A DIFESA DELLA D’URSO: “CI SONO PASSATA ANCHE IO PER LE INTERVISTE AI LEADER POLITICI A ‘DOMENICA IN’”

Marco Castoro per la Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

 

silvio berlusconi e bruno vespasilvio berlusconi e bruno vespa

La politica in tv non tira più. Ci va messa una pietra sopra. L’ha capito pure Bruno Vespa che per fare ascolti ormai non invita più La Russa, Romani o Colaninno figlio, ma Albano con la mamma. A parte Renzi e Berlusconi (due grandi comunicatori che almeno sciorinano battute originali) e Salvini (che cavalca la tigre degli incazzati), la gente è stanca della compagnia di giro dei soliti noti che saltano da uno studio televisivo all’altro.

 

Martedì sera Floris aveva tra gli ospiti Furlan e la Polverini; Giannini la Camusso; la Gruber Landini (che a forza di parlare così tanto incappa in delle gaffe clamorose, tipo quella degli onesti). Stessi volti, consueti temi, medesimi blablabla. 

 

Anche un imprenditore come Urbano Cairo sorprende in negativo. Vale la pena spendere tanti soldi per avere poi in prima serata un 3,5% di share e la Polverini o la Camusso come ospite fissa? Per il momento forse sì, visto che i break pubblicitari all’interno di Dimartedì aumentano. Ma con questa noia e questo share prima o poi la cuccagna finirà. A essere maligni viene da pensare che probabilmente l’obiettivo di Cairo sia proprio quello di entrare nel sistema. Quello radical chic di Floris, Giannini e dei loro ospiti più o meno fissi.

AL BANO CON LA MADRE A PORTA A PORTA AL BANO CON LA MADRE A PORTA A PORTA

 

DIETRO LA LAVAGNA SOLO LA D’URSO

Lo share è impietoso per i talk politici, ma vola per le trasmissioni in cui si discute dei casi personali (Uomini e Donne della De Filippi) e di cronaca nera. Anche qui però si rischia l’implosione. La tv del dramma e del dolore non può trasformarsi nella spettacolarizzazione dell’evento. Conduttori e inviati sembrano animati dallo spirito di Csi scena del crimine.

 

Fanno i detective alla ricerca di indizi, prove e colpevoli più che i cronisti con il compito di raccontare la storia. In tutto questo bailamme gli incidenti di percorso sono dietro l’angolo. False piste che deviano le indagini, falsi testimoni che cercano solo di apparire in tv. Eppure, invece di intervenire su queste pagliacciate che danneggiano merito e contenuti di redazioni e trasmissioni, l’ordine dei giornalisti interviene denunciando Barbara D’urso. Perché solo lei?

mara venier mara venier

 

Quanti conduttori e opinionisti che non sono giornalisti si cimentano nelle interviste? Pensiamo solo al calcio: Tardelli, Mauro, Bergomi, Boban sono forse giornalisti? Di tanto in tanto è sicuramente sensato richiamare al senso del dovere e al codice deontologico, senza però criminalizzare un unico conduttore (tra l’altro il più in auge). Il monito rischia di diventare fuorviante.

 

barbara d urso vista da malgiogliobarbara d urso vista da malgioglio

Sembra quasi una campagna ad hoc, mirata solo a far rumore. Perché non si organizza un faccia a faccia televisivo tra i vertici dell’ordine dei giornalisti e la D’Urso? Se non altro diamo un turno di riposo alla Polverini e ai sindacalisti. Sarebbe opportuno che se ne occupasse Mediaset, magari Telese o Del Debbio.   

 

LA DIFESA DI MARA

«Barbara D’urso la capisco benissimo – sottolinea Mara Venier all’Adnkronos - Ci sono passata anche io per le interviste ai leader politici a Domenica In. Ogni domenica sera l’Ordine dei Giornalisti faceva un comunicato dicendo che io non potevo fare quelle interviste perché non ero giornalista. Non potendone più dissi basta. Accadde dopo l’intervista a Berlusconi. Ogni leader aveva 20 minuti. Berlusconi arrivò e raccontò una barzelletta che da sola durava 15 minuti e così l’intervista sforò». Scoppiò il finimondo.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...