PORNO VS. “SESSO REALE” – ORGE, POSIZIONI ASSURDE E “GANG-BANG”: TUTTO CIO’ CHE CI PIACE GUARDARE MA CHE NON FAREMMO MAI. PERCHE’ ALLA FINE IL PORNO E’ FANTASIA, E GESTIRE UN BRANCO DI ARRAPATI DURANTE UN’AMMUCCHIATA NON E’ FACILE COME IMMAGINATE
Lux Alptraum per http://www.dailydot.com/
Internet è passato da essere un prodotto tecnologico di nicchia a un bene indispensabile per molti di noi, e così anche la pornografia, aiutata dall’assoluta discrezione della rete, è diventata, se non qualcosa di normale, almeno facile da trovare.
In alcune parti del mondo il porno ha portato solo a un moto di indignazione collettiva dell’opinione pubblica, in altre ha acceso una discussione ben più interessante sulle differenze tra ciò che accade nei film e il sesso “reale” che le persone fanno nelle loro case. Ecco alcune cose da sapere sul porno, sul sesso reale e sulle differenze tra i due:
La pornografia non è un monolite
La pornografia è un genere e, come tutti i generi, comprende numerosi artisti e sottogeneri anche molto diversi tra loro. I magnati che fanno palate di soldi nella San Fernando Valley, la “capitale del porno” che si trova in California, tendono a fare un prodotto completamente diverso da registi di nicchia come Erika Lust, Petra Joy, Shine Louise Houston e Toby Hill-Meyer. Questi registi offrono sicuramente un’interpretazione diversa della sessualità da quella degli studios più commerciali. Provateli.
Il “sesso reale” non è un monolite
Come i registi amano raccontare il sesso in modo differente, così anche le persone normali sono eccitate da cose diverse. Le nostre fantasie sessuali sono molto influenzate dalla pornografia ma, alla fine, quello che succede nelle nostre case è distante anni luce dalle performance degli attori sul set.
Le statistiche, per esempio, dicono che solo il 30% delle donne raggiunge l’orgasmo durante la penetrazione e che il successo delle orge è molto più grande in rete che nella vita reale. Scommetto che anche gli amanti del “gangbang” – la pratica sessuale in cui “uno” si confronta con “molti” - si sentirebbero più sicuri a farlo sul set, con persone controllate e uno staff pronto a intervenire in caso di un’emergenza.
Il porno è fantasia
Sempre a proposito del gangbang, non è detto che tutti quelli che lo guardano siano interessati a provarlo nella vita reale. I porno presentano il sesso di gruppo come qualcosa di semplicemente fantastico, ma provate voi a organizzare una folla di persone arrapate nella realtà: potreste accorgervi che il gioco non vale la candela! D’altronde è giusto così, il porno deve essere la porta di accesso a esperienze che magari non possiamo - o non vogliamo – provare nella vita reale.
Il sesso registrato non potrà mai essere “reale”
Lo dicono le scienze sociali: l’“effetto aspettativa” distorce i risultati dell’esperimento. Provate ad accendere una telecamera su due persone che fanno sesso e il loro rapporto cambierà immediatamente. In più, la rappresentazione bidimensionale di un atto tri-dimensionali non sarà mai accurata al 100%, specialmente se si cerca di catturare un’esperienza intensa che coinvolge tutti i cinque sensi con uno strumento che è capace di registrare solo il suono e il movimento.
I registi sono ben consapevoli dei limiti del medium che utilizzano e prendono le precauzioni necessarie: siccome il video non rende l’intimità della posizione del missionario, è molto raro che la vediate in un film hard.
Allo stesso modo anche i cunnilingus vengono volutamente eseguiti con una tecnica sbagliata per consentire alla telecamera di riprendere bene la scena. Insomma, la pornografia riprende un sesso differente da quello “reale”, studiato ad arte per essere visivamente stimolante ed eccitante.
Cosa deve sapere un consumatore di pornografia
Considerare la pornografia come una fantasia è già un buon inizio. A prescindere dal tipo di sesso pubblicizzato nei film porno, l’unico modo “giusto” di farlo è quello che piace a voi e al vostro partner. Se il 95% delle persone fa sesso in un certo modo e voi siete in quel 5% che segue un’altra strada, bene, lo state comunque facendo nella “maniera giusta”.